Meta lancia un’app di AI per competere con ChatGPT

Meta introduce una nuova applicazione standalone per AI con l’obiettivo dichiarato di competere con ChatGPT, sfruttando la sinergia tra intelligenza artificiale e social network. L’app, che sostituisce tecnicamente quella già esistente per gli occhiali smart Meta Ray-Ban, integra funzioni avanzate come la generazione vocale e testuale, la creazione di immagini e l’accesso ai risultati in […] The post Meta lancia un’app di AI per competere con ChatGPT appeared first on Key4biz.

Apr 30, 2025 - 09:36
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Meta lancia un’app di AI per competere con ChatGPT

Meta introduce una nuova applicazione standalone per AI con l’obiettivo dichiarato di competere con ChatGPT, sfruttando la sinergia tra intelligenza artificiale e social network.

L’app, che sostituisce tecnicamente quella già esistente per gli occhiali smart Meta Ray-Ban, integra funzioni avanzate come la generazione vocale e testuale, la creazione di immagini e l’accesso ai risultati in tempo reale dal web.

L’elemento distintivo è il feed Discover, un flusso di contenuti AI condivisi da altri utenti – amici compresi – su base volontaria, che consente interazioni quali commenti, condivisioni e remix.

Questo approccio mira a rendere trasparente l’uso dell’AI, mostrando esempi reali e stimolando la creatività dell’utente. Il voice mode, disponibile in beta opt-in, si fonda su un modello AI in full-duplex, capace di conversazioni naturali e reattive, con turni di parola sovrapposti e dinamici.

Attualmente attivo negli Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, il servizio sfrutta i dati dei profili Instagram e Facebook per personalizzare le risposte, promettendo un’interazione più aderente al comportamento dell’utente. Inoltre, come ChatGPT, l’assistente può memorizzare informazioni personali su richiesta. L’app è alimentata da una versione ottimizzata del modello Llama 4, sviluppato da Meta.

Parallelamente, l’azienda continua a puntare sulla fusione tra software e hardware, come dimostrato dall’integrazione con gli occhiali smart e l’imminente rilascio di una nuova versione con display integrato.

L’espansione della piattaforma riflette la strategia di Meta di portare l’AI oltre l’assistente virtuale, posizionandola al centro dell’esperienza digitale quotidiana.

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xAI di Elon Musk accusata di inquinamento a causa del supercomputer ‘Colossus’ di Memphis

La compagnia di intelligenza artificiale xAI di Elon Musk è finita al centro di aspre polemiche a Memphis, Tennessee, per presunte gravi emissioni inquinanti provenienti dal suo nuovo supercomputer, ‘Colossus’. Attivisti ambientali e residenti di quartieri storicamente afroamericani denunciano che l’impianto, operativo dall’estate scorsa, è ora una delle principali fonti di inquinamento atmosferico della contea.

In preparazione a un’audizione pubblica imminente, volantini anonimi minimizzano i rischi ambientali, mentre gruppi ambientalisti rivelano, tramite immagini satellitari e termiche, l’uso massiccio e non autorizzato di oltre 30 turbine a gas metano da parte di xAI.

Nonostante le affermazioni del sindaco Paul Young che solo 15 generatori siano attivi, le prove visive mostrano emissioni di calore da 33 unità. In un contesto urbano già segnato da tassi elevati di malattie respiratorie e inquinamento industriale, l’espansione di xAI suscita indignazione e richieste di maggiore trasparenza.

Un gruppo anonimo, Facts Over Fiction, ha distribuito materiale che sostiene la sicurezza delle turbine, ma le autorità sanitarie locali smentiscono l’esistenza di permessi ufficiali.

Rappresentanti politici e attivisti invitano la comunità a lottare contro la disinformazione, sottolineando che l’aria pulita è un diritto umano fondamentale. La vicenda evidenzia l’intreccio complesso tra sviluppo tecnologico, giustizia ambientale e responsabilità aziendale.

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