ll clima cambia, una minaccia? No, la dura realtà

I risultati attesi dall’opera di mitigazione del cambiamento climatico non giungeranno a breve. Inutile illudersi. Occorre lavorare con decisione sulle politiche per l’adattamento al clima

Apr 29, 2025 - 08:26
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ll clima cambia, una minaccia? No, la dura realtà

Roma, 29 aprile 2025 – Abbiamo raccontato il cambiamento climatico come una minaccia futura – incombente, certo, ma sempre di là da venire –. Oggi i dati ci dicono con chiarezza che sta accadendo intorno a noi e che, nonostante se ne parli continuamente, almeno in Europa, dal 2015, quando prese forma l’Accordo di Parigi e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lo studio di Lab24, sui dati di 3bmeteo, conferma che il clima è già cambiato. Nessun segnale criptato da parte dell’ambiente, ma allarmi molto chiari.

Dall’aumento della temperatura che tra 2010 e 2024 è cresciuta di 2.4 gradi nelle città italiane fino all’alternarsi sempre più marcato di siccità e precipitazioni ingenti. Per cui nello stesso momento abbiamo registrato l’estrema carenza idrica in Sicilia e le alluvioni dell’Emilia-Romagna. La quantità d’acqua in atmosfera rimane identica, ma cambia la sua distribuzione. Gli eventi estremi aumentano, si guardi il termometro: le ondate di calore sono quasi duplicate e i picchi di calore, al Nord, più che quintuplicati. Ci sono aree particolarmente sfavorite: penso alla mia Emilia, che ha tre capoluoghi su 5 tra le peggiori città italiane per il clima. Come interpretare questi dati, politicamente? Dobbiamo dirci due verità: le politiche di mitigazione pensate in sede europea sono indietro, sia sul piano dell’implementazione, sia su quello dei risultati.

E oggi rischiano di uscire dalla lista delle priorità dall’agenda politica, per la prevalenza dei temi militari, geopolitici e strettamente economici (si pensi ai dazi). In altre parole, i risultati attesi dall’opera di mitigazione del cambiamento climatico non giungeranno a breve. Inutile illudersi. Occorre lavorare con decisione sulle politiche per l’adattamento al clima che cambia: dalle aree verdi in città per assorbire il calore alla costruzione di invasi per l’irreggimentare le acque fino alle assicurazioni contro i danni legati alle catastrofi che, dati alla mano, avvengono sempre più di frequente.

*Ex ministro dell’Ambiente