Meteo, verso il GELO un ampio margine di VANTAGGIO sul CALDO

Lo SPLIT del VORTICE POLARE è uno dei temi più IMPORTANTI nel panorama METEO, poiché rappresenta un evento che può dare origine a EFFETTI climatici di notevole rilievo. La sua struttura è legata alla STRATOSFERA, ossia alla fascia atmosferica che si estende a partire da circa 15 chilometri di quota. Quando questo imponente meccanismo è […] Meteo, verso il GELO un ampio margine di VANTAGGIO sul CALDO

Feb 11, 2025 - 21:13
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Meteo, verso il GELO un ampio margine di VANTAGGIO sul CALDO

Lo SPLIT del VORTICE POLARE è uno dei temi più IMPORTANTI nel panorama METEO, poiché rappresenta un evento che può dare origine a EFFETTI climatici di notevole rilievo. La sua struttura è legata alla STRATOSFERA, ossia alla fascia atmosferica che si estende a partire da circa 15 chilometri di quota. Quando questo imponente meccanismo è stabile, tende a racchiudere le masse d’aria gelida in prossimità dell’area artica, impedendo che il FREDDO si diffonda verso latitudini più basse. In quest’INVERNO abbiamo visto come il VORTICE abbia in buona parte trattenuto l’aria gelida alle alte latitudini, sebbene non siano mancati episodi METEO più dinamici, con piogge frequenti e precipitazioni nevose a bassa quota in PIEMONTE e lungo le coste adriatiche durante la Vigilia di Natale. Tuttavia, la NEVE non ha mai fatto capolino in modo esteso sulle pianure, dimostrando che, in condizioni di relativa solidità del VORTICE POLARE, le irruzioni fredde più vigorose rimangono confinate lontano dal bacino del MEDITERRANEO.

Il VORTICE POLARE non è sempre in equilibrio. Può subire indebolimenti causati da vari elementi atmosferici, tra cui il STRATWARMING, ovvero un riscaldamento significativo della STRATOSFERA che può raggiungere incrementi di 50-60 gradi Celsius rispetto ai valori abituali in quota. Questo rialzo termico, che non interessa il suolo, determina una vera e propria rivoluzione negli assetti METEO globali. Se le temperature stratosferiche crescono rapidamente, l’intero sistema del VORTICE può perdere compattezza, favorendo la creazione di correnti fredde dirette verso zone più meridionali. Il cosiddetto SPLIT del VORTICE POLARE consiste proprio nel frazionamento di questa enorme struttura in più parti distinte, con almeno due lobi di ARIA molto fredda che possono scivolare verso latitudini temperate. È qui che si genera un potenziale per ondate di FREDDO intense, nevicate anche a bassa quota e un raffreddamento generale che può coinvolgere molte regioni d’EUROPA.

Lo scenario METEO attuale, pur indicando un raffreddamento progressivo, presenta ancora un margine di incertezza. Alcuni modelli mostrano che l’aria gelida potrebbe spingersi soprattutto verso la SCANDINAVIA e l’EUROPA orientale, mentre altri ipotizzano una discesa fredda più netta in direzione dell’ITALIA, con configurazioni simili a quelle del FEBBRAIO 2018. In quell’occasione, infatti, ci furono nevicate di rilievo a ROMA e NAPOLI, mentre la PIANURA PADANA sperimentò temperature molto rigide nei primi giorni di marzo. Se un ulteriore SPLIT del VORTICE POLARE dovesse concretizzarsi, potremmo trovarci di fronte a un episodio di FREDDO davvero marcato, potenzialmente in grado di portare NEVE fino a quote estremamente basse. Dopo il punto interrogativo sull’entità, il calendario suggerisce che le giornate di DOMENICA 16 e, in particolare, da MARTEDÌ 18 a GIOVEDÌ 20, potrebbero rappresentare il culmine dell’eventuale fase gelida. Anche in questo caso, però, è opportuno ribadire che le previsioni di lungo termine mantengono un carattere probabilistico, poiché basta una piccola variazione nelle dinamiche atmosferiche per stravolgere i risultati finali.

Le ultime tendenze METEO fanno pensare che FEBBRAIO possa ancora riservare colpi di scena. Non si intravedono formazioni di ANTICICLONI duraturi, e l’ITALIA rimane esposta a flussi più freddi che potrebbero scorrere sui Balcani o investire direttamente il nostro territorio. Il quadro meteorologico dipenderà in larga misura dall’eventuale blocco anticiclonico posizionato sulle latitudini settentrionali. Se questo ostacolo dovesse risultare solido, l’aria di origine siberiana scivolerebbe verso l’ITALIA, con un netto raffreddamento e la possibilità di NEVICATE a quote modeste. Se invece l’ATLANTICO riuscisse a entrare con depressioni meno fredde, la portata gelida verrebbe ridimensionata, riducendo il rischio di neve al piano. In ogni caso, è probabile che il mese continui a essere caratterizzato da condizioni METEO incerte e da un CLIMA variabile, con possibilità di passare in poco tempo da fasi più miti a improvvise ondate di FREDDO.

Allo stato attuale, i meteorologi monitorano attentamente gli sviluppi del SPLIT del VORTICE POLARE per valutare il reale impatto sul bacino del MEDITERRANEO. Anche se una dinamica incisiva può sembrare imminente, occorre prudenza nel tradurre i segnali dei modelli matematici in previsioni definitive. Dopo il punto, ricordiamo che la complessità delle interazioni atmosferiche è particolarmente elevata, soprattutto in presenza di strutture imponenti come il VORTICE in questione. La storia insegna che anche piccoli cambiamenti nelle temperature stratosferiche o nelle correnti a getto possono modificare in modo sostanziale la traiettoria delle masse d’aria artica. A ogni modo, gli eventi di grande FREDDO nel mese di FEBBRAIO non sono inusuali, come abbiamo visto nel passato. Soprattutto se il VORTICE si indebolisce in maniera decisa, l’ITALIA potrebbe sperimentare un brusco passaggio a condizioni METEO rigide, con precipitazioni nevose su diverse regioni. Tuttavia, senza un definitivo collasso del VORTICE POLARE o un riscaldamento stratosferico poderoso, queste ipotesi vanno lette con cautela.

La raccomandazione per tutti gli appassionati di METEO e per chiunque voglia organizzare viaggi o attività all’aperto è di restare aggiornati sulle previsioni. Se il BLOCCO anticiclonico si consoliderà, l’afflusso di aria gelida verso l’ITALIA potrebbe essere più incisivo e portare nevicate localmente fin sul litorale adriatico, interessando anche la PIANURA PADANA e parte del Sud. Se invece l’ATLANTICO riuscisse a prevalere, il FREDDO artico verrebbe parzialmente respinto e il MITE flusso oceanico aumenterebbe le temperature, limitando i fenomeni nevosi. Dopo il punto, è doveroso sottolineare che l’osservazione dei modelli nel medio-lungo termine serve solo a individuare possibili tendenze, non certezze assolute.

In definitiva, il SPLIT del VORTICE POLARE rimane un fenomeno METEO centrale per comprendere i risvolti dell’INVERNO in EUROPA. Più lo STRATWARMING risulterà intenso, maggiori saranno le probabilità che il FREDDO artico colpisca le nostre latitudini con configurazioni estreme. Dopo il punto, appare chiaro che continueremo a vivere un periodo decisamente dinamico e privo di un deciso ritorno alle condizioni primaverili. Per sapere se l’irruzione di aria GELIDA di cui tanto si parla si tradurrà in un evento memorabile, non ci resta che seguire giorno per giorno l’evoluzione METEO e attendere ulteriori conferme dai centri di calcolo internazionali. Solo allora potremo affermare con sicurezza se quest’ondata di FREDDO lascerà davvero un segno profondo nel contesto stagionale.

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