La rinascita di Napoli poggia sugli eventi

Considerata a lungo solo come un punto di passaggio obbligato per raggiungere Pompei ed Ercolano, le località delle due costiere e le isole del Golfo, sconsigliata dalle guide per la sua pericolosità, Napoli è ormai diventata una delle destinazioni preferite dai viaggiatori italiani e stranieri con una permanenza media dei visitatori che si è avvicinata ... L'articolo La rinascita di Napoli poggia sugli eventi proviene da GuidaViaggi.

Mar 5, 2025 - 09:58
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La rinascita di Napoli poggia sugli eventi

Considerata a lungo solo come un punto di passaggio obbligato per raggiungere Pompei ed Ercolano, le località delle due costiere e le isole del Golfo, sconsigliata dalle guide per la sua pericolosità, Napoli è ormai diventata una delle destinazioni preferite dai viaggiatori italiani e stranieri con una permanenza media dei visitatori che si è avvicinata alle tre notti, superando stabilmente le due notti. A descrivere il rinascimento del capoluogo campano è l’assessore al Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato.

Gv: Come è cambiata la reputazione della città?

“Napoli sta consolidando la sua reputazione a livello internazionale come città bella, accogliente, sicura e ricca di cultura, musei straordinari, panorami mozzafiato. Dove si mangia bene, ci sono strutture accoglienti e grandi professionalità, artigianato di valore. Per questo motivo, ora Napoli “A New City” – così come recita il nostro brand – è una delle mete più cool e più raccontate sui media e sui social del mondo, ed è una città che le guide turistiche e riviste specializzate raccomandano di visitare almeno una volta nella vita”.

Gv: Come si è adeguato il palinsesto degli eventi a questa fase di successo?

“Abbiamo una programmazione ricchissima anche in vista dei due appuntamenti di quest’anno: le celebrazioni per i 2500 anni della Città di Napoli e il Giubileo. Per il compleanno stiamo costruendo il programma assieme al comitato che tiene assieme tanti enti, teatri e università. L’obiettivo è realizzare un calendario di eventi che valorizzi la storia millenaria della città e ne rafforzi l’identità come capitale culturale del Mediterraneo. Gli eventi, che si svolgeranno tra l’estate e dicembre 2025, coinvolgeranno il territorio attraverso spettacoli di teatro, danza, musica, arte circense, letteratura, arti visive e molto altro”.

Gv: Come vi inserite nel contesto giubilare?

“In collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli, abbiamo aperto gli eventi giubilari con la rassegna “Donne di fede, carità e speranza”, un vasto programma che prevede otto itinerari, 77 visite guidate e 18 incontri musicali da febbraio a dicembre. In più, continuiamo col nostro format “Vedi Napoli e poi torni”, che si è confermato molto efficace per far affezionare i turisti”.

Gv: Quali le novità di tipo infrastrutturale e di servizio?

“Per far fronte a questa fortunata ondata di turisti, il Comune ha messo da subito al lavoro una task force per predisporre un piano di servizi ad hoc per accogliere flussi straordinari di turisti in arrivo per le festività, ma con lo stabilizzarsi di flussi consistenti lungo tutto l’anno, il potenziamento dei servizi è diventato strutturale, a vantaggio anche dei cittadini, con benefici che riguardano la frequenza delle attività di spazzamento e dello svuotamento dei cestini; la maggiore presenza dei vigili in strada, di un maggior numero di bagni chimici posizionati nei punti più affollati e con la novità assoluta del prolungamento dell’orario serale delle corse di metro e funicolari nel weekend colmando così un gap enorme con le altre grandi città. Infopoint e tutor sono anche strumenti efficaci per accogliere i turisti e gestire i flussi dando anche indicazioni sui percorsi meno famosi allo scopo di decongestionare storico”.

Gv: Può stilare un bilancio 2024 e darci qualche previsione per il 2025?

“Il 2024 è stato l’anno del consolidamento con quasi14 milioni di presenze dopo un 2023 magico, trainato dall’euforia dello scudetto che ci ha portato a chiudere con 12,5 milioni di visitatori. La previsione del 2025 è di 17 milioni. Napoli è una città molto amata dai giovani, attratti dai grandi eventi, e dai millennial, ma bisogna dire che ha un’offerta così ricca da attrarre tutte le generazioni. I dati della sezione turismo dell’Unione Industriali ci dicono che nel 2030 i millennial (ora il 30%) saranno il 70% delle presenze. Se abbiamo un turismo trainato dal calore, dal folklore di Napoli e dal buon cibo, la realtà è che Napoli sta diventando anche una città scelta per i grandi eventi. La finale di X Factor è stata solo uno degli ultimi esempi, dopo un anno che ha visto sold out per la musica lo Stadio Maradona e Piazza Plebiscito”.

Laura Dominici

 

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