Olivia è la voce della coscienza narrativa di Knokke Off
Recentemente investiti dagli episodi della seconda stagione di Knokke Off su Netflix, abbiamo ora un quadro più ampio per poter stilare specifiche considerazioni. Anzitutto, possiamo asserire che molto è cambiato dalla prima battuta. Adesso si respira un’aria più pesante sul fronte Alex e co. Si guarda al futuro, agli affari di famiglia e le serate… Leggi di più »Olivia è la voce della coscienza narrativa di Knokke Off The post Olivia è la voce della coscienza narrativa di Knokke Off appeared first on Hall of Series.

Recentemente investiti dagli episodi della seconda stagione di Knokke Off su Netflix, abbiamo ora un quadro più ampio per poter stilare specifiche considerazioni. Anzitutto, possiamo asserire che molto è cambiato dalla prima battuta. Adesso si respira un’aria più pesante sul fronte Alex e co. Si guarda al futuro, agli affari di famiglia e le serate al Casinò Club diminuiscono, alzando sempre di più la posta in gioco. Louise sta facendo seriamente i conti con il suo disturbo e Daan ha cominciato a vederci chiaro sui ricchi di Knokke e a incanalare meglio il suo talento… cadendo, però, sempre tra le braccia di una Lou costantemente più confusa.
Tra le altre novità, poi, non possiamo di certo dimenticare l’ingloriosa fine di Patrick Vandael. Il miliardario capostipite di questa “minoranza” che non smette mai di bramare sempre più potere e soldi. Senza considerare, poi, la triste rivelazione che ha colpito Melissa sulla morte della sorella Claudia e l’ingresso in scena della glaciale “Bonmamie” con il suo Thomas. Inoltre, quest’ultimo si scoprirà essere il figlio del compianto Jacques, che si lavorerà con astuzia la matriarca Vandael poiché saturo di vendetta verso quella famiglia che sembrava provenire dagli inferi. Ognuno è al suo posto, dunque, con i propri dissapori (a proposito, qui trovi i dissapori degli attori di una serie iconica), i demoni, le ipocrisie e tentativi di salvezza che, per evidenti ragioni, risultano per lo più vani.
Eppure un “piccolo” personaggio dell’universo di Knokke Off c’è sfuggito
Non facciamo riferimento a Emilie e al suo finto matrimonio, o alla lotta di Eleonore per tenere in piedi l’azienda e stare al passo con le mosse della suocera. E neanche a Margaux, che si è ricordata di non rispettare poi così tanto la sua migliore amica. O di Victor, che ha pensato bene di innamorarsi del padre di Lou, noncurante della loro amicizia e della differenza d’età. Piuttosto, pensavo nientemeno che a Olivia, personaggio tanto interessante e sfaccettato da non poter essere relegato in quel secondo piano a cui, in realtà, Knokke Off ha sempre dato grande valore.
Pertanto, mettiamo da parte le sue prime apparizioni da bambina ligia al dovere, cocca della tata, eccellente pianista (ecco un focus sul pianoforte in GOT) e gli altri bei cliché. Olivia sa essere molto di più. E al di là del fatto che, in questa nuova stagione, l’attrice sia visibilmente cresciuta, nonostante si tratti un prosieguo continuativo, cosa vuole trasmetterci davvero il suo character? Beh, innanzitutto, partiamo subito con l’evidenziare la certezza che lei sembrasse davvero l’unica in grado di toccare le corde arrugginite dell’animo di uno come Patrick. Nessun altro, come abbiamo potuto constatare in Knokke Off, riusciva difatti a ottenere anche solo la sua attenzione, come invece riusciva lei.
La dimostrazione vivente è lo stesso Alexandre
Questi è coprotagonista insieme a lui di quel classico e burrascoso rapporto padre-figlio, che si crea principalmente in contesti come casa Vandael. Tuttavia, tolto questo, è un altro il “privilegio” che ha Olivia con il genitore. Patrick, infatti, non ci ha mai pensato due volte a tradire spudoratamente la moglie, sia in cambio di favori imprenditoriali, sia per puro piacere. La dimostrazione, non a caso, è stata la tresca con la gallerista Christine, nonché migliore amica di Eleonore, in cambio di un’opera di Fontana.
E fino a qui, niente di nuovo all’orizzonte. Cambia tutto però, in un modo tale da mostrarci un lato sconosciuto dell’uomo, quando il video del loro fedifrago incontro arriva ai cellulari di famiglia e amici. E, tra questi, anche a quello di Olivia! C’è però da fare un passo indietro. Sappiamo infatti, da qualche docile sfogo della piccola con Melissa, di quanto lei non sopportasse più i litigi tra Patrick e Alex. E di quanto, in fondo, soffrisse per il fratello (qui le migliori coppie di fratelli delle serie). Sebbene lei avesse sempre ricevuto un trattamento del tutto diverso. Pertanto, alla vista del video, era già preparata e avvantaggiata dalla sua ammirevole maturità, nonostante la momentanea crisi di pianto.
Invece, è la reazione di Patrick che ci stupisce del tutto in Knokke Off
Egli, di fatto, nei confronti della figlia, prova davvero una forte vergogna, dimostrandosi così umano e vulnerabile da sbalordire i presenti e il pubblico. E che poi Olivia, esausta di tutte questi drammi dalle tinte rosso-nere, abbia pensato bene o male di sparargli, la dice comunque lunga su quanto fosse opinabile il suo ruolo da genitore. Peculiari, dunque, diventano così i momenti successivi in cui Olivia, in realtà, non soffre il senso di colpa per aver mandato il padre in coma. Al contrario, continua a temerlo anche da vegetale, mentre pensa già all’irreversibile punizione che l’aspetterebbe, qualora lui dovesse riprendere la sua vitalità.
Vibranti, di fatto, sono le scene di Knokke Off in cui si trovano entrambi in salotto a guardare la tv. Lei costantemente allerta, con il suo tipico cipiglio analitico e razionale, lui semi-immobile a guardare documentari sugli insetti, covando una rabbia interiore verso quel colpevole che non dovrebbe neanche esistere. Tuttavia, non sappiamo ancora se fosse riuscito a imparare qualcosa di veramente rivoluzionario dal gesto della figlia. Probabilmente, l’unico vero amore della sua famiglia. Così, durante la sua degenza, lei riuscirà soltanto a chiederle una scusa di circostanza, seguita dall’interrogativo retorico su dove fosse seppellita Claudia. Nient’altro.
Olivia non ha l’innaturale presunzione di sperare nella guarigione del padre
A tal proposito, piangerà con la madre, con la nonna e addirittura con Alex, provando a immaginare cosa potrebbe aspettarle. Ma mai per pentimento. Lei, di fondo, lo odiava davvero quel genitore che non riusciva a fare del bene e di cui provava soltanto ribrezzo. Ma al di là di ciò che pensava di lui, è come se Olivia, interagendo con pochissimi degli altri personaggi, conoscesse già i destini di Knokke Off. Con quel suo sguardo indagatore e quell’innocenza mai contaminata da superficialità o inettitudine, sembra quasi tessesse le loro storie e i relativi finali.
Allo stesso modo in cui, nonostante la sua totale inesperienza, ci ha visto lungo sin da subito in termini di fondi fiduciari e complotti economici, dimostrandosi davvero “la più intelligente dei Vandael”. Abbiamo di fronte, dunque, una sorta di narratore onnisciente (ecco le voci narranti più iconiche delle serie). Un personaggio silenzioso ma tanto indispensabile da fornirci la lente attraverso cui vivisezionare questo teen drama piuttosto comune, e consegnarci la morale di tutto quanto. Qui, mediante Olivia, tematiche come la famiglia, la ricchezza, la malattia, l’egoismo e, non per ultima, la morte, assumono una sfumatura più poliedrica e mai scontata. Il flusso, alle volte caotico, alle volte flemmatico, risulta così un guilty pleasure che fa da cornice alla storia parallela. Quella di chi ha già capito tutto e che, proprio come la vendetta, vuole raccontarcela a freddo e in piccole dosi.
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