L’affondo di Cacciari: “Europa divisa su tutto, tranne che sul continuare la guerra”. Su La7
“Sui dazi credo che tra Usa ed Europa margini di trattativa esistano. Se l’Europa si muoverà unita meglio, altrimenti ogni paese si muoverà per conto suo. D’altra parte si muovono così su tutto, fuorché sulla guerra: sul continuare la guerra sono tutti uniti“. È la pungente critica pronunciata dal filosofo Massimo Cacciari nella trasmissione Dimartedì […] L'articolo L’affondo di Cacciari: “Europa divisa su tutto, tranne che sul continuare la guerra”. Su La7 proviene da Il Fatto Quotidiano.

“Sui dazi credo che tra Usa ed Europa margini di trattativa esistano. Se l’Europa si muoverà unita meglio, altrimenti ogni paese si muoverà per conto suo. D’altra parte si muovono così su tutto, fuorché sulla guerra: sul continuare la guerra sono tutti uniti“. È la pungente critica pronunciata dal filosofo Massimo Cacciari nella trasmissione Dimartedì (La7) a proposito dei dazi imposti da Trump e dalla condotta perseguita dalla Ue.
Cacciari cita in particolare Kaja Kallas, vicepresidente della Commissione europea e Alta Rappresentante della Ue per gli affari esteri: “Le pare possibile affidare un dicastero di questo genere a un rappresentante di un paese che, del tutto legittimamente, ha come suo nemico storico epocale la Russia? Ma non so, sarebbe stato come se l’Italia in piena Guerra Fredda avesse nominato ministro degli Esteri Armando Cossutta. Ma siamo pazzi?“.
Il filosofo si sofferma anche sulla crisi dell’Occidente, incarnata in primis dalla situazione degli Usa, e dalle differenze interne alla Ue: “L’Europa non è convinta del modello liberale. Purtroppo per ragioni puramente militari abbiamo immesso all’interno della Ue nazionalisti e sovranisti di ogni tipo, in completa contraddizione con l’idea stessa dell’Unione europea. Ora, o riusciamo a riformare le nostre democrazie a partire da un’analisi realistica della situazione, e quindi – conclude – o l’Occidente costruisce davvero un nuovo diritto internazionale e rafforza tutti gli organismi internazionali invece di affossarli via via, a partire dalle Nazioni Unite oppure la sua decadenza è assolutamente segnata. Ma non sarà una decadenza pacifica, perché nessuna grande potenza finisce così, suicidandosi. È successo solo con l’Unione Sovietica, che si è effettivamente suicidata. Ma è un esempio unico nella storia, è difficile che si ripeta”.
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