McLaren interviene per diminuire la sensibilità della MCL39

McLaren è battibile in F1. Lo ha dimostrato Max Verstappen in Giappone, a bordo della non perfetta Red Bull. Il team di Woking resta il team di riferimento, tutto vero, ma gli avversari si fanno sempre più agguerriti. Ferrari presenta in Bahrain i primi aggiornamenti testati al simulatore da Antonio Giovinazzi, mentre la scuderia di […]

Apr 9, 2025 - 10:02
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McLaren interviene per diminuire la sensibilità della MCL39

McLaren è battibile in F1. Lo ha dimostrato Max Verstappen in Giappone, a bordo della non perfetta Red Bull. Il team di Woking resta il team di riferimento, tutto vero, ma gli avversari si fanno sempre più agguerriti. Ferrari presenta in Bahrain i primi aggiornamenti testati al simulatore da Antonio Giovinazzi, mentre la scuderia di Milton Keynes porterà novità tra Jeddah e Imola. Nel frattempo arriva il fine settimana del Bahrain.

La rivincita della MCL39 in Bahrain

La tappa di Suzuka ha lasciato un velo di rammarico in casa McLaren. Quella che poteva essere un’opportunità concreta per capitalizzare il potenziale si è trasformata in una gara dal sapore amaro. Eppure, sebbene il risultato non abbia rispecchiato le aspettative per alcuni e probabili errori a livello strategico, è impossibile non riconoscere la solidità tecnica della monoposto britannica.

La MCL39 resta la vettura più versatile e guidabile della griglia, un punto di forza chiave, soprattutto se messa a paragone con una Red Bull RB21 che, alla stregua della Ferrari SF-25, è una monoposto di difficile interpretazione. Storicamente, il tracciato del Bahrain non ha mai sorriso particolarmente al team britannico, ma il pacchetto 2025 potrebbe invertire questa nefasta tendenza delle ultime annate.

Il vantaggio sulla gestione gomme

Alcuni punti di forza noti si prestano in un contesto ad alta temperatura ambientale, dove la gestione termica delle gomme sarà cruciale per il risultato finale. Nell’ultimo round della F1 abbiamo visto un piccolo vantaggio Red Bull, grazie alle temperature più fresche della pista, che hanno aiutato in qualifica, e a un livello di degrado veramente basso. La MCL39 è meno aggressiva nell’immettere energia negli pneumatici, soprattutto all’avantreno.

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Le due McLaren MCL39 di Norris e Piastri nel GP del Giappone 2025

Questo elemento rappresenta un limite sul giro secco in certe piste, dove è necessario portare subito le anteriori nel corretto range termico. Anche per questo la McLaren teme la comparsa del graining sulla lunga distanza, e specialmente quando la gomma ha già perso alcuni millimetri di battistrada. Quella fase in cui gli pneumatici subiscono un leggero raffreddamento dovuto alla minor porzione di mescola deformabile.

Tuttavia, secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, McLaren ha lavorato sulla cinematica delle monoposto per ottimizzare questo aspetto. Inoltre, può godere del solito vantaggio relativo alla capacità di stabilizzare le temperature sulla lunga distanza, un fattore importante che potrebbe consentire a Norris e Piastri un’amministrazione più lineare del passo gara rispetto a Red Bull e Ferrari.

Bilanciamento perfetto, ma attenzione al tema ali flessibili

L’efficienza complessiva del pacchetto tecnico, unita all’ottimo bilanciamento, favorisce l’estrazione della performance e rappresenta un altro elemento di fiducia per gli uomini della McLaren. Dal punto di vista dell’handling, la MCL39 è la migliore: carico aerodinamico ottimale, solida nelle curve a media velocità, buon rendimento e competitività nei tratti lenti e miglior compromesso tra grip longitudinale e trasversale.

Il vantaggio ottenuto sino ad ora, anche grazie a un utilizzo particolarmente efficace dell’aeroelasticità – elemento via via più regolamentato dalla FIA – potrebbe tuttavia ridursi nelle prossime gare di F1. A livello di costruzione del setup, McLaren ha potuto “giocare” con incidenze statiche maggiori, potendo di conseguenza fornire alla propria vettura un extra grip aerodinamico nelle più guidate della pista.

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Lando Norris (McLaren) scende in pista con la MCL39 nel Go del Giappone 2025

Questo surplus di aderenza ha rappresentato un punto chiave nei confronti di altre scuderie al vertice della categoria, specie nei confronti di Red Bull e Ferrari. Con l’inasprimento del controllo su queste aree grigie del regolamento, fortemente voluto dalla Federazione Internazionale per scoraggiare le pratiche relative alle ali flessibili, le gerarchie tecniche potrebbero evolvere rispetto a quanto visto nei test pre-stagionali.

Il team lavora per correggere la sensibilità della MCL39

Un altro aspetto interessante riguarda la trazione: in confronto alla campagna agonistica 2024, McLaren dovrà lavorare per migliorare le fasi di trazione in uscita dalle curve. Non è detto che ci sia un’unica via per ottenere performance sotto questo profilo, come dimostrato dalla Red Bull lo scorso anno che, pur senza eccellere in trazione, aveva trovato equivalenza prestazionale con Ferrari attraverso un compromesso tecnico differente.

In questo senso, la storica scuderia italiana potrebbe trovare una propria strada autonoma per costruire la messa a punto di base della monoposto. Infine, un focus fondamentale riguarda il lavoro di Lando Norris. Su questa faccenda si è espresso largamente Andrea Stella, team principal del team inglese. Emergono alcuni fatti interessanti sui quali Lando sta spendendo del tempo con gli ingegneri.

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Andrea Stella, team principal della McLaren arriva nel paddock del Giappone

Ci sono alcuni comportamenti della MCL39 che non si adattano bene al suo stile di guida, identificato dopo i primi tre appuntamenti stagionali. L’idea alla base era capire cosa si aspetta il pilota dalla vettura in termini di handling e, soprattutto, come l’auto risponde ai suoi input. Al momento la MCL39 è troppo sensibile e il team ha implementato dei rimedi tecnici per cercare un punto di incontro, soprattutto con Norris.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: McLaren F1TV