La retta scolastica ora si può pagare anche in Bitcoin: l'esperimento in Scozia

In un mondo in cui la tecnologia corre veloce, anche la scuola deve restare al passo. Così, c’è chi ha deciso di prendere il treno in corsa. Succede in Scozia, dove la Lomond School di Helensburgh, nella contea di Argyll e Bute, ha annunciato che d'ora in avanti accetterà pagamenti in Bitcoin per le proprie rette scolastiche. Sì, hai letto bene: criptovalute per finanziare l’istruzione. Una decisione che ha fatto scalpore soprattutto nel Regno Unito, essendo questa la prima scuola (privata) a introdurre un sistema del genere. Un cambiamento che, peraltro, non arriva per moda o marketing ma a seguito di una richiesta specifica dei genitori. Indice Bitcoin in classe: perché proprio ora? Una scelta che fa scuola (letteralmente) Bitcoin in classe: perché proprio ora? La Lomond School non è però un istituto qualsiasi. Fondata nel 1977 dalla fusione tra la Larchfield School e la St Bride’s School for Girls, ospita oggi studenti dalla scuola primaria fino alla secondaria, con rette che possono arrivare fino a 38mila sterline l’anno, cioè circa 44mila euro. Dal prossimo semestre autunnale, qui sarà possibile pagare tutto questo in Bitcoin. La decisione, come detto, nasce da una richiesta precisa di alcune famiglie, già immerse nel mondo cripto, che hanno chiesto all’istituto di poter usare questa nuova valuta per coprire le spese scolastiche. Ma attenzione: almeno in una fase iniziale, ogni pagamento in criptovaluta sarà immediatamente convertito in sterline, per “mitigare il rischio di cambio”, ovvero per proteggere la scuola dalla famigerata "volatilità del bitcoin". Una scelta che fa scuola al mondo intero Secondo la preside, Claire Chisholm, l’introduzione del Bitcoin come metodo di pagamento “porta con sé un messaggio chiaro: l’istruzione dev’essere in grado di adattarsi ai cambiamenti della società, per preparare gli studenti a un mondo in continua evoluzione”. È una presa di posizione importante. Perché se è vero che l’uso delle criptovalute è ancora raro nel mondo dell’istruzione, l’iniziativa della Lomond School potrebbe fare da apripista ad altre scuole nel Regno Unito e, perché no, anche a livello internazionale.

Apr 24, 2025 - 19:08
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La retta scolastica ora si può pagare anche in Bitcoin: l'esperimento in Scozia

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In un mondo in cui la tecnologia corre veloce, anche la scuola deve restare al passo. Così, c’è chi ha deciso di prendere il treno in corsa. Succede in Scozia, dove la Lomond School di Helensburgh, nella contea di Argyll e Bute, ha annunciato che d'ora in avanti accetterà pagamenti in Bitcoin per le proprie rette scolastiche.

Sì, hai letto bene: criptovalute per finanziare l’istruzione.

Una decisione che ha fatto scalpore soprattutto nel Regno Unito, essendo questa la prima scuola (privata) a introdurre un sistema del genere.

Un cambiamento che, peraltro, non arriva per moda o marketing ma a seguito di una richiesta specifica dei genitori.

Indice

  1. Bitcoin in classe: perché proprio ora?
  2. Una scelta che fa scuola (letteralmente)

Bitcoin in classe: perché proprio ora?

La Lomond School non è però un istituto qualsiasi. Fondata nel 1977 dalla fusione tra la Larchfield School e la St Bride’s School for Girls, ospita oggi studenti dalla scuola primaria fino alla secondaria, con rette che possono arrivare fino a 38mila sterline l’anno, cioè circa 44mila euro.

Dal prossimo semestre autunnale, qui sarà possibile pagare tutto questo in Bitcoin. La decisione, come detto, nasce da una richiesta precisa di alcune famiglie, già immerse nel mondo cripto, che hanno chiesto all’istituto di poter usare questa nuova valuta per coprire le spese scolastiche.

Ma attenzione: almeno in una fase iniziale, ogni pagamento in criptovaluta sarà immediatamente convertito in sterline, per “mitigare il rischio di cambio”, ovvero per proteggere la scuola dalla famigerata "volatilità del bitcoin".

Una scelta che fa scuola al mondo intero

Secondo la preside, Claire Chisholm, l’introduzione del Bitcoin come metodo di pagamento “porta con sé un messaggio chiaro: l’istruzione dev’essere in grado di adattarsi ai cambiamenti della società, per preparare gli studenti a un mondo in continua evoluzione”.

È una presa di posizione importante. Perché se è vero che l’uso delle criptovalute è ancora raro nel mondo dell’istruzione, l’iniziativa della Lomond School potrebbe fare da apripista ad altre scuole nel Regno Unito e, perché no, anche a livello internazionale.