Lavoro: perché la GenZ fa fatica
Tra i 15 e i 24 anni, il tasso di occupazione cala dal 20,4% al 19,7% (con -33 mila nuovi occupati in questa fascia) , segnando una contrazione che evidenzia le difficoltà delle nuove generazioni ad accedere al mondo del lavoro. Ma in un Mercato del lavoro che invecchia sempre di più, possiamo davvero aspettarci […] L'articolo Lavoro: perché la GenZ fa fatica proviene da ilBollettino.

Tra i 15 e i 24 anni, il tasso di occupazione cala dal 20,4% al 19,7% (con -33 mila nuovi occupati in questa fascia) , segnando una contrazione che evidenzia le difficoltà delle nuove generazioni ad accedere al mondo del lavoro. Ma in un Mercato del lavoro che invecchia sempre di più, possiamo davvero aspettarci una crescita economica sostenibile nel lungo periodo?
Nel 2024, i dati ISTAT mostrano che, sebbene l’occupazione complessiva sia aumentata, la produttività italiana resta ferma. Il motivo? La grande maggioranza dei nuovi lavoratori ha tra i 55 e i 64 anni: +212 mila occupati in questa fascia, con un incremento del 4,2%, un dato che è tre volte superiore alla media nazionale.
«Se la produttività cala mentre l’occupazione cresce, qualcosa non torna. Pensare che l’aumento dell’occupazione over 50 sia la crescita economica di cui abbiamo bisogno è semplicemente un errore», dice Michele Boldrin, Co-direttore del Centre for Dynamic Economics (CEDEC).
E intanto, per i giovani, il quadro è sempre più complicato. Dove sta il vero problema? Quali fattori stanno spingendo le nuove generazioni fuori dal Mercato del lavoro?