MotoGP. Viñales, il 2025 è tutto da scrivere. A Jerez riparte la caccia al sensazionale ‘poker’

Maverick Viñales non diventerà mai Campione del Mondo di MotoGP. O almeno, le probabilità che questo accada sono estremamente ridotte. Il suo caso ricade sotto l’ombrello della frase pronunciata dal personaggio di Marsellus Wallace (Ving Rhames) nel discorso al pugile Butch Coolidge (Bruce Willis) nel film Pulp Fiction: “Eri quasi arrivato ma non ce l’hai […]

Apr 22, 2025 - 18:43
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MotoGP. Viñales, il 2025 è tutto da scrivere. A Jerez riparte la caccia al sensazionale ‘poker’

Maverick Viñales non diventerà mai Campione del Mondo di MotoGP. O almeno, le probabilità che questo accada sono estremamente ridotte. Il suo caso ricade sotto l’ombrello della frase pronunciata dal personaggio di Marsellus Wallace (Ving Rhames) nel discorso al pugile Butch Coolidge (Bruce Willis) nel film Pulp Fiction: “Eri quasi arrivato ma non ce l’hai mai fatta, e se dovevi farcela ce l’avresti già fatta”.

Già, perché il catalano ha 30 anni e corre in MotoGP da quando ne ha 19. Due volte terzo e due volte quarto nel Mondiale, senza tuttavia mai andare davvero vicino al titolo. Non che le occasioni siano mancate, soprattutto nel 2020 e 2021, ma lo spagnolo è stato vittima delle sue spigolosità caratteriali e della marcata discontinuità che ha sempre affossato qualsiasi velleità sul lungo periodo.

Eppure non si può dire che Top Gun non abbia talento. Non si resta al vertice della classe regina per un decennio abbondante se non si è portati per il motociclismo. Lo dimostra il fatto che l’iberico abbia saputo imporsi in sella a Suzuki (una vittoria nel 2016), Yamaha (otto volte fra 2017 e 2021) e Aprilia (2024). Dieci affermazioni, ma diluite nel tempo e su tre moto differenti.

In pochi sono stati capaci di fare altrettanto. Nella storia del Motomondiale, Viñales è uno dei cinque ad aver primeggiato con tre marchi diversi. Il club comprende nomi leggendari quali quelli di Mike Hailwood ed Eddie Lawson, a cui si aggiungono ‘cavalli pazzi’ quali Randy Mamola e Loris Capirossi.

Nessuno, però, ha saputo passare per primo sotto la bandiera a scacchi della classe regina con quattro marche diverse. A Lusail, Maverick ha dimostrato di poterci provare. La competitività di Ktm non sarà quella di Ducati, però indipendentemente dalle difficoltà della Casa di Mattighofen, la RC16 non è proprio da buttare.

Non diventerà mai Campione del Mondo di MotoGP, si è detto. Però può realizzare qualcosa di unico e senza precedenti. È questo il vero obiettivo del trasferimento in Ktm, mandare a segno anche solo una cartuccia su ventiquattro. Il rischio che il 2025 fosse, in tal senso, un’annata da buttare è stato liquefatto. Top Gun ci può provare, magari a partire da Jerez, dove ultimamente le moto austriache hanno brillato.

Facile? No. Probabile? Neppure. Però non dimentichiamoci di un fatto. Ducati ha vinto 32 delle ultime 33 gare. L’unica sconfitta porta la firma proprio di Viñales. Per certi versi, è la storia di Davide contro Golia. Maverick ha cambiato fionda rispetto al 2024 e calare il poker sarebbe un’impresa che gli consentirebbe di dare un senso totalmente diverso alla sua intera carriera.