Dal Cairo a Madrid, ecco le città che stanno cambiando clima più velocemente. C’è anche la tua?
Quanto sta impattando la crisi climatica sulle principali città del mondo? Molto, e con oscillazioni estreme tra condizioni meteorologiche umide e secche. Lo racconta un nuovo rapporto, che ha analizzato 112 città, evidenziando come il 95% di esse mostri una chiara tendenza verso un clima più umido o più secco. Il report, condotta dall’Ong WaterAid...

Quanto sta impattando la crisi climatica sulle principali città del mondo? Molto, e con oscillazioni estreme tra condizioni meteorologiche umide e secche. Lo racconta un nuovo rapporto, che ha analizzato 112 città, evidenziando come il 95% di esse mostri una chiara tendenza verso un clima più umido o più secco.
Il report, condotta dall’Ong WaterAid in collaborazione con ricercatori dell’Università di Bristol e dell’Università di Cardiff, ha analizzato le 100 città più popolose, più 12 selezionate, rivelando che decine di città, tra cui Lucknow, Madrid e Riyadh, hanno subito un “capovolgimento” climatico negli ultimi 20 anni, passando da estremi secchi a estremi umidi, o viceversa.
Stranezze globali
Il professore Michael Singer dell’Università di Cardiff ha descritto il modello come “stranezza globale“. “La maggior parte dei luoghi che abbiamo esaminato stanno cambiando in qualche modo, ma in modi che non sono sempre prevedibili”, ha affermato Singer.
Lo studio ha rilevato che 17 città in tutto il mondo sono state colpite da “colpi di frusta” climatici, subendo più frequenti estremi di condizioni sia umide che secche. I “colpi di frusta” più grandi sono stati osservati a Hangzhou in Cina, nella megalopoli indonesiana di Giacarta e a Dallas in Texas. Altre città colpite da “colpi di frusta” includono Baghdad, Bangkok, Melbourne e Nairobi.
Inversioni climatiche e trend regionali
L’analisi ha anche scoperto che 24 città hanno assistito a drammatici cambiamenti climatici in questo secolo. I cambiamenti più bruschi da condizioni umide a secche si sono verificati al Cairo, Madrid e Riyadh, con Hong Kong e San Jose in California anche nella top 10.
I più bruschi cambiamenti da condizioni asciutte a umide si sono verificati a Lucknow e Surat in India e nella seconda città della Nigeria, Kano. Altre città con cambiamenti umidi sono state Bogotà, Hong Kong e Teheran.
Il rapporto evidenzia come le città dell’Asia meridionale siano sempre più soggette a inondazioni, mentre le città europee presentano significative tendenze alla siccità. Tutte le città europee analizzate mostrano un trend di siccità negli ultimi 42 anni, tra cui Madrid, Parigi e Londra. Sia Madrid che Barcellona presentano “inversioni del rischio climatico”, con Madrid al secondo posto nella lista delle città che stanno subendo un’inversione verso condizioni di siccità estrema.
Vulnerabilità e rischi combinati in Africa e Asia
Le città in Africa e Asia stanno emergendo come le più a rischio di cambiamenti climatici estremi in tutto il mondo. La ricerca evidenzia come le città con i maggiori aumenti dei rischi climatici combinati con la più alta vulnerabilità sociale e infrastrutturale siano Khartoum in Sudan, Faisalabad in Pakistan e Amman in Giordania. Karachi, sempre in Pakistan, si è classificata in alto anche per vulnerabilità e sta vivendo più estremi umidi.
Le vulnerabilità esaminate dal rapporto spaziano dalla povertà alla scarsa qualità dei sistemi idrici e di smaltimento dei rifiuti, esponendo le popolazioni urbane in continua espansione al rischio di inondazioni o siccità sempre più intense, con conseguenti spostamenti, instabilità e perdita di vite umane.
L’impatto sulle popolazioni e le soluzioni proposte
Il cambiamento climatico delle città può colpire i cittadini con inondazioni e siccità aggravate, distruggere l’accesso all’acqua pulita, ai servizi igienici e al cibo, sfollare le comunità e diffondere malattie. Le città in cui l’infrastruttura idrica è già scarsa, come Karachi e Khartoum, sono quelle che soffrono di più.
Attualmente, il 90% dei disastri climatici è legato all’acqua e i 4,4 miliardi di persone che vivono in città, soprattutto nei Paesi a basso reddito, sono in prima linea.
Il rapporto di WaterAid sottolinea l’urgenza di:
- Leadership globale per accelerare l’azione sull’acqua.
- Maggiori investimenti per affrontare la crisi idrica.
- La leadership del governo nazionale deve fornire urgentemente piani idrici.
- Priorità alle comunità più vulnerabili, in particolare in Africa e Asia.
- “Evidenzia i devastanti cambiamenti nei modelli climatici estremi in tutti i continenti, con l’impatto avvertito più chiaramente nei Paesi a basso reddito, dove l’assenza di acqua diventa non solo una sfida, ma una questione di vita o di morte”, afferma Tim Wainwright, amministratore delegato di WaterAid UK.
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