Mutandine da donna: da Intimissimi a Triumph, le marche più note sono contaminate da bisfenoli e detergenti industriali

Un recente test del magazine svizzero K-Tipp ha acceso i riflettori su un aspetto spesso trascurato della lingerie femminile: la presenza di sostanze chimiche potenzialmente dannose, un rischio evidente considerando la zona molto sensibile del corpo in cui si utilizza. I risultati sono abbastanza sconcertanti: su 16 mutandine da donna testate in laboratorio, solo due...

Mag 12, 2025 - 18:31
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Mutandine da donna: da Intimissimi a Triumph, le marche più note sono contaminate da bisfenoli e detergenti industriali

Un recente test del magazine svizzero K-Tipp ha acceso i riflettori su un aspetto spesso trascurato della lingerie femminile: la presenza di sostanze chimiche potenzialmente dannose, un rischio evidente considerando la zona molto sensibile del corpo in cui si utilizza.

I risultati sono abbastanza sconcertanti: su 16 mutandine da donna testate in laboratorio, solo due sono risultate completamente prive di residui nocivi. I risultati riguardano diversi marchi noti e distribuiti anche in Italia, come Intimissimi, H&M, Triumph, Calvin Klein, Victoria’s Secret e Chantelle.

I contaminanti trovati nelle mutandine

Su K-Tipp si legge:

13 prodotti contenevano un totale di cinque bisfenoli. Ciò rappresenta un rischio per la salute, poiché le mutandine attillate entrano in contatto con la zona più sensibile del corpo femminile. Attraverso l’attrito, il calore e il sudore, le tossine ormonali vengono trasportate attraverso la pelle nel flusso sanguigno.

Il test ha cercato principalmente bisfenoli (A, S, F) ed etossilati di nonilfenolo e ottilfenolo (NPEO/OPEO), sostanze ampiamente utilizzate nell’industria tessile. Queste sostanze, oltre a essere inquinanti ambientali, sono note per il loro effetto ormonale attivo: possono interferire con il sistema endocrino umano, anche a concentrazioni molto basse.

Secondo K-Tipp, i materiali sintetici come poliestere, poliammide ed elastan, usati per confezionare questi slip, favoriscono il rilascio e l’assorbimento cutaneo delle sostanze tossiche a causa di attrito, calore e sudore.

Tra i marchi più noti in Italia, Intimissimi emerge purtroppo per un risultato preoccupante: le sue mutandine di seta rosa contenevano 0,24 mg/kg di bisfenolo A (BPA), una sostanza riconosciuta come tossica per la fertilità e potenzialmente cancerogena. Sebbene il limite suggerito dall’UE sia di 0,8 mg/kg, le autorità sanitarie, tra cui la Federazione tedesca per l’ambiente, avvertono che anche quantità minime di BPA possono essere pericolose.

Il bisfenolo S (BPS), spesso usato come sostituto “sicuro” del BPA, è risultato il contaminante più diffuso e presente in concentrazioni elevatissime in numerosi prodotti. Gli slip “Crazy Stupid Love” di Triumph hanno raggiunto il livello record di 640 mg/kg di BPS. Segue Chantelle con 110 mg/kg e Calvin Klein con 71 mg/kg.

Uno studio scientifico del 2023 ha evidenziato che il BPS può avere effetti biologici simili o più gravi del BPA, danneggiando organi e capacità riproduttive.

mutandine test

Tre modelli — Victoria’s Secret, Obsessive e Chantelle — contenevano invece un cocktail di bisfenoli A, S e F, e Victoria’s Secret presentava anche BADGE.2H20, una sostanza con effetti estrogenici significativi, secondo uno studio coreano. In questi casi c’è quindi da considerare che il rischio aumenta per l’effetto combinato di più interferenti endocrini.

Le mutandine di H&M e Lascana contenevano invece residui di detergenti industriali, in particolare NPEO e OPEO, classificati dall’UE come “sostanze estremamente preoccupanti”. I prodotti H&M hanno raggiunto 95 mg/kg di NPEO, vicino al limite massimo ammesso (100 mg/kg). Queste sostanze non solo danneggiano l’ambiente, ma sono anche perturbatori endocrini nei pesci e potenzialmente nell’uomo.

test mutandine 3

@K-Tipp

Solo l'”Exquise Tanga del produttore francese Etam e gli slip dell’azienda austriaca Hanro sono risultati privi di sostanze nocive.

Lavarle è la soluzione?

Purtroppo la risposta è no. Un precedente test condotto da K-Tipp nel 2024 su 166 mutandine ha dimostrato che il lavaggio non elimina sempre i bisfenoli. I prodotti contaminati risultano tali anche dopo essere stati lavati, mantenendo quindi la stessa pericolosità al contatto con la pelle.

La replica delle aziende

Alcune aziende si sono difese o hanno promesso di intervenire sulla questione.

Intimissimi ha dichiarato che prenderà “molto seriamente” i risultati del test. Triumph ha fatto sapere che i suoi prodotti sono certificati Oeko-Tex, ma ciò non garantisce l’assenza di bisfenoli. H&M ha risposto che i suoi prodotti rispettano le normative, ma verranno comunque riesaminati. Lascana promette di ridurre al minimo l’uso dei detergenti etossilati.

Come è stato condotto il test

K-Tipp ha testato 16 mutandine “sexy” da donna con l’obiettivo di rilevare la presenza di sostanze tossiche, in particolare bisfenoli e residui di detergenti industriali. Il laboratorio è andato dunque a caccia di:

  • Bisfenoli (A, S, F): utilizzati per migliorare i colori, la superficie e l’idoneità dei tessuti. Questi composti entrano nel corpo umano attraverso la pelle, il cibo, l’aria e l’acqua, accumulandosi nel sistema e alterando l’equilibrio ormonale anche a basse concentrazioni
  • Etossilati di nonilfenolo (NPEO) e ottilfenolo (OPEO): questi composti chimici vengono usati principalmente come agenti pulenti nell’industria tessile. Sono dannosi per l’ambiente e per la salute, interferiscono con il sistema ormonale anche in concentrazioni minime. In Svizzera, i detersivi tessili con una concentrazione di NPEO o OPEO superiore a 1 g/kg sono vietati, e lo stesso vale per i tessuti lavabili contenenti oltre 100 mg/kg di queste sostanze.

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