Mercedes, aggiorna il fondo: nuova interazione aerodinamica sulla W16
Mercedes in F1 è tra le scuderie più costanti in questa prima parte del campionato. Il team di Brackley ha fornito ai piloti una buona vettura, capace, per lo meno con George Russell, di concludere sempre le sessioni ufficiali (qualifica e gara) nei primi 5 posti. Dall’altra parte la curva di apprendimento di Antonelli migliorare […]

Mercedes in F1 è tra le scuderie più costanti in questa prima parte del campionato. Il team di Brackley ha fornito ai piloti una buona vettura, capace, per lo meno con George Russell, di concludere sempre le sessioni ufficiali (qualifica e gara) nei primi 5 posti. Dall’altra parte la curva di apprendimento di Antonelli migliorare continuamente. Un rendimento che permette alla scuderia di essere saldamente al secondo posto nel campionato costruttori.
Un inizio convincente
Il margine con la Red Bull di super Max Verstappen è buono, acheo se il distacco prestazionale verso le due McLaren è parecchio elevato, principalmente in gara.
Dopo sei corse, infatti, la W16 ha fatto vedere un potenziale sul giro secco davvero ottimale, mentre per quanto concerne il passo gara è stata spesso rallentata da alcuni problemi di diversa matrice.
Per migliorare questa mancanza, la squadra di Brackley punta su un piano di aggiornamenti, che dovrebbe partire dal Gran Premio di Imola, per migliorare tra le altre cose la gestione gomma nei long run. Da sempre, l’esordio in Europa della massima categoria del motorsport è sinonimo di affinamento della performance vettura, con l’introduzione dei primi pacchetti di update
Le ragioni sono principalmente due: Una prima parte di campionato spesa per capire la vettura e la mera logistico, in quanto nelle tappe iridate che portano a fine primavera, i tecnici di F1 scelgono la strada da seguire. Mercedes ha capito cosa manca e dove migliorare con la W16, nella speranza di chiudere per lo meno parte del gap sulla scuderia di Woking che sta dominando il mondiale.
Mercedes: aggiornamenti per ridurre l’overheating in gara
Uno dei punti deboli Mercedes è il rendimento della monoposto in gara. Al netto di Miami, dove le McLaren erano di un altro livello, si denota una mancanza generale di passo a causa di una gestione termica del retrotreno non sufficiente. L’aumento anomalo della temperatura genera una diminuzione del grip a terra dello pneumatico, dovendo essere conservativi per non immettere troppa energia sugli pneumatici.
In queste prime gare, solo in due occasioni il team di Brackley ha apportato qualche lieve modifica alla vettura. Ci riferiamo alla prima gara in Australia dopo i test del Bahrain e all’ultimo appuntamento di Miami. A Melbourne sono arrivati alcuni ritocchi su diverse parti aerodinamiche della monoposto tedesca: sospensione anteriore, fondo, cofano motore, inlet, beam wing e ala posteriore.
Quest’ultima è stata rivisitata ulteriormente a Miami, con l’obiettivo di aumentare la spinta aerodinamica del cucchiaio centrale, limitando il drag indotto dalle parti laterali e l’efficienza generale. A Imola potrebbe arrivare un lauto pacchetto di aggiornamenti, come riferito dallo stesso James Allison nel post-gara di Miami, variazioni importanti alle geometrie della vettura rispetto a quanto visto soprattutto a Melbourne.
È atteso un fondo aggiornato sia nel marciapiede laterale che nella zona del diffusore, oltre a una possibile rivisitazione delle prese d’aria posteriori. Queste modifiche influiranno indirettamente sul comportamento termico della vettura, consentendo ai piloti di spingere senza dover continuamente gestire il degrado. Per lo meno questo è la volontà dei tecnici per correggere e migliorare la vettura.
Iterazione aerodinamica al retrotreno
Il filo conduttore di tutti gli interventi sarà la gestione della temperatura. La W16 ha mostrato uno squilibrio termico tra i due assi della monoposto, e proprio per tale ragione i tecnici desiderano aumentare il carico al retrotreno della monoposto. Per farlo, dopo alcuni studi tra galleria del vento e al CFD, pare che il volume del diffusore sia aumentato per migliorare l’estrazione dell’aria del pavimento.
Grazie a questo intervento verrà migliorata anche l’interazione tra fondo, beam wing e ala posteriore, creando una differenza di pressione maggiore tra l’intradosso e l’estradosso. In questo modo aumenta l’efficacia del carico statico al posteriore, rendendo più stabile la monoposto e aumentando la downforce. Si cerca uno slip angle minore per generare la stessa quantità di grip, riducendo l’energia sulle gomme e la temperature immessa.
La modifica relativa alla “rear corner zone”, ha lo scopo di migliorare l’evacuazione dell’aria calda presente nel cestello dei freni durante le frenate. Questo cambiamento diminuisce la quantità di calore che il cerchio conduce verso la superficie esterna della gomma per migliorare la gestione termica in gara. Mossa che potrebbe renderà le cose più difficili in qualifica, nel portare gli pneumatici nella giusta finestra di temperatura.
Le prossime tre gare rappresentano un crocevia fondamentale per il futuro della W16. Se gli aggiornamenti funzioneranno, Mercedes potrà finalmente contare su una monoposto più completa, solida in gara e comunque rapida in qualifica. Questo potrebbe consentire al team di avvicinarsi in termini prestazionali al duo McLaren, che, almeno sulla carta, potrebbe perdere un un po’ del suo vantaggio dall’introduzione della TD018.
Autore: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: Mercedes – F1Tv