MotoGP, Fabio Di Giannantonio: “Incidente con Martin? La scena più brutta della mia vita”

Fabio Di Giannantonio ne ha parlato con i colleghi di GPOne.com. Il GP del Qatar di MotoGP per il pilota romano della Ducati VR46 è stato una sorta di calvario, quando magari avrebbe potuto essere decisamente premiante per la velocità del pacchetto di cui era dotato. Il centauro nostrano nelle fasi concitate dei primi giri […]

Apr 14, 2025 - 16:34
 0
MotoGP, Fabio Di Giannantonio: “Incidente con Martin? La scena più brutta della mia vita”

Fabio Di Giannantonio ne ha parlato con i colleghi di GPOne.com. Il GP del Qatar di MotoGP per il pilota romano della Ducati VR46 è stato una sorta di calvario, quando magari avrebbe potuto essere decisamente premiante per la velocità del pacchetto di cui era dotato.

Il centauro nostrano nelle fasi concitate dei primi giri si è confrontato in maniera molto decisa con Alex Marquez e lo spagnolo si è reso protagonista di un condotta scriteriata. A pagarne il prezzo è stato Di Giannantonio, letteralmente buttato fuori dalla pista dall’iberico, poi penalizzato.

Ripartito nelle ultime posizioni, Fabio ha provato a rimontare, trovandosi davanti anche Jorge Martin. Il campione del mondo 2024, in sella all’Aprilia, rientrava nel week end di Lusail dopo aver saltato i primi tre appuntamenti del campionato per infortuni di varia natura. Sfortuna ha voluto che l’iberico si sia reso protagonista di una caduta percorrendo curva 12-13 e Di Giannantonio non riesca a evitare il contatto col pilota.

Io e Jorge siamo stati fortunati e la vittoria più bella per me quest’oggi è indubbiamente sapere che Martin stia tutto sommato abbastanza bene perché poteva andare molto peggio. Jorge era davanti a me ed è andato un po’ largo. Gli ero molto vicino per cercare di superarlo e quando è caduto il suo corpo era proprio davanti alla mia moto, in un punto in cui stavamo andando a circa 200 km/h“, ha raccontato il pilota italiano a GPOne.com.

Non sono riuscito ad andare da nessuna altra parte e l’ho toccato. Nei giri successivi continuavo a spingere ma pensavo a lui, perché ero molto preoccupato. Per questo a fine gara mi sono fermato davanti al suo box, volevo che la sua squadra mi dicesse che stava bene“, ha concluso.