Liquidazione imposta di registro: ora la paga il contribuente
lentepubblica.it L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare esplicativa, la numero 2/E, che mette nero su bianco che adesso la liquidazione dell’imposta di registro tocca al contribuente e non spetta più all’ufficio finora competente. Il documento illustra le modifiche introdotte dal decreto legislativo 139/2024 e dal decreto legislativo 87/2024, che attuano l’articolo 10 della legge 111/2023, […] The post Liquidazione imposta di registro: ora la paga il contribuente appeared first on lentepubblica.it.

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare esplicativa, la numero 2/E, che mette nero su bianco che adesso la liquidazione dell’imposta di registro tocca al contribuente e non spetta più all’ufficio finora competente.
Il documento illustra le modifiche introdotte dal decreto legislativo 139/2024 e dal decreto legislativo 87/2024, che attuano l’articolo 10 della legge 111/2023, nell’ambito della riforma fiscale. Le novità riguardano in particolare le imposte indirette, con un focus sull’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e catastale, l’imposta di bollo e altri tributi minori.
Liquidazione imposta di registro: ora la paga il contribuente
Uno degli interventi più rilevanti riguarda la modifica dell’articolo 41 del Testo Unico dell’Imposta di Registro (TUR). In base alle nuove disposizioni, la liquidazione dell’imposta di registro non sarà più compito dell’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate, ma sarà effettuata direttamente dal soggetto obbligato al pagamento. Fanno eccezione gli atti giudiziari disciplinati dall’articolo 37 del TUR e quelli soggetti alla registrazione a debito secondo quanto previsto dall’articolo 59 dello stesso testo normativo.
Questa modifica è in linea con il principio di autoliquidazione, già previsto per altri tributi. Per i documenti che richiedono la trasmissione telematica attraverso il modello unico informatico, rimane confermata la disciplina esistente, che prevede l’autoliquidazione dell’imposta da parte del contribuente.
Parallelamente, l’articolo 41 del TUR introduce il comma 2-bis, che stabilisce le modalità di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate sulla correttezza della liquidazione effettuata dai contribuenti. Gli Uffici potranno verificare la congruità degli importi versati avvalendosi anche di sistemi automatizzati. Nel caso in cui dai controlli emerga un’imposta dovuta superiore a quella versata, il contribuente riceverà un avviso di liquidazione con l’invito a integrare il pagamento entro sessanta giorni. Chi adempie entro tale termine beneficerà di una riduzione della sanzione amministrativa.
Inoltre, il nuovo sistema prevede il coordinamento normativo con altre disposizioni del TUR. Ad esempio, l’articolo 16, relativo alla registrazione degli atti, viene modificato per chiarire che l’imposta deve essere versata direttamente dai soggetti obbligati prima della registrazione. Analogamente, l’articolo 19, che regola la denuncia di eventi successivi alla registrazione, viene aggiornato per includere il principio di autoliquidazione.
Impatto sui contribuenti e criticità
L’introduzione dell’autoliquidazione dell’imposta di registro rappresenta una semplificazione amministrativa, ma comporta anche nuove responsabilità per i contribuenti. Se da un lato si riducono i tempi di registrazione e si snellisce l’iter burocratico, dall’altro i soggetti obbligati devono prestare maggiore attenzione nella determinazione dell’importo dovuto, per evitare errori che potrebbero portare a sanzioni.
Uno dei principali rischi è rappresentato dalla possibilità di calcoli errati o interpretazioni non corrette delle norme, specialmente in situazioni più complesse. Il controllo automatizzato dell’Agenzia delle Entrate, pur garantendo una verifica più rapida, potrebbe generare contestazioni per discrepanze anche minime, con il conseguente aggravio di oneri per i contribuenti.
Un altro punto critico riguarda i contribuenti meno esperti o privi di adeguata consulenza fiscale, che potrebbero incontrare difficoltà nell’applicazione delle nuove regole. L’obbligo di autoliquidazione richiede una conoscenza approfondita delle norme fiscali e potrebbe tradursi in una maggiore necessità di assistenza professionale, aumentando i costi per chi si affida a consulenti.
In sintesi, sebbene la riforma punti a un sistema più efficiente e moderno, resta fondamentale garantire strumenti di supporto adeguati per evitare che l’aumento delle responsabilità per i contribuenti si traduca in un incremento degli adempimenti e delle sanzioni.
Il testo della Circolare
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