Morire sul lavoro. Due vittime in poche ore: "Non basta più indignarsi"

Milano, un sessantenne investito da un collega nel piazzale dell’azienda di logistica. E un 24enne precipita da un ponteggio. Cgil: più ispettori, meno minuti di silenzio.

Mag 7, 2025 - 07:16
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Morire sul lavoro. Due vittime in poche ore: "Non basta più indignarsi"

e Alessandra Zanardi

Due morti sul lavoro in meno di 12 ore tra Milano e hinterland. La prima tragedia si è consumata lunedì sera poco prima delle 23 a Carpiano, a 19 chilometri dal capoluogo: nel grande polo logistico Dhl ha perso la vita Roberto Vitale, un autista di 60 anni, morto sul colpo dopo essere stato accidentalmente investito da un tir guidato da un collega. Una scia di sangue che si è tristemente allungata alle 9.30 di ieri, quando il 24enne Endrit Adami, originario del Kosovo, ha perso la vita precipitando dal terzo piano nel cortile interno del condominio in zona Lambrate, a Milano, in cui era impegnato per un intervento di tinteggiatura su un balcone. "Ora basta: fermiamo le stragi", la voce dei sindacati, mentre sono in corso gli accertamenti per chiarire la dinamica dei due episodi.

In base alla prima ricostruzione, Roberto Vitale, dipendente della Bs Autotrasporti, dopo aver scaricato della merce si è incamminato nel piazzale dell’azienda dov’è stato travolto e ucciso da una motrice in movimento. Al volante un 62enne, italiano, dipendente di un’altra ditta esterna, la T&T cargo line. Il conducente non si sarebbe accorto della presenza del pedone. Per il 60enne non c’è stato nulla da fare. Sotto choc l’investitore. Per ricostruire la sequenza dell’incidente sono state acquisite le immagini delle telecamere, preziose anche per verificare se fossero in uso le dovute misure di sicurezza. Roberto Vitale abitava a Savona. Assunto con contratto a tempo pieno il 15 aprile 2018, era inquadrato come autista, spiega la Bs Autotrasporti Spa in una nota. "Nel corso degli anni ha dimostrato grande professionalità e dedizione al lavoro, conquistando la stima e l’affetto di colleghi e collaboratori. Tutta l’azienda si stringe con commozione attorno alla famiglia".

In lacrime, i colleghi di Endrit Adami a Lambrate lo descrivono come "un bravo ragazzo e un gran lavoratore". Originario del villaggio di Shala a Lipjan, in Kosovo, viveva a Rovato, nel Bresciano, ed era assunto a tempo indeterminato dall’azienda di edilizia Morina. Stando alle prime informazioni, il giovane è caduto da un ponteggio o da un trabattello di circa 80 centimetri mentre stava tinteggiando alcune logge condominiali sulla facciata interna del cortile di via Bassini 39, a Lambrate. Un lavoro "iniziato il giorno precedente", fa sapere il rappresentante di un’altra ditta, ieri mattina sul posto. La vittima potrebbe essere scivolata, per motivi da chiarire, sfondando la protezione che avrebbe dovuto impedirgli di cadere nel vuoto. Quindi Adami è precipitato dal terzo piano, facendo un volo di circa 12 metri che non gli ha lasciato scampo. Accorsi il personale del 118, vigili del fuoco, Ats e polizia locale.

La Procura di Milano, con il pm Maria Cristina Ria, ha disposto l’autopsia e aperto un’inchiesta sulla morte del ragazzo. La stessa Procura aprirà un’inchiesta anche per la morte di Roberto Vitale. "Non bastano più i minuti di silenzio e le promesse d’intervento – dichiara Vincenzo Greco della segreteria Cgil Milano –. Servono ispettori del lavoro, a Milano ce ne sono solo 20, formazione, regole e responsabilità chiare".