La storia della gita dell’asilo cattolico in moschea e dei bambini inginocchiati davanti all’imam: «È integrazione»
L'indagine del ministero dell'Istruzione e le proteste della Lega su Facebook L'articolo La storia della gita dell’asilo cattolico in moschea e dei bambini inginocchiati davanti all’imam: «È integrazione» proviene da Open.

La vicenda della gita della scuola dell’infanzia Santa Maria delle Vittorie di Susegana di Treviso nel centro culturale islamico Emanuet sarà oggetto di un’indagine del ministero dell’Istruzione e del Merito. La scuola, di ispirazione cattolica, voleva far conoscere ai bambini il luogo in cui i loro compagni, quasi un quarto degli iscritti, vanno a pregare ogni venerdì. Per far sentire «tutti a casa». L’imam Avnija Nurceski lo ha spiegato ai ragazzini con un esempio: «Avete presente don Andrea per voi? Ecco io sono la stessa cosa per i vostri amici musulmani. Noi preghiamo così, inginocchiati a terra».
Inginocchiati a terra
I bambini a quel punto, racconta il Corriere della Sera hanno provato a riprodurre il gesto. «Un gesto spontaneo — dice Stefania Bazzo, la direttrice dell’istituto — per far vedere che avevano capito». Poi, poco prima di salutarsi, una preghiera per la pace: chi a mani giunte (i cattolici), chi inginocchiato verso La Mecca (i musulmani). «Alla faccia della reciprocità», ha scritto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini su Facebook condividendo la notizia. «È l’islamizzazione strisciante della scuola italiana» ha aggiunto l’eurodeputata Silvia Sardone.
Un gesto spontaneo
«Quello in moschea è stato un gesto spontaneo dei bambini stessi che, già seduti a terra, hanno voluto provare cosa fanno i loro amici musulmani quando pregano» chiarisce Simonetta Rubinato, presidente della Fism di Treviso, la Federazione della scuola stessa. «La nostra scuola è una paritaria parrocchiale, di ispirazione cristiana ed è molto attenta alla molteplicità culturale e religiosa », aggiunge la direttrice. «Abbiamo piena fiducia nella proposta educativa della scuola, che è di ispirazione cattolica ma multietnica», dice un gruppo di mamme. «La comunità musulmana è ben integrata. L’imam è qui con tutta la famiglia e suo nipote è anche consigliere comunale», conclude il sindaco Gianni Montesel.
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