Meloni vede i sindacati, piano anti morti bianche. Landini: c’è disponibilità
Incontro sulla sicurezza sul lavoro, possibili nuove regole su appalti e subappalti "Alleanza con le parti sociali". Segnali di apertura anche da parte della Cgil.

Roma, 9 maggio 2025 – Un piano di battaglia per fronteggiare la tragedia quotidiana delle morti sul lavoro. Un programma che si fonda innanzitutto sulla mobilitazione di 1,2 miliardi di euro per rafforzare il meccanismo del bonus malus finalizzato a ridurre i premi Inail per le imprese più virtuose sul fronte della sicurezza. Ma, e questa è la novità più rilevante di ieri, nel summit a Palazzo Chigi con le parti sociali, Giorgia Meloni mette sul tavolo "anche" la disponibilità a rivedere le regole e i controlli della filiera per appalti e subappalti: una delle richieste più pressanti dei sindacati in questi anni dopo la riforma del Codice degli appalti.
Il tutto all’insegna di quello che per la premier deve essere l’obiettivo comune: "Siamo consapevoli che il cordoglio e la vicinanza non bastano e che a noi viene chiesto di agire, e di farlo nel modo più efficace possibile. Perché quello degli incidenti e dei morti sul lavoro è un fenomeno, come ha ricordato il presidente Mattarella in occasione del Primo Maggio, che non può tollerare né indifferenza né rassegnazione".
E, del resto, non è un caso che i leader di Cgil, Cisl e Uil, tutti insieme per la prima volta, mandino segnali di apertura all’esecutivo. "È importante che si sia assunto fino in fondo il dramma che sta vivendo il Paese delle morti sul lavoro – avvisa il numero uno della Cgil, Maurizio Landini, pur polemizzando sull’invito all’astensione sui referendum dei partiti di maggioranza –. Dal governo per la prima volta abbiamo trovato una disponibilità, almeno sulla carta, ad affrontare questi temi". Sulla stessa linea Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl: "Credo che abbiamo davvero segnato una bella pagina di relazioni con il governo e con le altre parti. Ora bisogna mettersi a lavorare sui contenuti". E, a sua volta, insiste Pierpaolo Bombardieri, leader della Uil: "È andata bene intanto perché sono state accolte due nostre richieste".
Il governo, dunque, punta a trovare una vera alleanza con le parti sociali per tentare di mettere in campo nuovi strumenti e nuovi fondi per tentare di contrastare il dramma delle morti bianche. In questo senso, la volontà di riscrivere le regole degli appalti rappresenta un passo decisivo per ottenere il consenso dei sindacati. L’esecutivo – si fa sapere da Palazzo Chigi al termine dell’incontro – è disponibile a proporre un aggiornamento delle regole nella catena dei subappalti con l’obiettivo di rafforzare i controlli e le responsabilità con particolare riguardo alla sicurezza dei lavoratori: "È un impegno concordato direttamente da Matteo Salvini con Giorgia Meloni". E, sempre dal tavolo arriva anche l’indiscrezione sul possibile impiego anche di risorse del Pnrr riveduto e corretto.
Ma quattro ore di incontro a Palazzo Chigi, nelle Sala Verde, della premier, accompagnata da mezzo governo, con i rappresentanti di ben 12 sigle dei lavoratori sono serviti a fare un primo punto complessivo sui capitoli più delicati in materia di sicurezza sul lavoro. Da qui una serie di indicazioni date da Meloni stessa. "Vogliamo continuare a premiare le imprese che investono in prevenzione, potenziando ad esempio il meccanismo del cosiddetto ‘bonus-malus’ relativo al calcolo dei premi Inail", spiega, confermando che ci sono 1,2 miliardi "disponibili per realizzare una serie di interventi concreti a tutela dei lavoratori e, di conseguenza, anche dei datori di lavoro".
In agenda anche interventi sulla formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro attraverso finanziamenti Inail ai fondi interprofessionali, e in ambito scolastico, rafforzamento della conoscenza di questi temi tra i giovani rendendo strutturale la copertura assicurativa Inail per allievi, personale docente e non docente di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, che questo governo ha introdotto nel 2023. Perché – insiste la premier – "non dobbiamo arrenderci a questa normalità perché non c’è niente di normale nel morire sul posto di lavoro".