Nomine Rai, chi è Williams Di Liberatore, nuovo direttore intrattenimento Prime Time che subentra a Marello Ciannamea: ‘quota Lega’ e pupillo di Antonio Marano

La “cassaforte del servizio pubblico” ha un nuovo custode: Williams Di Liberatore. Il dirigente è stato nominato alla guida della Direzione dell’Intrattenimento Prime Time, lì dove gli errori non sono permessi. I “codici” ora sono nelle sue mani e si ritroverà a gestire i programmi in onda nella fascia più prestigiosa, quella che assicura all’azienda […] L'articolo Nomine Rai, chi è Williams Di Liberatore, nuovo direttore intrattenimento Prime Time che subentra a Marello Ciannamea: ‘quota Lega’ e pupillo di Antonio Marano proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 20, 2025 - 17:02
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Nomine Rai, chi è Williams Di Liberatore, nuovo direttore intrattenimento Prime Time che subentra a Marello Ciannamea: ‘quota Lega’ e pupillo di Antonio Marano

La “cassaforte del servizio pubblico” ha un nuovo custode: Williams Di Liberatore. Il dirigente è stato nominato alla guida della Direzione dell’Intrattenimento Prime Time, lì dove gli errori non sono permessi. I “codici” ora sono nelle sue mani e si ritroverà a gestire i programmi in onda nella fascia più prestigiosa, quella che assicura all’azienda la fetta pubblicitaria più importante. Dai grandi show passando per l’access prime time alle seconde serate (di tutte e tre le reti) per poi arrivare all’evento più importante, il Festival di Sanremo.

Di Liberatore prende il posto di Marcello Ciannamea che lo aveva nominato vicedirettore della sua struttura. Al dirigente pugliese, dopo due anni sul campo, non è bastato il successo di “Sanremo 2025” per blindare la poltrona, lo attende la Direzione dei Contenuti Digitali e Transmediali. Ciannamea, uomo azienda, era considerato vicino alla Lega ma proprio il partito di Matteo Salvini ha deciso di puntare sul nuovo “cavallo” Di Liberatore, forse ritenendolo meno spigoloso nel rappresentare e nel portare alla luce le richieste del partito. “E’ in quota Lega“, ripetono all’unisono dalle parti della fu Viale Mazzini. È considerato il pupillo di Antonio Marano, nome che conosce da sempre la Rai e rappresenta in Cda il Carroccio, è con lui che Di Liberatore ha lavorato per anni a Rai Pubblicità.

“E’ il suo avatar”, i primi commenti velenosi tra gli addetti ai lavori tra chi si chiede se Di Liberatore, conoscitore del mondo pubblicitario e del mondo dei branded content, molto meno abituato a lavorare sul prodotto, possa avere “lo standing” e l’esperienza giusta. Nelle scorse settimane in pochi avrebbero scommesso su questa promozione, il suo nome era stato associato al Daytime dove, invece, resterà Angelo Mellone. Sui social e sui siti sembra aver scelto un basso profilo, le informazioni sul suo conto sono ridotte. Nessuna intervista, nessuna dichiarazione. “Di Liberatore era il dirigente che si è occupato della pubblicità nell’ultimo Festival di Sanremo, per cui la Rai è stata sanzionata dall’Agcom per 170mila euro per pubblicità occulta a Instagram”, così lo aveva descritto Il Fatto Quotidiano qualche tempo fa ricordando il caso Ferragni. Per la serie “se sbagli, ti promuovono”.

D’altronde, come già accennato, nel 2020 a Rai Pubblicità con Antonio Marano in qualità di capostruttura si era occupato del progetto “Sanremo 2020 – Tra palco e città”, in precedenza aveva lavorato a Rai2 come capostruttura crossmedia. Abituato alle retrovie, ora catapultato in prima fila a gestire i titoli più forti, le polemiche più dure e i volti più esposti. Oggi il consiglio di amministrazione ha dato il via libera a maggioranza alle nomine di testate: la conferma di Roberto Pacchetti (Lega) alla Tgr, Pierluca Terzulli (area Dem) al Tg3, il passaggio del discusso Paolo Petrecca (Fratelli d’Italia) da RaiNews a Rai Sport, alla guida della all news arriva Federico Zurzolo (Forza Italia).

Hanno votato a favore i quattro esponenti della maggioranza, oltre all’ad Giampaolo Rossi, il presidente facente funzioni Antonio Marano, Simona Agnes e Federica Frangi. Si sono espressi, invece, con voto contrario i due consiglieri di opposizione Alessandro Di Majo e Roberto Natale, oltre al consigliere eletto dai dipendenti Davide Di Pietro. Il parere era vincolante solo per le testate. Promozione per Stefano Coletta (area Dem) che va alla guida della nuova direzione del Coordinamento dei Generi, al suo posto alla Distribuzione arriva Maurizio Imbriale. In quota Lega Fabrizio Zappi ottiene la guida di Rai Cultura ed Educational al posto di Silvia Calandrelli, Luigi Del Plavignano prende il posto di Zappi a Rai Documentari. Maria Rita Grieco passa alla direzione Offerta Estero Rai, al posto di Fabrizio Ferragni ora in pensione, mentre Roberto Genovesi viene indicato al posto di Luca Milano, che va in pensione, alla direzione Rai Kids.

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