L’Auvergne, la terra dei vulcani: un patrimonio naturale unico in Europa

Un paesaggio modellato dall'attività vulcanica di trenta milioni di anni fa, dove la natura è allo stato puro: benvenuti nell'Auvergne, in Francia

Mag 9, 2025 - 14:57
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L’Auvergne, la terra dei vulcani: un patrimonio naturale unico in Europa

Natura allo stato puro. Questa è l’Alvernia (in francese Auvergne), un magnifico territorio il cui paesaggio è stato modellato dall’attività vulcanica di trenta milioni di anni fa. Crateri, colline dolci e picchi montuosi rendono questa zona una delle più spettacolari di tutta la regione, nonché un patrimonio naturale unico in Europa.

Non vi sorprenderà sapere che il suo soprannome è “terra dei vulcani“, anche perché ospita una delle più estese aree vulcaniche del continente, situata all’interno del Massiccio Centrale, con oltre 80 vulcani estinti. L’ultima eruzione risale a circa 8.000 anni fa e oggigiorno i vulcani non sono attivi, pur essendo geologicamente giovani. Per questo motivo i crateri, i coni e i flussi di lava sono ancora visibili, tanto che spesso il paesaggio viene definito “un manuale a cielo aperto di vulcanologia”.

Dove si trova l’Auvergne

L’Alvernia ha tutto per sedurre chi è in cerca d’avventura. Sorge nella Francia centrale, oggi parte della regione amministrativa Alvernia-Rodano-Alpi (Auvergne-Rhône-Alpes). Tra i modi più veloci per arrivarci c’è sicuramente l’aereo, atterrando presso l’aeroporto di Clermont-Ferrand Auvergne (ci sono però pochissimi voli). In alternativa, si può scegliere lo scalo di Lione (Saint-Exupéry) con voli diretti da Milano, Roma, Venezia, per poi fare 2 ore in auto o treno fino a Clermont.

A disposizione dei viaggiatori ci sono anche i treni da Torino e Milano via Lione o Parigi, poi treno per Clermont-Ferrand. Infine l’auto:

  • Da Torino/Milano: via A43 e A72, passando da Lione. Circa 8-9 ore;
  • Da Genova o Centro Italia: più lungo, passando da Nizza o il Moncenisio.

Puy de Dôme, il gigante tranquillo dell’Alvernia

In questo affascinante territorio francese ci sono ben 80 vulcani ben visibili. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato i migliori da visitare a partire dal Puy de Dôme, il più celebre della Catena dei Puys. Alto ben 1.465 metri, è un vulcano a cupola lavica (non esplosivo), formato da lava viscosa che si è solidificata senza eruttare violentemente. La sua è una forma che potremmo definire simbolica, poiché arrotondata e inconfondibile nel paesaggio.

Puy de Dôme, Francia
Fonte: iStock
Veduta dell’affascinante Puy de Dôme

È possibile salire sulla sua sommità tramite il Sentiero dei Muli (Chemin des Muletiers), un tragitto ben segnalato percorribile in circa 1 ora e mezza e con 350 m di dislivello. A disposizione c’è anche il Panoramique des Dômes, un trenino che parte dalla base (col de Ceyssat) e impiega circa 15 minuti.

Un’esperienza da vivere, in quanto dalla sua cima è possibile godere di una vista a 360° sugli oltre 80 vulcani della Catena dei Puys, ma anche visitare i resti del Tempio di Mercurio, di epoca gallo-romana, un sito archeologico d’alta quota. Il luogo è accessibile tutto l’anno, ma il trenino non funziona in inverno. Vi consigliamo di portare una giacca a vento, anche d’estate, poiché in vetta è forte e il meteo può cambiare da un momento all’altro.

Puy de Pariou, il vulcano da cartolina

Altrettanto interessante è il Puy de Pariou, noto per la sua forma quasi perfetta a cono e per il suo cratere ben conservato, profondo e circolare. Alto 1.209 metri, ci vogliono circa 2 ore A/R per scoprirlo, ma tenendo a mente un dislivello moderato (300-400 metri). Anche in questo caso il percorso è ben segnato, adatto persino a famiglie con un minimo di allenamento.

Ciò che rende il Puy de Pariou particolarmente speciale è che si può esplorare approfonditamente il cratere lungo un sentiero a spirale in modo sicuro. Anche qui la vista panoramica non delude: dalla cima si vede bene il vicino Puy de Dôme, oltre a un’ampia parte della catena vulcanica e della pianura circostante. Coperto da un manto verde quasi perfetto in estate, è ad accesso gratuito, ma sono consigliate scarpe da trekking.

Puy de Côme, vulcano doppio e selvaggio

Voliamo ora al Puy de Côme, uno dei vulcani più affascinanti della Catena dei Puys, soprattutto dal punto di vista geologico. È famoso per la sua struttura a doppio cratere, un fenomeno piuttosto insolito che attira studiosi e appassionati. Alto 1.252 metri, è tra i più grandi e meglio conservati della zona.

Si tratta di un sito meno turistico rispetto a quelli di cui abbiamo parlato fino a questo momento, ma di certo non meno suggestivo. Si raggiunge partendo da sentieri nei pressi del Puy de Pariou o dal villaggio di Orcines e richiede più o meno 1 ora e 30 minuti di cammino. Il dislivello è moderato, mentre l’atmosfera isolata e silenziosa.

Dal suo punto più alto è possibile inebriarsi di una vista privilegiata sul Puy de Dôme e sulla pianura dell’Alvernia, ma anche di una maggiore fauna e di un ambiente intatto.

È bene sapere, tuttavia, che non ci sono servizi né indicazioni turistiche. Per questo è necessario portarsi mappa, acqua, GPS o app da trekking. Infine, meglio non incamminarsi in inverno se non si possiede l’attrezzatura adeguata.

Puy de la Vache e Puy de Lassolas, gemelli di fuoco

Sono due coni vulcanici gemelli, nati da un’eruzione esplosiva congiunta, da molti considerati come i più spettacolari da visitare. Il Puy de la Vache (1.167 m) e il Puy de Lassolas (1.187 m) si fronteggiano con un perfetto allineamento, divisi da una valle creata dalla lava. Qui, infatti, emergono colate laviche ben visibili: in particolare, si può osservare la colata che ha formato la Cheire d’Aydat, un campo lavico che arrivò fino al lago di Aydat.

A colpire sono anche i contrasti creati dai colori, ovvero il nero della lava, il rosso delle scorie e il verde della vegetazione che danno vita a un paesaggio drammatico e affascinante. È possibile intraprendere un’escursione grazie alla presenza di un percorso ad anello ben segnalato di circa 5-6 km. Occorrono almeno 2 ore a passo tranquillo, con dislivello leggero (200–300 m), tanto da essere adatto anche a famiglie con bambini abituati a camminare.

Un’esperienza che consigliamo di non perdere perché questo è uno dei pochissimi posti in Europa dove si può passeggiare tra coni piroclastici ancora ben visibili, con colate laviche riconoscibili a occhio nudo. Per iniziare questa avventura bisogna partire dal parcheggio di Fontfreyde (gratuito).

Puy de la Vache, Francia
Fonte: iStock
Il panorama da Puy de la Vache

Puy des Goules, il cratere silenzioso

L’ultimo vulcano che vi consigliamo di visitare nella regione Auvergne è il Puy des Goules, formazione geologica alta 1.146 metri, che si distingue per essere tra i più maestosi ma meno conosciuti della Catena dei Puys. Situato poco a nord del celebre Puy de Pariou, possiede un grande cratere circolare, profondo e regolare, e un’atmosfera più selvaggia e tranquilla rispetto ai vulcani più battuti.

Nato da un’unica eruzione circa 30.000 anni fa, tra i più antichi della catena, offre un cratere ben conservato, con un diametro di oltre 200 metri e pareti abbastanza ripide accessibile a piedi. L’escursione può iniziare dal parcheggio vicino al Col des Goules, punto di snodo per diversi sentieri, e si sviluppa su un percorso ad anello di circa 4 km, facilmente percorribile in poco più di 1 ora.

La sua sommità offre un vista ravvicinata sul Puy de Pariou e alcuni scorci sul Puy de Dôme. Inoltre, nelle sue vicinanze c’è la grotta di Sarcouy, una cavità vulcanica usata fin dall’antichità (visitabile su prenotazione).

Cosa vedere nell’Auvergne oltre ai vulcani

L’Auvergne è dominata da un paesaggio incredibile, di quelli che sembrano provenire da un altro pianeta. Ma la verità è che tra colate laviche e picchi vulcanici si nascondono tantissimi altri gioielli da scoprire, grazie alla profondità storica e alla ricchezza culturale che la contraddistinguono.

Borghi medievali e città storiche

Un territorio ricco di borghi medievali e città antiche, che si rivelano una vera e propria finestra sulla storia locale. Alcuni dei luoghi più affascinanti da esplorare sono:

  • Clermont-Ferrand: capitale della regione e una delle città più datate della Francia intera. Fondata nel I secolo a.C., è famosa per la sua cattedrale gotica in pietra lavica nera con il nome di Notre-Dame-de-l’Assomption. È una delle più imponenti del Paese con le sue torri slanciate e i dettagli scolpiti che raccontano storie bibliche. Da non perdere è anche il quartiere medievale di Montferrand, cuore antico della città e un incantevole labirinto di vicoli acciottolati e piazze storiche.
  • Le Puy-en-Velay: celebre per essere un’imperdibile tappa del Cammino di Santiago di Compostela, è una città patrimonio dell’umanità Unesco che offre un viaggio affascinante nel tempo. Il suo cuore pulsante è la Cattedrale di Notre-Dame, un capolavoro di architettura romanica che si erge sopra un vulcano spento. Bellissime sono anche le strade, un vero e proprio trionfo di sculture medievali e chiese romaniche.
  • Salers: benvenuti in uno dei borghi più belli di Francia, gioiello medievale immerso nel cuore del Cantal. Un paese arroccato su colline vulcaniche e noto per le casette in pietra nera, i tetti in ardesia e le stradine acciottolate. In più, il borgo è conosciuto per il suo formaggio omonimo, che viene prodotto in alpeggi situati nelle montagne circostanti.
  • Blesle: piccolo (ma affascinante) borgo medievale con strade lastricate, case in pietra e fontane che ornano le piazze. Da non perdere è la sua chiesa romanica, Saint-Vincent, esempio perfetto di architettura dell’epoca, con splendidi affreschi e un interessante campanile.
  • Montpeyroux: piccolo villaggio che sorge su una collina che domina la valle circostante, tanto che si può godere di una vista spettacolare sulla valle dell’Allier e sulle montagne vicine. Il paese è caratterizzato dalla presenza di antiche porte fortificate, una chiesa romanica e rocche medievali.

Arte e architettura romanica

Questa peculiare regione della Francia colpisce anche per la sua impronta artistica e architettonica di grande valore, soprattutto per quanto riguarda l’arte romanica. Tale espressione artistica, che si sviluppò tra l’XI e il XII secolo, è ben rappresentata in numerosi edifici sacri che costellano la zona:

  • Basilica di Orcival: uno dei massimi esempi di architettura romanica nell’Alvernia. Sorge nel cuore della regione e vanta una struttura semplice e maestosa con torri a vela e una facciata austera ma elegante. L’interno conserva un’atmosfera spirituale e contemplativa, con colonne scolpite e una navata centrale che si apre maestosamente verso l’altare.
  • Abbazia di La Chaise-Dieu: sorge nel dipartimento della Haute-Loire, nella parte sud-est dell’Alvernia, ed è una delle principali attrazioni artistiche e storiche del territorio. Fondata nel XI secolo, è nota per il suo coro gotico, il ciclo di affreschi medievali, il chiostro e i giardini di grande serenità e bellezza.
  • Chiesa di Saint-Austremoine: si trova nel comune di Issoire, risale al XII secolo ed è una delle più imponenti dell’Auvergne. Con la sua facciata monumentale e l’interno arricchito da affreschi medievali e una cripta suggestiva, è uno degli esempi più rappresentativi del romanico auvernese.
  • Chiesa di Saint-Nectaire: è situata nell’omonimo villaggio ed è molto apprezzata per la sua struttura massiccia, il suo interno affrescato e i suoi capitelli scolpiti, che raccontano storie bibliche e mitologiche.

Le altre meraviglie naturali

Oltre a un paesaggio vulcanico affascinante, questa località francese custodisce una natura sorprendente e diversificata, che si estende tra laghi, altopiani erbosi, gole scavate dall’acqua e montagne dalle sembianze alpine:

  • Lac Pavin: situato nei pressi della località di Besse-et-Saint-Anastaise, è un lago vulcanico di rara bellezza e dalla forma perfettamente circolare. Sfoggia un colore profondo, quasi nero, ed è nato circa 7.000 anni fa. Non mancano leggende e misteri, come quella che narra di un villaggio inghiottito per punizione divina
  • Gorges de la Sioule: si trovano tra Menat e Chouvigny, e sono un posto ottimale per escursioni, kayak o relax lungo l’acqua (visitabili con prenotazione). Da non perdere il Castello di Chouvigny, che domina le gole dall’alto
  • Plateau du Cézallier: zona di altopiani erbosi che si estende tra i dipartimenti del Cantal, Puy-de-Dôme e Haute-Loire. È ideale per il trekking e il cicloturismo e per chi cerca paesaggi incontaminati.