Borse catalizzate da 3 eventi chiave: il colloquio Trump-Putin, il voto in Germania e il meeting annuale di Nvidia
La giornata è densa di eventi cruciali da molti punti di vista per cui gli investitori sono cauti e su buttano sull'oro. Le borse europee sono viste aprire positive, con l'attenzione per Iveco, Eni e Leonardo L'articolo Borse catalizzate da 3 eventi chiave: il colloquio Trump-Putin, il voto in Germania e il meeting annuale di Nvidia proviene da FIRSTonline.


Oggi ce n’è un po’per tutti. Sul piano geopolitico tutta l’attenzione è per la telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump oggi sul tema del cessate il fuoco e della pace in Ucraina. In Germania si voterà una modifica della costituzione per fare il via a un maxi pacchetto di riarm e di rilancio dell’econmia. Infine nel mirino degli investitori ci sarà Nvidia: alla conferenza annuale degli sviluppatori di software il CEO Jensen Huang, che terrà il discorso sul futuro della sua azienda di chip da quasi 3 trilioni di dollari, mentre aumenta la pressione sui suoi maggiori clienti affinché frenino i costi dell’intelligenza artificiale.
A questa giornta piena di eventi chiave da molti punti di vista, in cui gli investitori si rifugiano nell’oro portandolo a un nuovo massimo storico sopra i 3.017 dollari l’oncia, si aggiunge il tassello di poitcica monetaria: la Fed dà il via oggi al Fomc e domani annuncerà la sua decisine sui tassi, ma in settimana arriveranno anche le analoghe decisini delle banche centrali in Giappone, Gran Bretagna , Svezia e Svizzera. In lieve rialzo il petrolio, dopo la rottura della tregua con Hamas da parte dell’esercito di Israele: nel corso della notte c’è stato un attacco su larga scala sulla Striscia. Brent a 71,4 dollari il barile.
Il colloquio tra Trump e Putin
Nel pomeriggio europeo (la mattina negli Stati Uniti) la telefonata tra Trump e Putin vorrebbe essere, almeno nelle intenzioni, la pietra miliare per porre fine ai combattimenti in Ucraina. Uno degli obiettivi della chiamata dovrebbe essere quello di convincere il presidente russo ad accettare un cessate il fuoco di 30 giorni, proposto da Trump questo mese e accettato dall’Ucraina. Putin finora non si è pronunciato, affermando di aver accettato l’idea in linea di principio, ma di volere che vengano soddisfatte alcune condizioni. Trump ha lasciato intendere che gli Stati Uniti e la Russia stanno già discutendo su come dividere i “beni” in Ucraina, suscitando preoccupazioni sul fatto che potrebbe sacrificare gli interessi di Kiev in un accordo con Putin. Trump ha detto che si parlerà di terreni, centrali elettriche e “divisione di alcuni beni”. Ieri l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Kaja Kallas, ha detto che le condizioni poste dalla Russia per accettare un cessate il fuoco dimostrano che Mosca non desidera realmente la pace.
Titoli russi in vendita
In un segno di potenziale apertura economica, Putin ha permesso ad alcuni fondi internazionali, tra cui quelli americani, di vendere titoli russi. In un decreto presidenziale, Putin ha permesso alla 683 Capital Partners LP registrata negli Stati Uniti di acquistare titoli di società russe possedute da circa una dozzina di fondi di gestione patrimoniale e hedge fund occidentali. Franklin Advisers Inc., Templeton Asset Management Ltd. e Baillie Gifford Overseas Ltd. erano tra i fondi che hanno ricevuto il diritto di vendere asset.
Il futuro dei Magnifici Sette alla conferenza annuale degli sviluppatori di software
Nel mirino degli investitori ci sarà anche la conferenza annuale degli sviluppatori di software dalla quale potrebbero nascere spunti sul futuro e la tenuta dei Magnifici Sette technologici negli Stati Uniti. Oggi il CEO di Nvidia Jensen Huang terrà il discorso principale: sarà chiamato a difendere il predominio della sua azienda di chip da quasi 3 trilioni di dollari, mentre aumenta la pressione sui suoi maggiori clienti affinché frenino i costi dell’intelligenza artificiale. Alla conferenza di questa settimana, Nvidia dovrebbe anche rivelare i dettagli di un sistema di chip chiamato Vera Rubin, successore dei chip Blackwell.
Wall Street chiude positiva, ma zavorrata dai tech
Seduta positiva per il listino USA ieri, portando a casa un guadagno dello 0,85% sul Dow Jones; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 5.675 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,55%) nonostante la zavorra delle società a grande capitalizzazione: indice Bloomberg Magnificent 7 è a -1%. In frazionale progresso l’S&P 100 (+0,3%). A sostenere il mercato americano hanno contribuito alcuni dati macroeconomici in particolar modo le vendite al dettaglio. In un clima più favorevole rispetto alla scorsa settimana si attende l’esito della riunione della Fed mercoledì sera anche se è praticamente scontato un nulla di fatto sui passi. Maggiore attenzione sarà riservata alle previsioni aggiornate sull’economia.
Germania: il voto storico per il riarmo e il rlanci dell’economia
l vecchio Bundestag si riunirà oggi per l’ultima volta per votare un unico punto all’ordine del giorno: “Modifiche alla Costituzione”. Il maxi pacchetto di riarmo e rilancio dell’economia da centinaia di miliardi di euro, concordato dal cancelliere in pectore e leader dei cristiano-democratici Friedrich Merz con il suo probabile futuro vice in un governo di Grande coalizione, il leader della Spd Lars Kingbeil, approderà alle 10 nella plenaria del Reichstag. Ma per passare, dovrà incassare la maggioranza dei due terzi.
Byd annuncia la ricarica auto superveloce. La Cina sostiene i consumatori
In continuità alla chiusura in rialzo di Wall Street, quasi tutte le borse dell’Asia Pacifico salgono. L’indice Hang Seng guadagna l’1,8%, dal +0,8% di lunedì. Hang Seng Tech +2,4% trainato da Alibaba Group +5,4%, la piattaforma di short-video Kuaishou Technology a +4,6%, Byd, il colosso dell’auto elettrica cinese, a +6%. Quest’ultima ha presentato la Super e-Platform con la tecnologia di ricarica ultraveloce da1.000 kW, che promette di essere il doppio più potente rispetto all’ultima generazione di Supercharger V4 di Tesla da 500 kW, che la società di Elon Musk ha previsto in Cina nel 2025. Si tratta, nei piani del gruppo di Shenzhen, di un punto di svolta nella tecnologia dei veicoli elettrici in grado di abbattere i tempi di ricarica: i picchi di potenza fino a 1.000 kW sono stati pensati per ricaricare batterie da 100 kWh in 10 minuti circa. Sono solo debolmente positive le borse della Cina continentale: indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,1%.
Il rally azionario cinese da record mondiale potrebbe ricevere un nuovo catalizzatore da una serie di guadagni tecnologici, con Xiaomi Corp. e Tencent Holdings Ltd. pronte a riferire questa settimana. I nuovi dati hanno mostrato che gli investimenti esteri nei mercati onshore cinesi sono saliti a un livello record a febbraio. Il presidente Trump ha affermato che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington. Il governo cinese ha annunciato alcuni altri sussidi per l’assistenza all’infanzia e altre misure a favore dei consumatori.
La Borsa di Tokyo è positiva per la quarta seduta di fila: indice Nikkei +1,4%. Lo yen si indebolisce ulteriormente a 149,6 alla vigilia della riunione di politica monetaria della banca centrale. Salgono ancora le banche, in sintonia con l’aumento dei tassi di rendimento delle obbligazioni: l’indice di riferimento del settore tocca i massimi dal 2007. Le azioni delle società del trading salgono dopo che Berkshire Hathaway ha incrementato le quote nel capitale di alcune delle più importanti del Paese. Toyota guida il rialzo nel segmento dell’automotive, mentre gli analisti commentano positivamente la collaborazione ancora più stretta con Honda. C’è ottimismo anche sul fatto che la crescita del turismo andrà a vantaggio dei maggiori operatori ferroviari giapponesi, pronti ad aumentare le tariffe di viaggio a partire dal mese prossimo, in occasione dell’apertura dell’Expo 2025 a Osaka.
La borsa di Seul è sulla parità, ha aperto in rialzo l’azionario dell’India: BSE Sensex di Mumbai +1,2%. Crolla la borsa di Giakarta: -6%.
Borse europee: da seguire Iveco, Eni e Leonardo
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo. Future dell’indice EuroStoxx50 +0,5%.
Eni. Il gruppo francese Vauban Infrastructure Partners, Vesper Infrastructure Partners, il fondo internazionale Kingston Capital e il private equity norvegese HitecVision hanno presentato offerte non vincolanti per l’acquisto del 49% della divisione Eni di biometano Enibioch4in, dice il Sole 24 ore. Eni, tramite un portavoce, precisa “di non commentare le informazioni specifiche relative alle offerte in essere, ma conferma che il processo è in corso”.
Generali, Unipol. Confindustria chiede un rinvio di tre mesi all’obbligo di sottoscrizione di polizze catastrofali destinato a entrare in vigore il 31 marzo
Iveco L’alleanza franco-tedesca Knds, il gruppo ceco Csg e il big britannico Bae Systems sono interessati alla divisione di Iveco che fabbrica veicoli per la difesa e per la protezione civile, Iveco Defence Vehicles. Lo scrive Il Corriere della Sera che cita piu’ fonti.
Leonardo Bernstein alza il target price a 49 euro. Il cda ha approvato una nuova organizzazione aziendale, che introduce la creazione di due Condirezioni Generali. Da inizio anno il titolo è salito dell’80%.
Recordati comunica i risultati completi del 2024, l’attenzione è sul dividendo: sulla base di un payout del 64% in linea con lo scorso anno, gli analisti si aspettano 1,25 euro/azione, considerando l’acconto di 0,60 euro/azione pagato a novembre.
Stellantis. Domani il presidente John Elkann è atteso in Parlamento a Roma, dove alle 14.30 si presenterà di fronte alle commissioni Commissioni Attività Produttive della Camera e Industria del Senato. Ieri Elkann era a Parigi. I media riportano che il capo di Exor in Francia ha svolto una serie di incontri con i vertici del gruppo.
Illimity. Banca Ifis. In un rapporto di Bankitalia emergono alcune osservazioni sulla governance dell’istituto sotto Opas da parte di Banca Ifis. Secondo quanto riporta Il Messaggero, “gli organi, pur connotati da elevata professionalità e da dialettica interna, non hanno prestato la necessaria attenzione all’intrinseca rischiosità delle attività di business e all’adeguatezza dei controlli interni”, si legge nel rapporto ispettivo, come riportato dal quotidiano.
MFE-Media For Europe. Il consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1, di cui MFE è principale azionista con quasi il 30%, ha messo in pausa un possibile accordo che porterebbe la società di private equity statunitense General Atlantic (GA) a detenere una partecipazione di minoranza dell’emittente tedesca. Lo hanno detto fonti a Reuters.