La geniale campagna che dirotta quella Apple per riflettere sulla fast-tech e l’obsolescenza programmata

In occasione della Giornata della Terra, Back Market ha lanciato una campagna pubblicitaria globale tanto audace quanto intelligente. In collaborazione con l’agenzia Marcel, il brand specializzato in prodotti ricondizionati ha deciso di sfidare i colossi della tecnologia e, in particolare, la cultura del “nuovo a ogni costo”, battezzata con il nome di fast tech. Questa...

Apr 22, 2025 - 13:13
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La geniale campagna che dirotta quella Apple per riflettere sulla fast-tech e l’obsolescenza programmata

In occasione della Giornata della Terra, Back Market ha lanciato una campagna pubblicitaria globale tanto audace quanto intelligente. In collaborazione con l’agenzia Marcel, il brand specializzato in prodotti ricondizionati ha deciso di sfidare i colossi della tecnologia e, in particolare, la cultura del “nuovo a ogni costo”, battezzata con il nome di fast tech.

Questa espressione – ispirata alla ben nota fast fashion – mette in discussione il sistema consumistico che domina il settore tecnologico: dispositivi sempre più veloci, sempre più nuovi, ma sempre più rapidamente sostituiti. Un ciclo che non solo pesa sul portafoglio, ma ha un impatto devastante sull’ambiente. Secondo i dati diffusi dalla campagna, ben il 78% dell’impronta ecologica del digitale è concentrata nella produzione dei dispositivi.

Per veicolare questo messaggio, Back Market ha scelto di distorcere i codici visivi delle grandi aziende tech. Ha così creato un’alternativa sorprendente alla celebre campagna “Shot on iPhone”, ribattezzata per l’occasione con immagini non celebrative, ma inquietanti: foreste bruciate, ghiacciai sciolti, paesaggi devastati. Il concept è semplice e potente: mostrare lo stesso luogo, prima e dopo l’impatto della tecnologia “usa e getta”.