Le case UFO di Sanzhi, il villaggio abbandonato dove il futuro è già passato
Un luogo unico nel suo genere, demolito ormai da anni, ma che continua ad appassionare i fan delle storie misteriose: benvenuti nel villaggio di Sanzhi.

Al mondo esistono luoghi che suscitano meraviglia e curiosità, anche quando fisicamente non esistono più, come le case UFO di Sanzhi. Siamo nella Nuova Taipei, a Taiwan, in un distretto chiamato Sanzhi dove nel 1978 fu costruito un resort diverso dal solito. Non le classiche case sulla spiaggia, piscine o camere d’albergo con vetrate panoramiche, bensì delle case a forma di UFO ispirate alle mini-case prefabbricate degli anni ’60 dal fascino retrofuturista.
Apparentemente non sembra una cattiva idea, eppure durante la sua breve vita, nel resort non soggiornò mai nessun ospite e fu completamente demolito nel 2010. Qual è la sua storia?
La storia delle case UFO di Sanzhi
Il villaggio di Sanzhi nacque negli anni ’70 come un progetto del Gruppo Hung Kuo per due motivi: da una parte con l’obiettivo di ospitare i soldati americani di stanza in Asia orientale, dall’altra per attrarre la ricca borghesia locale, offrendo queste originali “capsule” come seconde residenze. Lo stile innovativo delle case, dall’aspetto fantascientifico, fu opera di Yu-Chou-Co, un’azienda produttrice di materie plastiche ispirata dalle “case futuro” dell’architetto Matti Suuronen. Le residenze furono dotate di comfort e tecnologie all’avanguardia per dimostrare la crescita e lo sviluppo di Taiwan.
Il 1980, però, segnò una svolta negativa per il progetto Sanzhi: il fallimento della Yu-Chou e le consistenti perdite economiche del gruppo Hung Kuo decretarono l’arresto dei lavori e un periodo di abbandono di quasi dieci anni. Nel 1989 la Hung Kuo provò a rilanciare il progetto ma, a causa di contrasti interni e per la precarietà strutturale degli edifici esistenti, inadatti a resistere all’attività sismica della zona, il sito fu nuovamente abbandonato. E così rimase per ben 30 anni, alimentando anche teorie e storie che lo trasformarono in una inquietante città fantasma.
Teorie e cospirazioni sulle case UFO a Taiwan
Sebbene ufficialmente si attribuisca la chiusura del progetto Sanzhi a perdite finanziarie, la sua breve fase di costruzione, durata due anni, fu segnata da una serie di eventi che gli appassionati del genere definiscono inquietanti. Da tragici incidenti stradali che costarono la vita a numerosi operai ai diversi suicidi, apparentemente immotivati, che accaddero alle persone che lavoravano al progetto. Alcuni attribuirono queste morti a cause soprannaturali, suggerendo che fossero proprio questi tragici eventi, e la conseguente fuga dei lavoratori, la vera ragione occulta dietro l’abbandono del progetto.
Tra le storie più diffuse c’è anche quella secondo cui il sito sia stato edificato su un antico cimitero di soldati olandesi, una credenza che ha generato racconti di avvistamenti di spiriti e ha ampliato la reputazione di Sanzhi come luogo infestato. Voci non ufficiali parlano anche del ritrovamento di 20.000 scheletri di soldati olandesi del XVII secolo.
Nel 2008, nonostante il lancio di una petizione popolare che chiedeva di conservare almeno una delle iconiche “capsule” come testimonianza storica, il resort fu condannato alla demolizione. Entro il 2010, ogni vestigia del sito fu cancellata, lasciando solo le fotografie a raccontare l’esistenza di questo villaggio dove il futuro è già passato.