Nonna Catina aveva già inventato il Tiramisù nel 1900: ecco la ricetta originale che nessuno conosceva
Un tesoro culinario rimasto nascosto per oltre un secolo è stato finalmente portato alla luce. Mentre tutti discutono sulle origini del Tiramisù, una ricetta segreta custodita in un vecchio ricettario di famiglia potrebbe riscrivere la storia del dessert italiano più famoso al mondo. La rivelazione che cambia tutto A Sacile, piccolo comune in provincia di...

Un tesoro culinario rimasto nascosto per oltre un secolo è stato finalmente portato alla luce. Mentre tutti discutono sulle origini del Tiramisù, una ricetta segreta custodita in un vecchio ricettario di famiglia potrebbe riscrivere la storia del dessert italiano più famoso al mondo.
La rivelazione che cambia tutto
A Sacile, piccolo comune in provincia di Pordenone, esisteva già all’inizio del 1900 un dolce straordinariamente simile al moderno Tiramisù. Si chiamava “Dolce Livenza” e veniva preparato da nonna Catina nella sua osteria locale, deliziando i palati dei fortunati avventori che potevano assaggiarlo.
La nipote Sandra Micheletto ha conservato gelosamente questa ricetta centenaria, tramandata per generazioni e annotata in un prezioso ricettario di famiglia. Un documento che oggi rappresenta una vera e propria testimonianza storica sulla nascita di quello che sarebbe diventato il dolce italiano più celebre al mondo.
Gli ingredienti segreti del proto-Tiramisù
La ricetta originale di nonna Catina svela ingredienti sorprendentemente simili a quelli del Tiramisù moderno: pan di Spagna (al posto dei savoiardi), tuorli d’uovo montati con zucchero, caffè zuccherato per inzuppare, una generosa spolverata di cacao e un tocco di liquore – cognac o rum per dare carattere.
Ma ecco la differenza più significativa: in un’epoca in cui il mascarpone non era facilmente reperibile, nonna Catina utilizzava la panna dolce o talvolta la ricotta per creare la sua crema vellutata. Un’alternativa che, lungi dall’essere un ripiego, conferiva al dolce una leggerezza e un sapore unici.
Dallo “Sbatudin” al capolavoro dolciario
Prima ancora del Dolce Livenza, nelle case del trevigiano si preparava lo “Sbatudin”, una semplice crema energetica a base di tuorli e zucchero. Le nonne della zona arricchivano questa preparazione base con caffè, liquori e cacao, creando di fatto il primo embrione di quello che sarebbe diventato il Tiramisù.
La ricetta di nonna Catina rappresenta proprio l’anello di congiunzione tra questa tradizione casalinga e il dolce stratificato che oggi conosciamo e amiamo. Un’evoluzione culinaria che testimonia l’ingegno e la creatività delle donne italiane di inizio secolo, capaci di trasformare ingredienti semplici in vere opere d’arte gastronomiche.
Questa scoperta non solo aggiunge un capitolo affascinante alla storia della nostra tradizione dolciaria, ma rende omaggio a tutte quelle nonne che, come Catina, hanno contribuito con le loro ricette segrete a creare il patrimonio culinario italiano che oggi il mondo intero ci invidia.
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