Niente buoni pasto al personale scolastico: per ANIEF una discriminazione intollerabile

lentepubblica.it Nonostante il silenzio della politica e l’assenza di risposte concrete, il sindacato Anief torna a far sentire la propria voce: una discriminazione intollerabile quella che esclude il personale scolastico dalla fruizione dei buoni pasto. In vista dell’incontro con l’Aran previsto per il 28 maggio sul rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto Istruzione, Università e […] The post Niente buoni pasto al personale scolastico: per ANIEF una discriminazione intollerabile appeared first on lentepubblica.it.

Mag 15, 2025 - 10:48
 0
Niente buoni pasto al personale scolastico: per ANIEF una discriminazione intollerabile

lentepubblica.it

Nonostante il silenzio della politica e l’assenza di risposte concrete, il sindacato Anief torna a far sentire la propria voce: una discriminazione intollerabile quella che esclude il personale scolastico dalla fruizione dei buoni pasto.


In vista dell’incontro con l’Aran previsto per il 28 maggio sul rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto Istruzione, Università e Ricerca per il triennio 2022-2024 a guidare l’azione è ancora una volta Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’organizzazione, che ribadisce la necessità di colmare il divario tra il personale scolastico e gli altri settori della Pubblica Amministrazione, sia in termini retributivi che di tutele accessorie.

Pacifico sottolinea l’urgenza di individuare nuove risorse economiche da destinare agli stipendi base del comparto, chiedendo inoltre l’introduzione di indennità specifiche per chi presta servizio in sedi disagiate o aree montane.

Niente buoni pasto al personale scolastico: le critiche dell’ANIEF

Tra le proposte principali anche l’estensione dei buoni pasto, una misura già affrontata nel precedente confronto con l’Aran e che il sindacato considera essenziale, specie in un contesto in cui chi lavora a scuola è spesso impegnato ben oltre l’orario canonico, anche senza possibilità di pause.

Se in altri settori i buoni pasto vengono riconosciuti anche in modalità di lavoro agile, perché continuare a escludere il personale scolastico?”, si chiede Pacifico. Per Anief, l’introduzione dei ticket rappresenterebbe un riconoscimento concreto dell’impegno quotidiano di docenti e personale ATA, ma anche una misura capace di alleviare parzialmente l’impatto del caro vita.

Il confronto con altri Paesi europei, infatti, mette in luce un significativo svantaggio per i lavoratori italiani del settore. Secondo i dati economici più recenti, nel 2023 il reddito netto medio di un single senza figli in Italia si è attestato a 24.000 PPS (Standard di potere d’acquisto), ben al di sotto della media dell’UE fissata a 27.500 PPS. Una differenza del 15% che fotografa la difficoltà delle famiglie italiane a far fronte alle spese quotidiane con stipendi che faticano a tenere il passo con l’inflazione. A pesare, secondo Anief, è anche il sistema fiscale, che in alcuni casi finisce per erodere gli aumenti lordi, riducendo il reale potere d’acquisto.

Le altre richieste del sindacato

Nel pacchetto di richieste che il sindacato porterà al tavolo contrattuale figurano anche un fondo per la formazione continua, utile ad esempio per rafforzare le figure intermedie nelle scuole, e uno destinato a garantire la continuità del servizio didattico, che permetterebbe di finanziare indennità per il lavoro fuori sede.

Anief propone inoltre di impiegare parte dei risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico per rafforzare il trattamento economico dei direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga), così come di destinare le economie derivanti dalle ex progressioni economiche al miglioramento delle retribuzioni del personale tecnico, amministrativo e ausiliario.

Una particolare attenzione viene riservata ai lavoratori più vulnerabili, come i precari, per i quali Anief sollecita misure ad hoc e risorse dedicate. In questo senso, il sindacato ricorda anche una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato illegittima l’eliminazione del primo scatto stipendiale, riaprendo così la possibilità di rivendicazioni economiche per molti lavoratori.

Infine, uno sguardo al futuro: in caso di firma del contratto per il triennio 2022-2024, si potrà avviare già da subito il negoziato per il periodo 2025-2027, con la prospettiva di aumenti salariali di 150 euro lordi mensili. La stessa cifra potrebbe aggiungersi anche nel triennio successivo 2028-2030. In totale, si tratterebbe di un incremento complessivo di circa 450 euro mensili entro il 2030. Un obiettivo ambizioso, ma che per Anief rappresenta un passo necessario verso un sistema scolastico più giusto e sostenibile.

The post Niente buoni pasto al personale scolastico: per ANIEF una discriminazione intollerabile appeared first on lentepubblica.it.