"Occupazione e tutele". Campagna referendaria. In 300 all’attivo di zona per sostenere i cinque ’sì’
Grande partecipazione all’incontro organizzato dalla Cgil Empolese Valdelsa. E il 4 maggio alla Casa del Popolo di Ponte a Elsa arriverà Maurizio Landini .

di Ylenia Cecchetti
EMPOLESE VALDELSA
Verso il referendum tra partecipazione e dibattito. Aspettando l’8 e il 9 giugno, in 300 si sono dati appuntamento alla Casa del Popolo di Ponte a Elsa per l’incontro organizzato dalla Cgil Empolese Valdelsa. Delegati e attivisti di tutti i settori si sono messi a confronto, ieri, sulle ragioni dei referendum che riguardano il diritto del lavoro e le norme per la concessione della cittadinanza italiana. "Se vinceranno i sì, 13 milioni di persone vedranno un immediato miglioramento delle proprie condizioni – ha aperto i lavori Gianluca Lacoppola, coordinatore Cgil Empolese Valdelsa –. Gli assunti dopo il 2015 torneranno ad avere le tutele dell’Articolo 18, una ferita che abbiamo la possibilità di chiudere definitamente, e per i dipendenti delle piccole aziende e chi lavora con contratto a termine sarà ridotta la precarietà".
I cittadini saranno chiamati ad esprimersi su cinque quesiti. Dopo la nascita del comitato referendario di area 5SI, l’impegno della Cgil continua. Decine di comitati sono già stati avviati ed altri seguiranno. L’invito lanciato da Alessandro Ceccanti dell’Rsu Colorobbia è "a costituire in ogni azienda del territorio un comitato referendario". Dall’attivo di zona, un appello per andare a votare "rimettendo al centro il lavoro e i diritti". "Dobbiamo andare casa per casa, portare la gente alle urne – ha detto Silvia Bini dell’Arci Toscana –. E’ un’opportunità per dimostrare che il Paese ha senso di giustizia sociale, di lavoro e di equità. Ci dobbiamo credere, dare un segnale forte e chiaro a questo Governo che non ci rappresenta". In assemblea anche il sindaco di Empoli.
"Lavoro, diritti e democrazia. In questi mesi – sono le parole di Alessio Mantellassi – abbiamo fatto scelte amministrative e valoriali che vanno in questa direzione. Dal riconoscimento degli adeguamenti contrattuali ai lavoratori degli appalti fino alla cittadinanza onoraria ai bambini nati e residenti qui". A proposito di questo (Il referendum mira a dimezzare il periodo di residenza legale richiesto per gli stranieri extracomunitari maggiorenni che vogliono ottenere la cittadinanza italiana, portandolo da 10 a 5 anni), sembra essere il quesito più sentito dai ragazzi. "Vediamo passione tra i giovani empolesi su questo tema – è intervenuto il segretario generale Cgil Toscana Rossano Rossi –. Ci sono ragazzi che hanno compagni di scuola di origine straniera. Crescendo, scoprono che proprio quegli amici non hanno i loro stessi diritti. E si mobilitano".
Tutti e cinque i sì hanno un peso, "e ci riguardano da vicino – va avanti Rossi –. Si parla di disciplina dei licenziamenti illegittimi per le piccole imprese. Il mercato selvaggio e privo di regole, non garantisce un modello di sviluppo equo e sostenibile". Inevitabile il richiamo alla vertenza Navico di Montespertoli. "Ce ne stiamo occupando (il recente accordo ha stoppato i licenziamenti forzosi utilizzando l’ammortizzatore sociale e previsto un piano di ricollocazione anche per i lavoratori a tempo determinato, ndr). Ecco l’esempio di multinazionali che sfruttano. Speriamo in una soluzione migliore, ma continuo ad essere preoccupato. La battaglia non è vinta". E preoccupa anche il settore moda, già piegato dalla crisi. "Con i dazi sono previsti ulteriori contraccolpi. Tra gli 11mila in cassa integrazione in Toscana, una buona fetta degli addetti riguarda Fucecchio". La discussione andrà avanti il 4 maggio alle 10: i locali di via Livornese ospiteranno il segretario generale Cgil Maurizio Landini.