Le società di leasing auto che hanno trasferito la sede per pagare meno Ipt hanno commesso abuso del diritto. Roma vince il ricorso contro Mercedes
Le società di leasing auto che hanno trasferito fittiziamente la sede nelle province autonome di Trento e Bolzano per pagare un’imposta provinciale di trascrizione (Ipt) fissa anziché proporzionale ai kw del veicolo (come previsto in tutto il resto d’Italia) hanno commesso abuso del diritto ai sensi dello Statuto del contribuente. Una volta provato che al […] L'articolo Le società di leasing auto che hanno trasferito la sede per pagare meno Ipt hanno commesso abuso del diritto. Roma vince il ricorso contro Mercedes proviene da Iusletter.

Le società di leasing auto che hanno trasferito fittiziamente la sede nelle province autonome di Trento e Bolzano per pagare un’imposta provinciale di trascrizione (Ipt) fissa anziché proporzionale ai kw del veicolo (come previsto in tutto il resto d’Italia) hanno commesso abuso del diritto ai sensi dello Statuto del contribuente. Una volta provato che al trasferimento della sede non ha fatto seguito alcun riassetto organizzativo e che quindi non c’è stata alcuna “sostanza economica” nell’operazione di trasferimento della sede legale, se non quella di pagare una Ipt minore, la conseguenza non può che essere la conferma dell’avviso di accertamento per l’imposta non versata.
E’ quanto ha deciso la Corte di giustizia tributaria di primo grado di Roma sul ricorso di Mercedes-Benz Lease Italia srl destinataria di un avviso di accertamento recapitato dalla Città metropolitana di Roma Capitale per il mancato pagamento dell’Ipt 2021. La città metropolitana ha reclamato 2,5 milioni di euro, oltre a interessi e sanzioni, per un totale di 3,45 milioni.
La decisione dei giudici tributari capitolini (sentenza n.2176 depositata ieri in cancelleria) rappresenta una conferma della correttezza degli avvisi di accertamento notificati dall’ente guidato dal sindaco metropolitano Roberto Gualtieri alle compagnie di noleggio, leasing e flotte aziendali che in questi anni hanno sistematicamente eroso il gettito dell’Ipt (già falcidiato dalla crisi dell’automotive) trasferendo la sede in Trentino Alto Adige. Roma da sola reclama oltre un miliardo di euro per una perdita di gettito formatasi dal 2014 in avanti (si veda ItaliaOggi del 15 ottobre 2024), ma il problema riguarda anche Milano (che vanta crediti per 800 milioni), Torino, Genova, Bologna, Napoli e Palermo.
Quella di Roma è tuttavia una vittoria ridimensionata dalla decisione, da parte dei giudici tributari, di accogliere la richiesta di scomputo dell’Ipt già versata alla provincia autonoma di Trento. L’art. 10-bis primo comma dello Statuto del Contribuente, pensato dal legislatore per le imposte statali, consente infatti di recuperare a tassazione il solo vantaggio fiscale conseguito dal contribuente per effetto dell’operazione abusiva posta in essere. E prevede che si debba tenere conto “di quanto versato dal contribuente per effetto” delle operazioni ritenute abusive ed elusive. Nel caso di specie, il vantaggio fiscale è costituito dalla differenza tra l’imposta che avrebbe dovuto essere versata a Roma Capitale e il minore importo versato per effetto delle aliquote deliberate dalla Provincia Autonoma di Trento. Quindi, dal totale dell’avviso di accertamento andranno scomputati 1,1 milioni già versati a Trento e dovranno essere versati alla città metropolitana di Roma Capitale 1,8 milioni che salgono a 2 con gli interessi.
La dimostrazione dell’abuso del diritto
Per dimostrare l’abuso del diritto, la Corte di giustizia tributaria porta una serie di prove concrete, come per esempio la grande differenza di spazi tra la sede legale avuta da Mercedes Benz Lease Italia a Roma (un intero piano, per un canone annuo di € 75.000 una consistenza di circa 262 mq) e la sede di Trento (canone di € 6.000). “A tale formale trasferimento di sede legale non ha fatto seguito alcun riassetto organizzativo, in quanto, in particolare, come risulta dai dati di visura camerale tutti i dipendenti (1 dirigente e 23 impiegati) continuano a svolgere le proprie mansioni presso la sede secondaria di Roma mentre la sede di Trento risulta priva di personale”. Non solo. “Il cda risulta domiciliato presso la sede secondaria di Roma, i verbali dei CdA e le Assemblee dei Soci di approvazione dei Bilanci si sono tenuti a Roma. Veniva altresì accertato che a Trento non erano presenti sulle scrivanie documenti, pc o telefoni che nessuna attività amministrativa e di direzione viene quindi svolta presso la sede legale”.
“La Città metropolitana di Roma Capitale coglie con estremo interesse questa ulteriore pronuncia favorevole della giustizia tributaria sul tema dell’Imposta provinciale di trascrizione”, ha osservato Francesco Nazzaro, capo di gabinetto del sindaco metropolitano Roberto Gualtieri. “Ormai ritengo essere una battaglia di civiltà giuridica ed equità tributaria che le grandi flotte di autonoleggio paghino quanto dovuto. Il federalismo fiscale ha senso se le risorse rimangono lì dove si creano in ossequio al principio di territorialità”.
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