Mediobanca Premier-Banca Generali, ecco come potrebbe essere la nuova super rete (che supererebbe Fineco e Mediolanum)
La notizia dell’Ops di Mediobanca su Banca Generali ha infiammato la primavera del risiko finanziario italiano. Alla luce di questa mossa del gruppo guidato da Alberto Nagel, il mondo delle banche reti nostrano potrebbe trovarsi di fronte a un nuovo grande player del mercato, frutto dell’unione di due realtà già di primissimo livello, sia in... Leggi tutto

La notizia dell’Ops di Mediobanca su Banca Generali ha infiammato la primavera del risiko finanziario italiano. Alla luce di questa mossa del gruppo guidato da Alberto Nagel, il mondo delle banche reti nostrano potrebbe trovarsi di fronte a un nuovo grande player del mercato, frutto dell’unione di due realtà già di primissimo livello, sia in termini di numeri che di qualità.
Nel dettaglio, sommando semplicemente gli organici e i patrimoni in gestione di Mediobanca Premier (la rete del gruppo Mediobanca) e Banca Generali, la nuova “super rete” del gruppo Mediobanca avrebbe dalla sua – ultimi dati Assoreti alla mano – 3564 consulenti (diventando la terza rete per organico dopo Fideuram e Mediolanum, superando Fineco) e oltre 136 miliardi di euro di patrimonio (piazzandosi al secondo posto dopo il gruppo Fideuram e superando Mediolanum). Se sommiamo invece la “performance” della raccolta nel 2024, il totale cumulato annuo è di oltre 10,3 miliardi, potenzialmente il secondo del mercato dopo i 13,3 del gruppo Fideuram (che però ha quasi il doppio dei consulenti).
Da sottolineare che le sinergie attivabili tra le due realtà potrebbero essere molte, data l’orientamento di entrambe le reti verso la consulenza a 360 gradi e il segmento private. Alla luce di ciò viene facile ipotizzare che le due realtà, magari dopo un periodo di convivenza nel gruppo, potrebbero fondersi in un unico soggetto: in tal senso però occorre sottolineare che Banca Generali è attualmente la rete più grande delle due, pur essendo il target dell’operazione e questo è un elemento che andrebbe necessariamente valutato nelle eventuali dinamiche di fusione. Resta da capire inoltre come verrebbe impostata la direzione della nuova creatura, data la presenza “ingombrante” di due manager del calibro di Gian Maria Mossa, attuale ad e dg di Banca Generali, e Duccio Marconi, direttore centrale rete financial advisor e vice dg di Mediobanca Premier. A posteri, nel caso si finalizzasse l’operazione, l’ardua sentenza.