Mauro Repetto: “Con Max Pezzali mai un litigio ma c’è un po’ di lontananza. La reunion degli 883? Non ci sarà”
Mauro Repetto: “Con Max Pezzali mai un litigio ma c’è un po’ di lontananza” Co-fondatore degli 883 insieme a Max Pezzali, Mauro Repetto, dopo anni di silenzio, è tornato sulla cresta dell’onda sia grazie al successo della serie Sky, Hanno ucciso l’uomo ragno, che al suo spettacolo teatrale Alla ricerca dell’uomo ragno. Intervistato dal Corriere della […]

Mauro Repetto: “Con Max Pezzali mai un litigio ma c’è un po’ di lontananza”
Co-fondatore degli 883 insieme a Max Pezzali, Mauro Repetto, dopo anni di silenzio, è tornato sulla cresta dell’onda sia grazie al successo della serie Sky, Hanno ucciso l’uomo ragno, che al suo spettacolo teatrale Alla ricerca dell’uomo ragno.
Intervistato dal Corriere della Sera, l’artista parla del suo show, nel quale racconta la nascita degli 883 dialogando anche con se stesso: “Porto in scena uno scambio di battute ironico per sottolineare cosa pensi quando hai vent’anni di uno di 56 anni e cosa pensi quando hai 56 anni di te stesso”.
Riguardo ai brani di successo della band, Repetto afferma: “Il successo e la sconfitta sono impostori: ho sempre tirato dritto verso quello che mi veniva facile e bene. Oggi vorrei che la gente portasse a casa, a sipario chiuso, il messaggio dell’Uomo Ragno: la super forza non è volare, ma trovare dentro di sé il modo per affrontare le difficoltà con il sorriso”.
Sul rapporto con Max Pezzali, invece, Mauro Repetto dichiara: “L’ultima volta che ci siamo visti, al Forum di Assago un mese fa, abbiamo sghignazzato come al liceo. Non c’è stato un ritorno al passato, però semplicità, voglia di ridere”.
Il rapporto tra di loro è ovviamente cambiato negli anni: “A volte è bello anche avere silenzi lunghi, quando non c’è niente da dire. Chiaramente non frequentandoci c’è una certa lontananza, ti perdi di vista, ma non abbiamo mai litigato. Lo screzio che hanno percepito i fan non c’è mai stato”.
E su una possibile reunion degli 883, Mauro Repetto afferma: “Al momento solo in birreria, ma il desiderio è legittimo. Abbiamo sempre vissuto senza filtri, senza barare. Tutti e due siamo sempre stati noi stessi, quindi le persone percepiscono questa voglia di essere padroni dei propri sogni. Siamo persone che hanno avuto un destino eccezionale pur essendo dei normaloni”.