Occupazione Usa: il rischio dietro l'apparente stabilità del mercato

Nonostante la stabilità apparente del mercato del lavoro americano, i dati storici raccontano un'altra storia: periodi così prolungati senza variazioni significative sono rarissimi. Nello scenario di mercato attuale credere in un'ulteriore discesa della disoccupazione potrebbe rivelarsi un azzardo.

Mag 12, 2025 - 09:10
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Occupazione Usa: il rischio dietro l'apparente stabilità del mercato

La scorsa settimana, in occasione della riunione di maggio, la Federal Reserve ha mantenuto i tassi d’interesse di riferimento invariati e il presidente Powell ha affermato che la Banca Centrale è “ben posizionata per attendere” e che “il costo dell'attesa è basso”. Alla base della fiducia di Powell nel mercato del lavoro vi è il fatto che il tasso di disoccupazione si mantenga ormai da un anno all’interno di un intervallo piuttosto ristretto.

Tuttavia, l’analisi storica effettuata dall’Economic Team di Payden & Rygel mostra mostra come tale condizione di stabilità prolungata rappresenti un’eccezione: dal 1950, solo nel 3% dei casi il tasso di disoccupazione è rimasto invariato (entro ±0,1 punti percentuali) per un periodo di 24 mesi. Più frequentemente, in un simile arco temporale si sono osservate variazioni significative.

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Alla luce dell’attuale contesto caratterizzato da politiche monetarie e commerciali restrittive, secondo Payden & Rygel risulta difficile credere a un ulteriore calo della disoccupazione.

Sebbene si tratti di un esercizio ipotetico, le implicazioni sono rilevanti: "un aumento di appena 0,3 punti percentuali nel tasso di disoccupazione in un periodo di cinque mesi nel 2024 ha portato a un taglio dei tassi da 50 punti base, nonostante l'inflazione al di sopra del target. Pur sperando in scenari statisticamente improbabili, scommettervi sarebbe controintuitivo", conclude l'Economic Team di Payden & Rygel.