L'universo come un immenso computer? La gravità potrebbe essere la chiave
Un fisico ipotizza che la gravità possa derivare da processi computazionali cosmici, suggerendo un universo come simulazione per ottimizzare l'informazione
Potrebbe la forza di gravità essere la prova che l'universo in cui viviamo sia in realtà una gigantesca simulazione al computer? Questa è l'affascinante e bizzarra ipotesi avanzata dal fisico Melvin Vopson dell'Università di Portsmouth, nel Regno Unito. Nel suo recente studio, Vopson suggerisce che la gravità potrebbe emergere come un sottoprodotto dei processi computazionali che avvengono all'interno dell'universo stesso, un meccanismo intrinseco volto a mantenere l'informazione e la materia organizzate nello spazio e nel tempo.
"Le mie scoperte in questo studio si allineano con l'idea che l'universo possa funzionare come un enorme computer, o che la nostra realtà sia una costruzione simulata. Proprio come i computer cercano di risparmiare spazio ed operare in modo più efficiente, l'universo potrebbe fare lo stesso. È un nuovo modo di concepire la gravità: non solo come una forza attrattiva, ma come qualcosa che accade quando l'universo cerca di rimanere ordinato."
Che viviamo o meno in una simulazione, ciò non cambierebbe in modo sostanziale la nostra vita o la nostra esistenza. Tuttavia, esplorare i confini della nostra realtà per individuare possibili sovrapposizioni con il comportamento di una simulazione potrebbe rivelarci aspetti inediti sulla natura dell'universo in cui siamo immersi.