Maggio Musicale, Diego Ceretta dirige il concerto col 'War Requiem' di Britten

Il 3 maggio il maestro nella Sala Grande alla guida dell’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, dell’Orchestra della Toscana e del Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio

Mag 1, 2025 - 13:17
 0
Maggio Musicale, Diego Ceretta dirige il concerto col 'War Requiem' di Britten

Firenze, 1 maggio 2025 – Proseguono i concerti dell’87esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Sabato 3 maggio, alle ore 20, il maestro Diego Ceretta sale sul podio della Sala Grande del Maggio – alla guida dell’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, dell’Orchestra della Toscana, della quale è direttore principale, e del Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio – per il terzo appuntamento sinfonico del Festival. In programma una delle più celebri composizioni del XX secolo, il celebre War Requiem op. 66 per soli, coro, coro di ragazzi, orchestra e orchestra da camera di Benjamin Britten. La serata nasce in collaborazione con l’Orchestra della Toscana, un binomio prezioso e così descritto da Daniele Spini, direttore artistico dell’ORT: “La collaborazione fra Maggio Musicale Fiorentino e Orchestra della Toscana trova in questa produzione un momento specialmente intenso. A guidare i complessi del Maggio è Diego Ceretta, direttore principale dell’ORT, e dall’ORT è espresso il gruppo di musicisti che interagisce con i solisti di canto come orchestra da camera. Due istituzioni si incontrano per fare musica insieme, in una composizione di grande valore artistico e di non meno alto significato morale”. Un significato morale tutto fuorché casuale: il capolavoro di Britten, difatti, fu eseguito per la prima volta per la consacrazione della nuova Cattedrale di Coventry, costruita dopo che la struttura originale del XIV venne quasi rasa al suolo durante un bombardamento nella Seconda Guerra Mondiale. Il compositore decise anche di non utilizzare solamente il testo latino tradizionale del Requiem: voleva una testimonianza e, dopo alcune ricerche, decise di utilizzare i testi poetici di Wilfred Owen, uomo che la Grande Guerra l'aveva vissuta, scritta e, infine, tragicamente subita. Nel corso della prima esecuzione del maggio 1962 i tre solisti furono Peter Pears e Dietrich Fischer-Dieskau, inglese l'uno e tedesco l'altro, che rappresentavano la ritrovata armonia tra Inghilterra e Germania. Un’altra protagonista di quella celebre serata doveva essere il soprano russo Galina Višnevskaja, a rappresentare la pacificazione con l'universo sovietico, ma non potè essere scritturata e venne dunque sostituita da Heather Harper. Il 3 maggio questo aspetto viene dunque ribadito e sottolineato nel War Requiem fiorentino, a riprova di quanto la musica possa essere una voce straordinaria e capace di abbattere muri che, altrimenti, sembrerebbero invalicabili. Le tre voci soliste della serata, che ‘rinnovano’ il messaggio di Britten rivolto alla pace e all’armonia fra i popoli del mondo, sono il soprano russo Elizaveta Shuvalova, talento dell'Accademia del Maggio; il tenore inglese Ian Bostridge, che giunge con questa alla sua 98esima esecuzione del War Requiem delcorso della sua carriera e che sarà protagonista della Matthäus-Passion di J.S.Bach del prossimo dicembre, e il baritono tedesco Dietrich Henschel, fra i protagonisti del Doktor Faust andato in scena nell'inverno del 2023. Protagonista sul podio il direttore principale dell’Orchestra della Toscana, Diego Ceretta: diplomato al Conservatorio di Milano, ha studiato composizione, violino e direzione d’orchestra e si è successivamente perfezionato all’Accademia Italiana di Direzione d’Orchestra con Gilberto Serembe e all’Accademia Chigiana di Siena, dove ha studiato con Luciano Acocella e Daniele Gatti. Ceretta è stato assistente proprio del maestro Gatti nella prima mondiale del Giulio Cesare di Giorgio Battistelli al Teatro dell’Opera di Roma, e ha collaborato con la Danish Radio Symphony Orchestra diretta da Fabio Luisi per la Sinfonia n. 2 di Mahler. Il Teatro del Maggio, dove il maestro Ceretta ha debuttato nel maggio del 2023, gli ha inoltre affidato la direzione de La bohéme pucciniana in programma alla fine di quest'anno.