“L’amore capita” e decapita: il nuovo singolo di Niccolò Fabi svela le fragilità dell’amore adulto (testo e significato)

Nel giorno del suo compleanno, Niccolò Fabi ci regala “L’amore capita”, un brano che scava nelle profondità dell’animo umano con la delicatezza e l’introspezione che da sempre caratterizzano la sua poetica. Uscito oggi 16 maggio insieme al suo nuovo album, Libertà negli occhi, disponibile esclusivamente in CD e vinile, il singolo è una riflessione matura...

Mag 16, 2025 - 23:08
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“L’amore capita” e decapita: il nuovo singolo di Niccolò Fabi svela le fragilità dell’amore adulto (testo e significato)

Nel giorno del suo compleanno, Niccolò Fabi ci regala “L’amore capita”, un brano che scava nelle profondità dell’animo umano con la delicatezza e l’introspezione che da sempre caratterizzano la sua poetica. Uscito oggi 16 maggio insieme al suo nuovo album, Libertà negli occhi, disponibile esclusivamente in CD e vinile, il singolo è una riflessione matura e toccante sull’amore in età adulta.

“Se era un gioco non è stato divertente ma chi ha deciso poi che stessimo giocando”

così si apre il brano, immergendoci immediatamente in quella zona grigia delle relazioni dove nulla è definito, dove le regole non sono chiare e dove, paradossalmente, questa mancanza di chiarezza diventa essa stessa una gabbia.

L’artista romano dipinge con tocchi precisi il ritratto di due anime che si sfiorano senza mai afferrarsi completamente, paralizzate da quel “vuoto di coraggio un po’ meschino” che impedisce sia di cogliere un’occasione sia di lasciarla andare definitivamente.

L’amore capita e decapita

Il ritornello “L’amore capita e decapita” racchiude in un gioco di parole tanto semplice quanto efficace l’essenza dell’esperienza amorosa: quell’arrivo improvviso e travolgente che ci priva della razionalità, quella forza che ci fa perdere la testa. Eppure, ci dice Fabi, con l’età si tende a improvvisare meno, a “ricapitolare” piuttosto che a lasciarsi andare. È il peso dell’esperienza che frena l’abbandono, è il bagaglio emotivo che rende cauti fino alla paralisi.

La voce calda di Fabi accarezza versi che parlano di insicurezze, di ricerca di conferme negli incontri, dell’uso del sesso come “droga per l’autostima”, come tentativo vano “di colmare un vuoto attraverso un corpo e un mondo sconosciuto”. Sono parole che colpiscono per la loro onestà, per la capacità di mettere a nudo fragilità universali senza giudicarle.

Nella seconda parte del brano, l’immagine di pugili impauriti “con la guardia alzata” rende perfettamente l’idea di quanto le esperienze passate possano condizionare il presente, trasformando potenziali amanti in avversari spaventati.

“Una mole di ricordi che ci curvano le spalle e ci bloccano le mani”

in questo verso c’è tutta la fatica di portare con sé un passato che pesa, che condiziona, che impedisce di tendere le mani verso nuove possibilità.

Il climax emotivo arriva con quella constatazione amara e universale:

“ci incontriamo nel tempo sbagliato e ci sfioriamo soltanto un minuto e ognuno poi torna nel proprio passato”.

Quante volte abbiamo vissuto questa esperienza? Quante volte abbiamo sentito quella scintilla per poi lasciarla spegnere, tornando nella comfort zone del già noto, del già vissuto?

Eppure Fabi non ci lascia nella disperazione. Il brano si chiude con un’affermazione che è quasi un mantra di speranza:

“ma esiste un futuro, esiste un futuro”

È un sussurro che si oppone a tutto quanto detto prima, è la possibilità che, nonostante le paure, le insicurezze e i fallimenti, esista ancora la possibilità di un domani diverso, di un amore che non solo “capita” ma resta, cresce, si trasforma.

In un panorama musicale spesso dominato da narrazioni superficiali dei sentimenti, la nuova canzone di Niccolò Fabi si distingue per profondità e autenticità. Non offre risposte facili né soluzioni preconfezionate, ma uno specchio in cui riconoscere le proprie contraddizioni, i propri limiti, le proprie paure. E forse, proprio in questo riconoscimento, sta il primo passo verso quel futuro che, ci assicura l’artista, esiste ancora.

Testo

Se era un gioco non è stato divertente
ma chi ha deciso poi che stessimo giocando
se la premessa era non rispettarsi niente
finirà che non ci aspetteremo
alla fine non ci aspetteremo

Non è tanto la mancanza di promesse
quanto il vuoto di coraggio un po’ meschino
che ti fa tener lontano un’occasione
e allo stesso tempo non sai lasciarmi andarea qualcuno tu dovrai pur rinunciare

L’amore capita e decapita
perderei la testa adesso fosse in me
ma tra le conseguenze dell’età
c’è chi si improvvisa me e si ricapitola

Si ma quante insicurezze devi avere
per cercare in ogni incontro una conferma
ed il sesso è droga per la tua autostima
la tua maniera avara di colmare un vuoto
attraverso un corpo di un mondo sconosciuto

L’amore capita e decapita
perderei la testa adesso fosse in me
ma tra le conseguenze dell’età
c’è chi si improvvisa me e si ricapitola
e si ricapitola

Fermi e stiamo fermi nelle nostre posizioni

nei nostri automatismi per una mole di ricordi
che ci curvano le spalle e ci bloccano le mani

Vita, una storia lunga fatta di momenti
di vittorie e fallimenti
e come pugili [?]
stiamo con la guardia alzata
di fronte ad un avversario
così poi ci completiamo
nel tempo sbagliato
e ci sfioriamo
soltanto un minuto
poi ognuno torna nel proprio passato
ma esiste un futuro
esiste un futuro
esiste un futuro

Esiste un futuro
esiste un futuro
esiste un futuro

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