Mps, Caltagirone aumenta la partecipazione al 9,96%: al via l’assemblea per l’ops su Mediobanca
Un’importante svolta nella governance di Monte dei Paschi di Siena emerge dall’assemblea odierna dei soci, con un aggiornamento significativo nelle quote di partecipazione. Il gruppo Caltagirone ha aumentato la sua partecipazione nel capitale della banca, salendo al 9,96%, rispetto al 5,026% precedente. Questo è l’unico cambiamento sostanziale rilevato, mentre le altre posizioni sono rimaste invariate. […] L'articolo Mps, Caltagirone aumenta la partecipazione al 9,96%: al via l’assemblea per l’ops su Mediobanca proviene da Economy Magazine.

Un’importante svolta nella governance di Monte dei Paschi di Siena emerge dall’assemblea odierna dei soci, con un aggiornamento significativo nelle quote di partecipazione. Il gruppo Caltagirone ha aumentato la sua partecipazione nel capitale della banca, salendo al 9,96%, rispetto al 5,026% precedente. Questo è l’unico cambiamento sostanziale rilevato, mentre le altre posizioni sono rimaste invariate. La Delfin, per esempio, ha visto un lieve aumento, raggiungendo il 9,86% rispetto al 9,78% di prima. Il Mef, Banco Bpm e Anima sgr mantengono rispettivamente il 11,7%, 5% e 3,99% delle azioni.
L’intervento di Carlo Rossi
Un momento clou dell’assemblea è stato l’intervento di Carlo Rossi, presidente della Fondazione Mps, che ha sostenuto con fermezza l’offerta pubblica di scambio con Mediobanca. Rossi ha definito questa operazione “una coraggiosa innovazione in un panorama bancario spesso omologato”, sottolineando l’importanza di questa proposta per la creazione di un terzo polo bancario italiano, fondamentale per il consolidamento europeo. “Questa operazione – ha dichiarato Rossi – ha il pregio di porre importanti target di crescita economico-finanziaria, ma in un ambito di quasi totale complementarità operativa, evitando così sovrapposizioni che generano operazioni di razionalizzazione con riduzione di sportelli e abbassamento dei livelli occupazionali, e conseguente impoverimento dei territori”.
Rossi ha poi evidenziato con orgoglio il ritorno di Siena a un ruolo di rilievo nel panorama finanziario nazionale e internazionale. “Non possiamo che essere pienamente soddisfatti ed orgogliosi,” ha aggiunto, “e manifestiamo riconoscenza ai vertici e ai dipendenti per il lavoro svolto e il grande attaccamento dimostrato all’istituto”.
La causa del gruppo
Nel frattempo, è emerso dai documenti ufficiali che il gruppo Caltagirone sta ancora portando avanti una causa legale per ottenere un risarcimento di 741 milioni di euro da Mps, in relazione agli investimenti effettuati tra il 2006 e il 2012. La banca ha contestato la prescrizione del procedimento, ma al momento non sono in corso trattative per una definizione bonaria della questione.
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