Nelle terre di Montalbano. Storia, cultura sapori infiniti

di Riccardo Galli I colori, come il silenzio (quello bello, quello intenso) intaccato solo dal rumore del mare. I colori, la...

Mag 1, 2025 - 06:16
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Nelle terre di Montalbano. Storia, cultura sapori infiniti

di Riccardo Galli
I colori, come il silenzio (quello bello, quello intenso) intaccato solo dal rumore del mare. I colori, la luce e poi ovviamente i sapori. Modica, Scicli, Noto, sono lì, a due passi, come un paradiso pronto a raccontarti emozioni che partono da lontano ma riflettono bene sul presente. L’espressione più giusta per raccontare questo spicchio di Sicilia potrebbe essere così: un set cinematografico perfetto. Già, ma anche questo è vero. E’ realtà. Siamo infatti nelle terre del Commissario Montalbano, lì dove il posto di polizia del personaggio di Camilleri spicca in una Scicli coinvolgente e che non puoi non amare e poco più in là ecco quella casa del commissario, a Punta Secca, che affonda nella sabbia di racconti che quando sei lì, ti sembra di vivere in prima persona.

Ed è a Marina di Modica, in questo incrocio di storia, set e natura ancora tutta da scoprire e da vivere, che spunta ’Terradamari’, il Resort-Spa del Gruppo Minardo. Storia bella e intrigante quella di ’Terradamari’ (che fa parte della Tapestry Collection Hilton), nato sullo scheletro di un ecomostro, a un passo dalle onde del mare, e che racconta i gusti intensi e unici della Sicilia ai tavoli del ristorante ‘A Truvatura’ (il riferimento dialettale è alle antiche leggende di tesori ritrovati). La cucina è guidata dall’executive chef, Carmelo Buoncuore con la collaborazione dello chef stellato, Accursio Capraro.

La linea del gusto di ‘A Truvatura’ congiunge alla perfezione i punti di una tradizione che raccontano il territorio. Una linea del gusto rivista con fotogrammi di una modernità essenziale e che ben si rifà alla scelta di prodotti a chilometro zero. Prodotti locali, delle terre locali, da cui nascono piatti come i Ravioli di ricotta vaccina e maggiorana, o l’Insalatina catalana, dove crostacei, ricci di mare sono uniti a frutti e verdure stagionali, e quindi freschissimi, conditi con sale, olio, menta nero di seppia.

E poi la Caponata Barocca, piatto base tradizionale arricchito però dalle scaglie del cioccolato (unico) di Modica come il Capocollo con le verdure sono l’espressione del lavoro dello chef Buoncuore, pronto, prontissimo a far riemergere antichi sapori della terra di Montalbano, con una revisione degli stessi nella direzione di una cucina moderna e allo stesso tempo classica. Il cioccolato di Modica, si diceva. Ed è in questa cittadina dove il tempo sembra essersi davvero fermato, un altro ristorante (‘Raro-Cucina e Pizze’) fa scorrere un menù da sogno. Qui lo chef ha deciso che il contrasto salato-dolce è una scelta di campo. Un intreccio che accompagna la qualità di ogni piatto, dall’antipasto alla chiusura. ‘Raro’ è l’occasione per fondere il piacere della tavola con la storia, del tempo che sulle mura delle case di Modica ha lasciato messaggi infiniti.

Si torna al ’Terradamari’ per immergersi di nuovo in quella natura del sud-est di una Sicilia che può ancora offrire spazi senza tempo. Il rincorrersi del mare sotto la finestra, i silenzi della Ciuta Sicilian Spa dicono tutto. Ed è davvero superfluo aggiungere altro.