La piccola Versailles dell’Emilia-Romagna. Sassuolo è regale
Nel cuore dell’Emilia esiste una piccola Versailles, un luogo d’incanto che racchiude la quintessenza della meraviglia. Attorno al 1634 il...

Nel cuore dell’Emilia esiste una piccola Versailles, un luogo d’incanto che racchiude la quintessenza della meraviglia. Attorno al 1634 il Palazzo Ducale di Sassuolo venne immaginato dal duca Francesco I d’Este proprio come una sontuosa dimora di rappresentanza, un luogo di delizia e di villeggiatura ai piedi delle prime colline, per accogliere e stupire gli ospiti e per simboleggiare la potenza e la virtù della Casa d’Este, chiamando a corte alcuni fra gli artisti più ammirati e strepitosi di quell’epoca.
Già dal Medioevo in quell’area sorgeva un castello, una rocca fortificata che verso il 1450 era stata estesa da Borso d’Este, quando ancora il ducato aveva sede a Ferrara. Alla metà del ‘500 i principi Pio di Savoia ingentilirono il complesso ma poi, nel Seicento del fasto barocco, Francesco I decise di trasformare tutto l’edificio: affidò il progetto all’architetto Bartolomeo Avanzini che si mise all’opera insieme a Gaspare Vigarani, ‘Soprintendente generale alle fabbriche e feste’ (che in seguito poi fu chiamato a Parigi alla corte di Luigi XIV. Il Re Sole), e per gli affreschi invitò il francese Jean Boulanger, allievo di Guido Reni. Arricchì la reggia con sculture, fontane, arredi.
Varcare la soglia di Palazzo Ducale e salire l’imponente scalone d’onore significa già entrare in un sogno che si rinnova nelle dieci stanze dell’appartamento del Duca, come la Camera della Fortuna, nella Galleria di Bacco (che collegava l’alloggio del duca a quello della duchessa), e nello straordinario Salone delle Guardie, dove tutti gli affreschi celebrano il mecenatismo estense, con incredibili dettagli trompe-l’oeil (cercate i musici, i pappagalli, le scimmiette che spuntano dalle pareti). In cinque sale dell’ala meridionale, nel cosiddetto Appartamento di Orlando, è stato creato l’allestimento interattivo e immersivo ’Invito a corte’ (con grandi modelli, opere, filmati) che racconta la storia del Palazzo incastonato nel territorio circostante, dove nei secoli si è sviluppata l’arte della ceramica.
Il Palazzo Ducale di Sassuolo è museo nazionale e fa parte delle Gallerie Estensi dirette da Alessandra Necci. Proprio nelle scorse settimane, otto sale del piano nobile sono state riallestite e sono divenute ‘depositi aperti’ di opere d’arte delle Gallerie. Vi si può ammirare una ricca quadreria, suddivisa per epoche e per stili, dal ‘500 in poi: fra le ‘perle’, anche un dipinto del caravaggesco olandese Ter Brugghen, una copia della ’Madonna di San Girolamo’, detta anche ’Il Giorno’, di Correggio, il cui originale è conservato alla Galleria Nazionale di Parma, e una copia della pala con la ’Madonna di San Matteo’ di Annibale Carracci che fu tra i dipinti che nel 1745 gli Estensi vendettero all’Elettore di Sassonia, e oggi sono a Dresda. Il Palazzo è aperto alle visite tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 18: oggi, tra l’altro, l’ingresso è gratuito. Info, gallerie-estensi.beniculturali.it