Lorenzo Musetti punta in alto a Roma: “Sarebbe da stupidi non avere l’ambizione di vincere il torneo”

Lorenzo Musetti si sta dimostrando uno dei migliori giocatori al mondo sulla terra battuta, avendo raggiunto quest’anno almeno i quarti di finale in tutti e tre i Masters 1000 sul rosso (è il primo italiano a riuscirci nella stessa stagione). L’azzurro ha sconfitto ieri agli ottavi degli Internazionali d’Italia 2025 l’ostico russo Daniil Medvedev per […]

Mag 14, 2025 - 07:24
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Lorenzo Musetti punta in alto a Roma: “Sarebbe da stupidi non avere l’ambizione di vincere il torneo”

Lorenzo Musetti si sta dimostrando uno dei migliori giocatori al mondo sulla terra battuta, avendo raggiunto quest’anno almeno i quarti di finale in tutti e tre i Masters 1000 sul rosso (è il primo italiano a riuscirci nella stessa stagione). L’azzurro ha sconfitto ieri agli ottavi degli Internazionali d’Italia 2025 l’ostico russo Daniil Medvedev per 7-5 6-4 al termine di una partita interrotta per tre ore causa pioggia proprio sul match point.

Battere un avversario come Daniil richiedeva tanta pazienza a livello tattico. Oggi ne ho avuta e devo dire che, specialmente nella situazione che si è creata, abbastanza bizzarra, della sospensione sul match point e di dover tornare in campo dopo quasi tre ore per giocare un punto, sono stato bravo, secondo me. Bravo a gestire quell’attesa. Come ho già detto in campo, mi ero immaginato tante volte come poteva andare il punto, avevo già deciso da subito cosa avrei provato a fare. Poi ovviamente la prima palla di servizio non è entrata, però sono stato bravo a vincere il punto nello scambio. Quindi sono molto contento, felice di questa vittoria“, spiega il toscano in conferenza stampa.

Sui miglioramenti a livello fisico:Devo dire che non so se dipende dalla self confidence, dal fatto di arrivare con tanti stimoli, con tanta motivazione e dalla voglia di far vedere quanto sono migliorato. Sicuramente c’è stato un miglioramento fisico ma magari è qualcosa che parte anche dalla testa. Sicuramente è migliorato in generale il lavoro nel quotidiano: sono molto più costante. Questo secondo me paga tanto perché poi me lo ritrovo in campo: da un punto di vista fisico, da un punto di vista tecnico e specialmente da un punto di vista mentale, che è sempre stato un pochino il mio anello un po’ più debole. Essermi un po’ completato su tutti e tre gli aspetti mi ha sicuramente portato a fare un salto di qualità“.

Non voglio parlare di storia fino a quando non mi ritirerò ufficialmente. Di anni ce ne sono ancora tanti. Voglio vivere il presente, voglio cercare, per quello che si può, di battere dei record, di essere comunque il primo in qualcosa. L’obiettivo ora sicuramente è la partita con Zverev. E poi ovviamente ci sarà un prossimo torneo molto importante a Parigi, con tante ambizioni e voglia di far bene anche lì. Però, come ho già detto, voglio pensare a un match alla volta e concentrarmi sul prossimo“, aggiunge il numero 9 al mondo.

Sulla sua nuova dimensione: “Il fatto di non mettersi come obiettivo, o come ambizione, vincere e sollevare il trofeo sarebbe da stupidi. Perché sia dal punto di vista del ranking, sia dal punto di vista dei risultati, ho fatto vedere che i mezzi li ho, mi manca solo concretizzare. Quindi sicuramente vincere è l’obiettivo per qualsiasi torneo che disputo. Poi è ovvio che non ci riuscirò sempre, però l’ambizione di volerlo fare credo che mi stia facendo fare buonissime cose“.