Nespresso e Legambiente insieme per “Le città che respirano”

Nespresso con il progetto "Le città che respirano" porta 1.000 nuove piante per rinaturalizzare 10.000 mq nel parco naturale del Po Piemontese Nespresso torna in Piemonte, questa volta lungo le rive del Po, con un intervento di forestazione realizzato grazie al progetto Le città che respirano, per la messa a dimora di piante e alberi tipici delle aree fluviali, che contribuiscono a regolare il ciclo dell'acqua e ridurre il rischio di alluvioni. Dopo l’intervento di rigenerazione ambientale realizzato a Torino, nel quartiere Villaretto, con oltre 1.000 nuove piante e la creazione di un nuovo bosco urbano, il progetto Le città che respirano arriva nel territorio del Comune di Valenza, in provincia di Alessandria, nel Parco Naturale del Po Piemontese, parte delle Aree Protette del Po Piemontese, che si estendono per una superficie di 14.035 ettari e racchiudono un patrimonio naturale, ecosistemico e paesaggistico alimentato dall’attraversamento del fiume Po.   L’iniziativa Le città che respirano, lanciata nel 2020 da Nespresso per sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano, intervenire in sempre più aree sul nostro territorio che necessitano di tutela e supporto nella creazione di nuovo verde e contribuire al ripristino naturale a sostegno alla biodiversità, rientra in Mosaico Verde, la campagna nazionale per la forestazione di aree urbane ed extraurbane, il recupero degli ecosistemi e la rigenerazione ambientale promossa da AzzeroCO2 e Legambiente. Un'iniziativa cresciuta negli anni con interventi per oltre 87.000 mq di nuovo verde in 8 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Sardegna e Sicilia) e grazie alla quale è stato possibile realizzare anche questo intervento nel Bosco Musolino. L'intervento nel Bosco Musolino L'intervento di forestazione incrementa la copertura arborea di 10.000 mq complessivi, suddivisi in tre aree contigue situate nel Bosco Musolino, in una zona lungo il fiume Po riconosciuta come sito di importanza comunitaria. In particolare, l'area d'intervento si trova nella fascia di esondazione del Po, una zona soggetta a fenomeni di piena che, in media, provocano un innalzamento delle acque di circa un metro. Il bosco agisce come una barriera naturale capace di attenuare gli effetti delle inondazioni: la vegetazione contribuisce a rallentare il deflusso delle acque, riducendo l'impatto delle piene e limitando i danni alle aree circostanti. Si tratta di una porzione di territorio, questa, che negli ultimi anni ha visto interventi di riqualificazione ambientale per migliorare le sue condizioni ecologiche; questo intervento di forestazione rappresenta un ulteriore progresso in questa direzione, offrendo un contributo significativo al ripristino dell'ecosistema naturale e alla resilienza dell’area ad eventi climatici estremi e imprevedibili, sempre più frequenti. I principali benefici degli interventi di riforestazione in Italia sono stati oggetto anche di una sezione specifica nell’ambito del 1° Osservatorio partecipativo su economia circolare, impatto sulle comunità locali e territori realizzato a fine 2024 da Nespresso in collaborazione con l’Istituto di ricerca SWG. Un progetto nato per rispondere concretamente alle evidenze emerse come le più urgenti e sentite da parte degli italiani in ambito di sostenibilità ambientale e circolarità, ma anche sociale e di legame con le comunità, indagando le aspettative verso le aziende che operano sul territorio. Grazie all’ascolto delle opinioni di oltre 1.500 intervistati, e con il supporto di Legambiente e AzzeroCO2, Nespresso ha selezionato le azioni prioritarie su cui concentrarsi nei prossimi anni. Tra queste, la piantumazione lungo gli argini dei fiumi è una priorità per il 45% dei rispondenti. Saranno, inoltre, proprio i riscontri forniti dalle comunità a guidare l’evoluzione del progetto Le città che respirano, con uno specifico focus su temi urgenti, tra i quali creazione e ripristino di aree verdi nelle città (44%) e tutela di fondali e habitat marini (indicata da 1 intervistato su 3). Il progetto nel Bosco Musolino, nello specifico, vede la messa a dimora di 1.000 piante tra specie arboree e arbustive, tra cui l'acero campestre, l'olmo, la farnia e il cerro, selezionate per le loro capacità di adattamento alle condizioni climatiche della zona fluviale e per il loro significativo contributo ecologico all'ambiente lungo le rive del Po. Le specie introdotte svolgeranno un ruolo fondamentale nella rigenerazione naturale dell'area, favorendo la ricostituzione di un patrimonio genetico naturale che negli anni si è progressivamente impoverito. Inoltre, le radici delle piante contribuiranno a migliorare la stabilità del terreno, agendo come una rete naturale in grado di trattenere il suolo e ridurre il rischio di erosione. Questo non solo aiuterà a prevenire frane e cedimenti in caso di forti piogge, ma contribuirà ad assorbire anche parte dell'acqua in eccesso, mitigando

Mar 26, 2025 - 20:04
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Nespresso e Legambiente insieme per “Le città che respirano”
Nespresso e Legambiente insieme per
Nespresso con il progetto "Le città che respirano" porta 1.000 nuove piante per rinaturalizzare 10.000 mq nel parco naturale del Po Piemontese

Nespresso torna in Piemonte, questa volta lungo le rive del Po, con un intervento di forestazione realizzato grazie al progetto Le città che respirano, per la messa a dimora di piante e alberi tipici delle aree fluviali, che contribuiscono a regolare il ciclo dell'acqua e ridurre il rischio di alluvioni. Dopo l’intervento di rigenerazione ambientale realizzato a Torino, nel quartiere Villaretto, con oltre 1.000 nuove piante e la creazione di un nuovo bosco urbano, il progetto Le città che respirano arriva nel territorio del Comune di Valenza, in provincia di Alessandria, nel Parco Naturale del Po Piemontese, parte delle Aree Protette del Po Piemontese, che si estendono per una superficie di 14.035 ettari e racchiudono un patrimonio naturale, ecosistemico e paesaggistico alimentato dall’attraversamento del fiume Po.  

L’iniziativa Le città che respirano, lanciata nel 2020 da Nespresso per sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano, intervenire in sempre più aree sul nostro territorio che necessitano di tutela e supporto nella creazione di nuovo verde e contribuire al ripristino naturale a sostegno alla biodiversità, rientra in Mosaico Verde, la campagna nazionale per la forestazione di aree urbane ed extraurbane, il recupero degli ecosistemi e la rigenerazione ambientale promossa da AzzeroCO2 e Legambiente. Un'iniziativa cresciuta negli anni con interventi per oltre 87.000 mq di nuovo verde in 8 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Sardegna e Sicilia) e grazie alla quale è stato possibile realizzare anche questo intervento nel Bosco Musolino.

L'intervento nel Bosco Musolino

L'intervento di forestazione incrementa la copertura arborea di 10.000 mq complessivi, suddivisi in tre aree contigue situate nel Bosco Musolino, in una zona lungo il fiume Po riconosciuta come sito di importanza comunitaria. In particolare, l'area d'intervento si trova nella fascia di esondazione del Po, una zona soggetta a fenomeni di piena che, in media, provocano un innalzamento delle acque di circa un metro. Il bosco agisce come una barriera naturale capace di attenuare gli effetti delle inondazioni: la vegetazione contribuisce a rallentare il deflusso delle acque, riducendo l'impatto delle piene e limitando i danni alle aree circostanti. Si tratta di una porzione di territorio, questa, che negli ultimi anni ha visto interventi di riqualificazione ambientale per migliorare le sue condizioni ecologiche; questo intervento di forestazione rappresenta un ulteriore progresso in questa direzione, offrendo un contributo significativo al ripristino dell'ecosistema naturale e alla resilienza dell’area ad eventi climatici estremi e imprevedibili, sempre più frequenti.

I principali benefici degli interventi di riforestazione in Italia sono stati oggetto anche di una sezione specifica nell’ambito del 1° Osservatorio partecipativo su economia circolare, impatto sulle comunità locali e territori realizzato a fine 2024 da Nespresso in collaborazione con l’Istituto di ricerca SWG. Un progetto nato per rispondere concretamente alle evidenze emerse come le più urgenti e sentite da parte degli italiani in ambito di sostenibilità ambientale e circolarità, ma anche sociale e di legame con le comunità, indagando le aspettative verso le aziende che operano sul territorio. Grazie all’ascolto delle opinioni di oltre 1.500 intervistati, e con il supporto di Legambiente e AzzeroCO2, Nespresso ha selezionato le azioni prioritarie su cui concentrarsi nei prossimi anni. Tra queste, la piantumazione lungo gli argini dei fiumi è una priorità per il 45% dei rispondenti. Saranno, inoltre, proprio i riscontri forniti dalle comunità a guidare l’evoluzione del progetto Le città che respirano, con uno specifico focus su temi urgenti, tra i quali creazione e ripristino di aree verdi nelle città (44%) e tutela di fondali e habitat marini (indicata da 1 intervistato su 3).

Il progetto nel Bosco Musolino, nello specifico, vede la messa a dimora di 1.000 piante tra specie arboree e arbustive, tra cui l'acero campestre, l'olmo, la farnia e il cerro, selezionate per le loro capacità di adattamento alle condizioni climatiche della zona fluviale e per il loro significativo contributo ecologico all'ambiente lungo le rive del Po. Le specie introdotte svolgeranno un ruolo fondamentale nella rigenerazione naturale dell'area, favorendo la ricostituzione di un patrimonio genetico naturale che negli anni si è progressivamente impoverito. Inoltre, le radici delle piante contribuiranno a migliorare la stabilità del terreno, agendo come una rete naturale in grado di trattenere il suolo e ridurre il rischio di erosione. Questo non solo aiuterà a prevenire frane e cedimenti in caso di forti piogge, ma contribuirà ad assorbire anche parte dell'acqua in eccesso, mitigando gli effetti potenzialmente disastrosi delle esondazioni future e sostenendo il delicato equilibrio dell'ecosistema fluviale.

Installazione dei Bee Hotel

Per intervenire concretamente sullo stato di salute dell’ambiente a tutela della biodiversità, l’intervento vedrà anche l’installazione di 15 Bee Hotel, rifugi artificiali progettati dall’uomo per la tutela delle api, che possono essere definite vere e proprie cartine tornasole circa lo stato di salute dell’ambiente. L’impollinazione delle api, infatti, è un servizio ecosistemico essenziale, in assenza del quale si verificano danni sulla conservazione della biodiversità (fiori e piante, non essendo più impollinati, sono destinati a scomparire) e sulla disponibilità di varietà di alimenti. L’installazione dei Bee Hotel rientra nella campagna Save The Queen di Legambiente, che Nespresso ha deciso di supportare intraprendendo un percorso biennale che vedrà l’installazione di altri Bee Hotel durante futuri interventi nell’ambito del progetto “Le città che respirano”.

QUOTES  

Emanuela Sarzotti, Direttrice dell'Ente di gestione Aree protette Po piemontese:

"L'Ente-Parco con soddisfazione prosegue la collaborazione con AzzeroCO2, che da anni ci consente di incrementare il capitale naturale del Parco del Po, a vantaggio di tutta la cittadinanza che qui vive e lavora. Ringraziamo Nespresso per aver scelto il nostro Parco per portare avanti il progetto Le città che respirano, le 1.000 piante messe a dimora oggi saranno scrigno di biodiversità lungo il Po".

Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana:

“Con l’intervento di forestazione del Bosco Musolino, proseguiamo il nostro impegno per la tutela del patrimonio ambientale italiano, con azioni concrete volte a rafforzare la resilienza del territorio e la biodiversità. Ma non solo, perché la volontà di questo intervento nasce dall’ascolto delle comunità possibile grazie al 1° Osservatorio Partecipativo Nespresso che, dallo scorso novembre, ci restituisce situazioni e azioni che gli italiani sentono come prioritarie nei loro territori e sulla quali le aziende possono intervenire con un impatto positivo. L’intervento ripariale di oggi è il primo esempio di questo modello, che ci guiderà nei prossimi anni nella scelta delle attività e degli investimenti, a vantaggio delle persone e del territorio, investimenti che hanno superato ad oggi i 10 milioni di euro in progetti di sostenibilità ambientale e sociale e che vogliamo continuare a far crescere”.

Sergio Capelli, Direttore di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta:

“Continuare ad investire in attività di piantumazione e tutela degli ecosistemi più a rischio porta a risultati tangibili e, soprattutto, coinvolge la cittadinanza rendendola più consapevole e partecipe delle sfide climatiche che ci aspettano –  L'iniziativa di oggi, posta all'interno di una collaborazione virtuosa a più ampio raggio tra realtà associative, aziendali ed amministrazioni, è un perfetto esempio e rappresenta un ulteriore tassello verso il raggiungimento degli obiettivi del progetto Life Terra”.

Elena Piazza, Responsabile dei progetti di horestazione di AzzeroCO2: 

“Gli habitat fluviali sono tra i più vulnerabili in Italia perché subiscono forti pressioni antropiche e gli effetti dei cambiamenti climatici. Per questo, l'intervento realizzato insieme a Nespresso rappresenta un passo importante per salvaguardare la resilienza ambientale del Parco e la sua ricca varietà di specie. Questo approccio di ripristino ecologico, oltre a rafforzare la capacità di adattamento dell'ecosistema agli effetti del riscaldamento globale, offre anche un modello di come recuperare e valorizzare gli ambienti naturali del nostro territorio”. 

L'articolo Nespresso e Legambiente insieme per “Le città che respirano” è un contenuto originale di Mark Up.