L’industria ancora giù, -0,4% Bankitalia: rischi per la stabilità
Quello italiano è un contesto macro finanziario «stabile», con rischi «moderati» per il sistema finanziario, «limitati» per le famiglie e condizioni «complessivamente favorevoli» dei titoli pubblici e «stabili e solide» del sistema bancario che «rappresenta un elemento di robustezza». Più a rischio le imprese la cui «redditività potrebbe ridursi ancora». Nel suo Rapporto sulla stabilità […] L'articolo L’industria ancora giù, -0,4% Bankitalia: rischi per la stabilità proviene da Iusletter.

Quello italiano è un contesto macro finanziario «stabile», con rischi «moderati» per il sistema finanziario, «limitati» per le famiglie e condizioni «complessivamente favorevoli» dei titoli pubblici e «stabili e solide» del sistema bancario che «rappresenta un elemento di robustezza». Più a rischio le imprese la cui «redditività potrebbe ridursi ancora».
Nel suo Rapporto sulla stabilità finanziaria presentato ieri, Bankitalia fotografa lo stato attuale del sistema finanziario italiano, ma evidenzia anche come risenta «della considerevole incertezza globale, delle tensioni geopolitiche e del possibile nuovo orientamento espansivo delle politiche di bilancio in Europa». In questo contesto, avverte il Rapporto, «l’alto debito pubblico e la scarsa crescita dell’economia italiana rimangono fattori di vulnerabilità».
L’annuncio dei dazi Usa ha ridimensionato le previsioni di crescita delle principali economie avanzate per il 2025 e caratterizza una fase di «notevole aumento dell’incertezza e di tensioni sui mercati finanziari internazionali, alla quale ha fatto seguito un calo delle aspettative di crescita per l’economia mondiale». Inoltre, «permangono considerevoli rischi al rialzo per l’inflazione globale» e cresciuti «rischi per la stabilità finanziaria». Per quanto riguarda le famiglie, secondo il Rapporto, almeno un quarto si aspetta un peggioramento della propria situazione e 3 su 4 prevedono di risparmiare nei prossimi 12 mesi.
Intanto l’industria torna ad un segno meno. L’Istat segnala come il fatturato in febbraio sia sceso per l’industria e per i servizi. Per il primo il calo rispetto a gennaio è stato dello 0,4% in valore e dell’1,3% in volume, in un anno -1,5% in valore e -2,1% in volume. La stima per i servizi è una diminuzione congiunturale dell’1,3% in valore e in volume, e tendenziale dell’1,2% in valore e del 2,7% in volume. Nell’industria, spiega l’Istat, «il calo è imputabile alla componente interna, mentre nei servizi la flessione del fatturato è estesa a tutti i settori, con la sola eccezione dei servizi di alloggio e ristorazione». Ma cala anche il clima di fiducia di consumatori e imprese: «da 95,0 a 92,7 e da 93,2 a 91,5 rispettivamente». Per le imprese è il terzo mese consecutivo, il livello più basso da marzo 2021. Il calo di fiducia dei consumatori, «esprime un generalizzato peggioramento, in particolare delle attese sulla situazione economica dell’Italia e delle valutazioni sull’opportunità di risparmiare».
L'articolo L’industria ancora giù, -0,4% Bankitalia: rischi per la stabilità proviene da Iusletter.