L’isola maledetta di Venezia: tutta la verità dietro le leggende di Poveglia

Poveglia, conosciuta da molti come “l’isola dei fantasmi”, è in realtà un complesso di tre isolotti che forma una struttura trapezoidale nella laguna veneziana, con una superficie totale di circa 72.500 metri quadrati. L’isola centrale ospita i resti di alcuni padiglioni ospedalieri risalenti alla prima metà del Novecento, mentre la seconda isola, collegata alla principale...

Apr 2, 2025 - 10:41
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L’isola maledetta di Venezia: tutta la verità dietro le leggende di Poveglia

Poveglia, conosciuta da molti come “l’isola dei fantasmi”, è in realtà un complesso di tre isolotti che forma una struttura trapezoidale nella laguna veneziana, con una superficie totale di circa 72.500 metri quadrati. L’isola centrale ospita i resti di alcuni padiglioni ospedalieri risalenti alla prima metà del Novecento, mentre la seconda isola, collegata alla principale tramite un ponte, è completamente disabitata. La terza, chiamata “Ottagono” per la sua caratteristica forma, è un isolotto artificiale costruito alla fine del XIV secolo con scopi difensivi.

Un passato ricco e sfaccettato

poveglia

@wikimedia

Nel Medioevo Poveglia godette di notevole prosperità economica, in gran parte grazie alla sua posizione strategica nella laguna veneziana. La sua storia è costellata di diversi usi: dalla fine del XVIII secolo servì come rimessa per imbarcazioni, punto di controllo per merci e persone e, in alcuni periodi, anche come struttura di quarantena. Sull’isola sorgevano un ricovero per anziani, operativo fino alla fine degli anni ’60, e alcune sezioni dell’Ospedale al Mare del Lido, che cessarono di funzionare nel 1972.

istituto psichiatrico Poveglia

@truebritishmetal/Flickr

Lo stato attuale e il futuro incerto

Oggi Poveglia è completamente disabitata e accessibile solamente tramite imbarcazioni private. Come indicato dal Demanio, le sue condizioni generali sono “precarie”: mancano le forniture essenziali come acqua potabile e gas, e gli edifici sono inagibili anche a causa dei numerosi atti vandalici subiti nel corso degli anni. Nonostante vari tentativi di riqualificazione nel corso degli anni, incluso un progetto per realizzare un ostello della gioventù alla fine degli anni ’90, l’isola continua a rimanere in stato di abbandono.

Leggende e fantasmi: separare il mito dalla realtà

Nonostante il suo stato di degrado, Poveglia attira periodicamente visitatori affascinati dalle numerose leggende che la circondano. Si narra che durante la peste nera migliaia di persone siano state bruciate sull’isola per prevenire il diffondersi del contagio, e che il ricovero per anziani fosse in realtà utilizzato come manicomio. Un’altra storia racconta di un funzionario ospedaliero che si sarebbe suicidato lanciandosi dalla torre campanaria, spinto da presunti spiriti, mentre altre leggende parlano di esperimenti medici sui pazienti.

Tuttavia, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP) ha rilevato che nelle tradizioni popolari veneziane e nella letteratura locale non esistono riferimenti a presenze spettrali sull’isola. Lo storico Alberto Toso Fei ha chiarito che solo due navi con appestati furono messe in quarantena a Poveglia alla fine del ‘700, con un totale di venti vittime, di cui esistono documenti con nomi e cognomi. Il CICAP suggerisce che le leggende sull’isola potrebbero essere state amplificate da programmi televisivi americani come “Ghost Adventures” e “Scariest Places on Earth”.

Nel luglio 2016, cinque giovani americani furono soccorsi dai vigili del fuoco dopo una notte sull’isola, terrorizzati da presunti fantasmi. Questo evento fece scoprire ai veneziani stessi che la loro isola, tradizionalmente considerata un luogo tranquillo per gite e grigliate, era diventata famosa per presunte attività paranormali.

Un’isola sospesa nel tempo

Che si creda o meno alle storie di fantasmi, Poveglia rimane un luogo unico nel suo genere, testimone silenzioso della storia veneziana. Attualmente non è raggiungibile con mezzi di trasporto pubblico, ma è possibile ammirarla da lontano navigando nelle sue vicinanze. Il suo futuro resta incerto, in attesa di progetti di riqualificazione che possano restituirle un ruolo nella vita della laguna veneziana.

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