Meta sotto accusa in Francia: nuovo caso di violazione del copyright per l'AI

Associazioni di autori e editori francesi denunciano il "saccheggio" di opere protette per l'addestramento dell'intelligenza artificiale

Mar 13, 2025 - 11:43
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Meta sotto accusa in Francia: nuovo caso di violazione del copyright per l'AI

Meta si trova ad affrontare una nuova battaglia legale, stavolta in territorio francese. Il colosso di Mark Zuckerberg è stato citato in giudizio presso un tribunale di Parigi con l'accusa di aver utilizzato materiale protetto da copyright per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale senza alcuna autorizzazione. Negli ultimi due anni cause simili hanno colpito molti protagonisti del settore, con OpenAI in testa.

La denuncia, presentata questa settimana, porta la firma di importanti associazioni francesi del settore editoriale e autoriale: il Sindacato Nazionale dell'Editoria (SNE), la Società degli Uomini di Lettere (SGDL) e il Sindacato Nazionale degli Autori e Compositori (SNAC). Le organizzazioni accusano Meta di violazione del diritto d'autore e "parassitismo" economico, evidenziando come l'azienda americana abbia sfruttato opere protette su larga scala per migliorare le proprie tecnologie di IA.

Sebbene questa sia la prima azione legale di questo tipo intentata in Francia, Meta non è nuova a simili controversie. Negli Stati Uniti, l'azienda è già stata accusata di aver utilizzato ebook piratati per addestrare i suoi modelli di IA Llama, con presunti documenti interni che suggerirebbero come lo stesso Zuckerberg avrebbe approvato questa pratica. Secondo alcune indiscrezioni, l'azienda avrebbe scaricato illegalmente terabyte di libri elettronici per l'addestramento dei propri sistemi.


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