Mutui più vantaggiosi grazie al taglio dei tassi, cresce la domanda

Anche nel primo trimestre del 2025 la domanda dei mutui immobiliari richiesti dalle famiglie italiane si mantiene positiva, registrando un +22,4%. Lo affermano i dati di Crif

Apr 14, 2025 - 13:47
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Mutui più vantaggiosi grazie al taglio dei tassi, cresce la domanda

Il recente taglio dei tassi da parte della Bce ha avuto un impatto favorevole sulla domanda di mutui, contribuendo a ridurre l’importo delle rate e rendendo i finanziamenti a lungo termine più vantaggiosi. Stando ai dati di Crif, nel primo trimestre del 2025 le richieste di mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane sono aumentate del 22,4%.

Solo nel mese di marzo, la crescita si è attestata al +20,5%, in linea con la media dei primi tre mesi dell’anno, a conferma di un contesto creditizio più favorevole. Prosegue anche il trend positivo delle surroghe, che nel corso del 2024 hanno registrato un incremento del 19,6%.

I dati di Crif

Continua a crescere l’importo medio richiesto per i mutui, che nel primo trimestre del 2025 ha raggiunto i 150.732 euro, registrando un aumento del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta del valore più elevato dell’ultimo decennio: basti pensare che nel 2015 l’importo medio si attestava poco sopra i 124mila euro.

Le famiglie italiane confermano le tendenze degli ultimi mesi, orientandosi in prevalenza su mutui compresi tra i 100mila e i 150mila euro, fascia scelta dal 30% dei richiedenti. Segue a breve distanza la fascia tra i 150mila e i 300mila euro, indicata dal 30,3% delle domande.

L’analisi della distribuzione delle richieste in base alla durata evidenzia che il 41,3% dei mutui viene richiesto con una scadenza compresa tra i 25 e i 30 anni. Un dato che riflette l’aumento dell’importo medio registrato nell’ultimo decennio: per contenere l’impatto delle rate sul bilancio familiare, sempre più nuclei optano per piani di rimborso più lunghi e sostenibili.

Resta stabile anche la composizione della domanda per fasce d’età rispetto allo stesso trimestre del 2024. A guidare le richieste sono ancora gli under 45: il 63% dei mutui è infatti richiesto da persone tra i 25 e i 44 anni.

Commenta Simone Capecchi, executive director di Crif:

La strategia monetaria di Bruxelles ha infuso un’ondata di rinnovato ottimismo al mercato del credito. In particolare, si osserva come le famiglie italiane manifestino una crescente propensione a richiedere un mutuo, orientandosi in modo particolare verso le opzioni a tasso fisso, percepito come una garanzia di stabilità.

E il variabile inizia ad essere vantaggioso

Il forte rialzo dei tassi ufficiali deciso dalla Bce a partire dal 2021, in risposta all’impennata dell’inflazione, ha generato un’anomalia nel mercato del credito che, sebbene in attenuazione, è ancora in parte presente.

I mutui a tasso fisso, tradizionalmente più convenienti sul lungo periodo grazie alla stabilità della rata, sono diventati più onerosi rispetto a quelli a tasso variabile. Una dinamica insolita, considerando che in passato il fisso comportava un costo leggermente superiore proprio in cambio della certezza dell’importo da versare. Tuttavia, questa distorsione sta progressivamente rientrando.

Sebbene i mutui a tasso fisso restino ancora più vantaggiosi, il divario rispetto ai variabili si è progressivamente ridotto. Secondo le simulazioni di Facile.it e Mutui.it, per un mutuo medio da 126mila euro con durata di 25 anni e copertura del 70% del valore dell’immobile, le migliori offerte online propongono un tasso (Tan) del 2,45%, corrispondente a una rata mensile di circa 562 euro.

I variabili, grazie ai recenti tagli della Bce, risultano oggi più competitivi rispetto a 6 mesi fa. Le migliori offerte online per un mutuo medio partono da un Tan del 3,50%, con una rata di 631 euro, mentre per gli immobili di classe A o B si scende al 3,33%, con una rata di 612 euro.