Miro Tabanelli: “Il pattinaggio ci ha migliorato l’equilibrio e la gestione del corpo. In estate avremo margini di crescita”
Nel consueto appuntamento settimanale con Salotto Bianco, trasmissione andata in onda sul canale YouTube di OA Sport e condotta da Dario Puppo e Massimiliano Ambesi, giornalisti di Eurosport, è stato ospite Miro Tabanelli, che ha parlato di come si è avvicinato allo sci freestyle ed ha tracciato poi le differenze con lo snowboard, descrivendo poi anche le […]

Nel consueto appuntamento settimanale con Salotto Bianco, trasmissione andata in onda sul canale YouTube di OA Sport e condotta da Dario Puppo e Massimiliano Ambesi, giornalisti di Eurosport, è stato ospite Miro Tabanelli, che ha parlato di come si è avvicinato allo sci freestyle ed ha tracciato poi le differenze con lo snowboard, descrivendo poi anche le diverse specialità.
Una prima battuta su quanto possa essere stato d’ispirazione per la sorella Flora: “Il merito va tutto a lei per la sua dedizione e la sua passione, il portarmela dietro è una cosa che faccio naturalmente, ho sempre una buona compagnia ed abbiamo tante cose in comune, quindi lo faccio spesso e volentieri“.
Il trick tentato e riuscito agli X Games è stato inatteso: “Non mi aspettavo neanche di arrivare a fare questo nuovo trick, non l’avevo neanche provato sugli airbag, dove ci alleniamo noi tutta l’estate, e quindi penso di aver superato me stesso, però sicuramente abbiamo ancora tutta questa stagione estiva di preparazione, dove avremo tempo per pensare a come migliorarci, ed abbiamo ancora un grosso margine, quindi l’obiettivo sarà colmarlo“.
Gli inizi di Miro Tabanelli: “Il lago Scaffaiolo, il rifugio che gestiscono i nostri genitori, è stata la nostra seconda casa, ed è lì che abbiamo iniziato a sciare all’età di 2 anni, e dove abbiamo fatto i primi passi, e dove ci si è resi conto di quanto ci piacessero gli sport invernali e sciare in generale. Il pattinaggio artistico è stato una grande parte della nostra infanzia, perché nostra madre lo praticava prima di noi, e ci teneva che anche noi provassimo almeno, anzi ci piaceva molto, e penso che ci abbia dato un grosso aiuto, una grande base, per quello che facciamo, si tratta di equilibrio e gestione del corpo, che è fondamentale nello sci freestyle, e l’abbiamo praticato fino alle prima superiore, per poi scegliere questa strada. Durante la nostra infanzia non solo abbiamo praticato il pattinaggio artistico, ma abbiamo provato un po’ di tutto, un po’ tutti gli sport, come la ginnastica artistica“.
Le differenze tra snowboard e sci freestyle: “Penso che lo snowboard e lo sci siano comunque diversi per un fatto di posizione, nello snowboard i piedi sono legati e nello sci no, però per quanto riguarda gli assi di rotazione qualcosa che ci sembra innovativo lo prendiamo sicuramente come spunto. Lo sciatore più completo penso sia Birk Ruud, un ragazzo norvegese che ha fatto la storia nel nostro sport, ha vinto la medaglia d’oro a questi Mondiali di St. Moritz nello Slopestyle, quindi penso che sia lui“.
Le differenze a livello tecnico tra big air e slopestyle: “La differenza in verità è abissale, perché nel big air bisogna concentrarsi su un unico trick estremamente tecnico, ma riguarda solo una componente del nostro sport, ovvero il sapersi gestire in aria per due dei tuoi migliori salti, mentre nello slopestyle si richiede una completa gestione del corpo e richiede anche solo nella parte mentale una concentrazione molto più elevata, per mettere insieme ogni piccolo pezzo degli elementi tra salti e rail che andrai a fare“.
Le difficoltà che si possono incontrare nello slopestyle: “Lo slopestyle più difficile, ovviamente, è quello in cui siamo chiamati a dover affrontare delle strutture che magari non abbiamo provato prima, come delle shark fin, che sono questi salti che stanno introducendo recentemente, che sono dei salti inclinati rispetto ai salti comuni, ed il trovarsi qualcosa di nuovo davanti ovviamente mette in difficoltà, ma sta all’atleta riuscire a trovare il modo di affrontarlo al meglio, direi che lo slopestyle più difficile è quello con con le strutture più innovative“.
LA PUNTATA COMPLETA DI SALOTTO BIANCO