MotoGP, Pedro Acosta spaventato dalla KTM: “Quanto sono preoccupato da 1 a 10? Direi 12”
Che la stagione in casa KTM sarebbe stata complicata, visti gli immensi problemi economici del colosso austriaco, era assolutamente da mettere in preventivo. L’avvio del Mondiale di MotoGP 2025, tuttavia, è andato ben oltre le previsioni più pessimistiche. La moto non va ed i piloti stanno combattendo più per rimanere in pista che per centrare […]

Che la stagione in casa KTM sarebbe stata complicata, visti gli immensi problemi economici del colosso austriaco, era assolutamente da mettere in preventivo. L’avvio del Mondiale di MotoGP 2025, tuttavia, è andato ben oltre le previsioni più pessimistiche. La moto non va ed i piloti stanno combattendo più per rimanere in pista che per centrare podi o successi.
Il caso emblematico è quello di Pedro Acosta. Il pilota classe 2004, che un anno fa di questi tempi impressionava tutto il Motomondiale, ora sta arrancando spesso a metà gruppo e, come si suol dire, “Se Atene piange Sparta non ride”, dato che anche i colleghi di marchio non stanno certo brillando. Maverick Vinales nelle due ultime uscite ha rappresentato una eccezione che vedremo se sarà confermata, o meno.
Il fine settimana del Gran Premio di Spagna ha assomigliato molto da vicino ad un calvario per il “Tiburon de Mazarron”. Dopo aver descritto la Sprint Race come “la più frustrante della mia vita” a Marca, il pilota del team Red Bull KTM ha fatto poco di più nella gara domenicale, con una moto che proprio non riesce a ingranare. “Non è stato facile, ma abbiamo intravisto un po’ di luce. La parte centrale e finale della gara sono andate bene, perché abbiamo recuperato tempo sul gruppo di testa, quindi c’è stato qualcosa di positivo. Le qualifiche, come in Qatar, non sono state un grosso ostacolo. Ho anche fatto un pasticcio alla prima curva, ma la verità è che il feeling a metà e fine gara era buono; a quanto pare, stavo facendo il mio giro più veloce”.
Ad ogni modo il murciano ha analizzato il gap che separa la KTM dai migliori. “Dobbiamo capire come loro riescono ad avere così tanto grip in avvio, mentre noi fatichiamo tremendamente. Se sono preoccupato della situazione? Da 1 a 10 direi 12… È chiaro che non stiamo vivendo il nostro momento migliore, né in termini di risultati, né di performance della moto per molte ragioni. Dobbiamo continuare a spingere e procedere a poco a poco. I test? Non avevamo grosse novità per cui ci siamo concentrati sulla base della moto. Ci serve continuità. A volte, invece, andiamo bene, altre no. Dobbiamo capire il perchè”.