Miele: 1 su 5 è irregolare in Germania, e in Italia? Spoiler: c’è un grosso problema con i pesticidi che uccidono le api

Negli ultimi anni, la situazione del miele e più in generale delle api in tutta Europa ha preoccupato, e non poco. Da una parte c’è il problema dell’autenticità e della sicurezza del prodotto, dall’altra le sorti degli insetti impollinatori, cruciali per la nostra stessa sopravvivenza. Recenti ispezioni in Germania hanno rivelato che quasi 1 campione...

Mar 12, 2025 - 16:25
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Miele: 1 su 5 è irregolare in Germania, e in Italia? Spoiler: c’è un grosso problema con i pesticidi che uccidono le api

Negli ultimi anni, la situazione del miele e più in generale delle api in tutta Europa ha preoccupato, e non poco. Da una parte c’è il problema dell’autenticità e della sicurezza del prodotto, dall’altra le sorti degli insetti impollinatori, cruciali per la nostra stessa sopravvivenza.

Recenti ispezioni in Germania hanno rivelato che quasi 1 campione di miele su 5 era irregolare e non conforme. Cosa significa? Che il miele in questione risultava adulterato con sciroppi zuccherini o contaminato e in alcuni casi era addirittura del tutto inadatto al consumo umano. Un problema che non riguarda solo un’etichettatura fuorviante ma anche la presenza di impurità o di pesticidi, che compromettono la qualità e la sicurezza del prodotto.

In altre parole, una parte significativa del miele in commercio (almeno in Germania) potrebbe non rispettare gli standard di sicurezza alimentare, mettendo a rischio non solo i consumatori, ma anche la salute delle api e l’intero ecosistema che dipende dalla loro attività impollinatrice.

A scoprirlo, è stato il recente rapporto del Ministero dell’Ambiente della Renania-Palatinato che negli ultimi cinque anni (tra il 2019 e il 2024) ha esaminato 746 campioni di miele, dei quali 135 (circa il 18%) sono risultati appunto problematici. La situazione ha portato a sanzioni e ritiri dal mercato oltre che ad un’intensificazione dei controlli per garantire la sicurezza dei consumatori.

La causa principale di queste irregolarità è l’adulterazione del miele, il Ministero ha però escluso legami tra queste frodi e la criminalità organizzata.

Proprio per far fronte a questa situazione, l’Associazione degli apicoltori tedeschi ha lanciato il progetto UE HarmHoney. L’obiettivo è quello di promuovere la lotta alle frodi sul miele attraverso metodi di analisi armonizzati e standard uniformi. Il progetto è sostenuto da vari istituti di ricerca europei per garantire test precisi e affidabili sulla qualità del miele.

E in Italia?

Sebbene in Italia non siano state riscontrate irregolarità di tale portata, restano comunque preoccupanti le tracce di pesticidi che minacciano la salute delle api e, di conseguenza, anche la produzione di miele.

I risultati del recente test del Salvagente sul miele millefiori, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, hanno dimostrato che su 14 campioni solo un prodotto presentava una non conformità. Tuttavia, l’analisi ha messo in luce un problema da non sottovalutare: la presenza di pesticidi, tra cui i neonicotinoidi, noti per i loro effetti devastanti sulle api. Queste sostanze continuano a rappresentare una minaccia per le colonie di api italiane, che sono già sotto stress a causa dei cambiamenti climatici.

Leggi anche: Miele millefiori del supermercato: ancora troppi pesticidi e poca freschezza, Lidl ed Eurospin tra i peggiori del test

Come si legge sul Salvagente:

Quello che il rapporto del ministero dell’Ambiente del Bundesregierung non dice, purtroppo, è l’invadenza di pesticidi nel prodotto delle api. Dai laboratori utilizzati dal Salvagente la situazione su questo fronte non sembra tranquillizzante, dato che anche sul prodotto italiano, ben più pulito di quello tedesco, non mancano le presenze di pesticidi. E, particolare inquietante, abbondano le tracce di neonicotinoidi, i fitofarmaci che hanno l’effetto, oramai provato, di uccidere le api o disorientarle di fatto decimando le colonie. Sono ancora troppe le sostanze killer delle api, purtroppo, consentite nel nostro paese.

Uno dei risultati più preoccupanti del test italiano è stata la scoperta di acetamiprid, un pesticida neonicotinoide, le cui tracce sono state rilevate in 9 dei 14 campioni analizzati, evidenziando che l’inquinamento da fitofarmaci rimane un problema irrisolto.

Ancora più grave è la presenza di thiacloprid, un altro neonicotinoide che è stato vietato dal 2021, rinvenuto in tre campioni di marchi della grande distribuzione. Inoltre, due mieli contenevano tracce di spirotetramat, un insetticida noto per interferire con il sistema ormonale umano e che sarà vietato definitivamente entro ottobre 2025.

La persistenza di questi pesticidi nell’ambiente indica che le api continuano a raccoglierli durante la fioritura, nonostante le normative che ne limitano l’uso in determinate fasi della coltivazione.

La situazione del nostro Paese, dunque, potrebbe sembrare meno grave di quella tedesca, ma i segnali di pericolo in realtà ci sono tutti, soprattutto per le api minacciate da queste sostanze tossiche.

La situazione del miele in Europa evidenzia un quadro complesso e preoccupante, in cui sia la sicurezza del prodotto sia la salute delle api sono gravemente minacciati. Le nuove normative sull’etichettatura del miele, adottate lo scorso anno, rappresentano un passo avanti per garantire una maggiore trasparenza e sicurezza alimentare ma per proteggere realmente le api e l’ambiente, l’Europa deve fare di più.

Leggi anche: Nuove etichette per miele, succhi di frutta e marmellate nell’UE: meno zuccheri (ma più chiarezza)

Speriamo che presto vengano adottate politiche più stringenti riguardo ai pesticidi per evitare che queste sostanze continuino a mettere in pericolo le colonie di api.

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