Non è un granello di polvere: è un microcontrollore completo

Il microcontrollore MSPM0C1104 di Texas Instruments è così piccolo che potresti inalarlo, ma contiene un CPU Arm a 32 bit completamente funzionale. L'articolo Non è un granello di polvere: è un microcontrollore completo è tratto da Futuro Prossimo.

Mar 15, 2025 - 22:04
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Non è un granello di polvere: è un microcontrollore completo

Mi è capitato più volte di perdere orologi, chiavi e perfino smartphone (sì, sono un disastro). Pensate cosa succederebbe a smarrire un intero computer semplicemente starnutendo. Eh, si, perché il nuovo microcontrollore di Texas Instruments, il MSPM0C1104, è così minuscolo che potrebbe facilmente essere scambiato per un granello di polvere.

Con dimensioni di appena 1,38 mm², questo prodigio tecnologico è talmente piccolo che, se lo teneste sul polpastrello, potrebbe volare via con un soffio. Eppure, in quello spazio quasi invisibile, si nasconde un intero sistema di calcolo. La miniaturizzazione elettronica ha raggiunto livelli che sfidano la percezione umana: e questo microcontrollore rappresenta solo l’inizio di una nuova era di dispositivi quasi invisibili.

Una dimensione che sfida l’immaginazione

Se guardate con attenzione l’immagine del microcontrollore, riuscirete (a malapena, nel mio caso) a distinguere gli otto connettori a griglia sulla minuscola superficie. Non sto parlando solo del chip di silicio, ma dell’intero pacchetto, equivalente a un processore completo di Intel o AMD. Per darvi un’idea concreta: il chip Broadcom BCM2712 che alimenta il Raspberry Pi 5 occupa circa 20 mm². Questo significa che potreste inserire circa 200 di questi minuscoli microcontrollori nello stesso spazio.

Texas Instruments afferma che questo microcontrollore è il 38% più piccolo di qualsiasi altro disponibile sul mercato. Vi rendete conto di quanto rapidamente la tecnologia continui a rimpicciolirsi, mentre le nostre aspettative faticano a stare al passo con questa corsa verso l’infinitamente piccolo?

Potenza in miniatura

Nonostante le dimensioni ridicolmente ridotte, questo frammento tecnologico ospita una CPU Arm Cortex-M0+ a 32 bit che funziona a 24 MHz. Include anche 16 KB di memoria flash e 1 KB di SRAM. In termini generali, le prestazioni sono paragonabili a quelle di un chip Intel 386 del 1985, che offriva velocità di clock da 12,5 MHz fino a 40 MHz e 16 KB di cache L2.

Il microcontrollore dispone anche di un convertitore analogico-digitale a 12 bit con tre canali ed è progettato per sistemi miniaturizzati come auricolari e dispositivi medici. Sul sito di Texas Instruments viene elencato come “microcontrollore automobilistico a segnale misto”.

I consumatori richiedono continuamente che gli oggetti elettronici di uso quotidiano, come spazzolini elettrici e penne stilo, offrano più funzionalità in dimensioni più ridotte a un costo inferiore

Microcontrollore “miniaturizzato”: applicazioni pratiche e costi

La vera bellezza di questa tecnologia risiede nella sua accessibilità. Il prezzo? Appena 20 centesimi ciascuno (a condizione che ne acquistiate mille). È anche disponibile una scheda di sviluppo completa per circa 5 euro, dotata di un “eccitante” LED rosso e un versatile pulsante di input.

Non posso fare a meno di chiedermi: riuscirà a far girare Doom? O forse la domanda più pertinente è: quanti di questi microprocessori potrebbero perdersi nel tappeto del mio salotto senza che me ne accorga? La miniaturizzazione continua della tecnologia ci porta verso un futuro in cui i computer potrebbero essere letteralmente ovunque, invisibili ma onnipresenti, trasformando il mondo che ci circonda in modi che fatichiamo ancora a immaginare.

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