La francese Total boccia la fabbrica di Stellantis a Termoli
Secondo Total, Automotive Cells Company - la joint venture sulle batterie con Stellantis e Mercedes - dovrebbe concentrarsi sulla Francia e abbandonare i progetti in Germania e in Italia. La fabbrica di Termoli non si farà? Ecco dichiarazioni, fatti e contesto.

Secondo Total, Automotive Cells Company – la joint venture sulle batterie con Stellantis e Mercedes – dovrebbe concentrarsi sulla Francia e abbandonare i progetti in Germania e in Italia. La fabbrica di Termoli non si farà? Ecco dichiarazioni, fatti e contesto
La gigafactory di Termoli non s’ha da fare?
Intervistato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, l’amministratore delegato di TotalEnergies Patrick Pouyanné ha spiegato che Automotive Cells Company – cioè la joint venture con Stellantis e Mercedes-Benz sulle batterie per i veicoli elettrici – dovrebbe concentrarsi sulla Francia e abbandonare i progetti in Germania e in Italia.
COSA HA DETTO POUYANNÉ
“Dal mio punto di vista di rappresentante dell’industria”, ha detto Pouyanné, “è meglio concentrare gli sforzi su un solo impianto, quello francese”. I piani per l’apertura di fabbriche di batterie a Termoli e a Kaiserslautern, attualmente sospesi, potrebbero dunque non venire mai riavviati.
Automotive Cells Company ha sede in Francia e la sua dirigenza è francese.
IL VANTAGGIO DELLA FRANCIA SULL’ITALIA E LA GERMANIA
La Germania e l’Italia sono due mercati automobilistici importanti, ma i loro prezzi elevati dell’energia rendono più sconveniente l’apertura di stabilimenti manifatturieri rispetto alla Francia, avvantaggiata dalla presenza di molte centrali nucleari: questi impianti non producono solo tanta energia in maniera continuativa – il paese è un grande esportatore di elettricità -, ma lo fanno anche senza emettere gas serra.
La fabbrica francese di Automotive Cells Company si trova a Billy-Berclau Douvrin, non distante dalla centrale nucleare di Gravelines.
L’ESPANSIONE DELLA FABBRICA FRANCESE
A dicembre Automotive Cells Company ha annunciato la sottoscrizione di un prestito da 1 miliardo di euro per finanziare l’espansione della gigafactory francese. La struttura già possiede una capacità massima di 15 gigawattora e altri 13 GWh verranno aggiunti con il secondo blocco di produzione.
La fabbrica è dedicata alla produzione di batterie al nichel-manganese-cobalto.
CHE NE SARÀ DI TERMOLI?
Ufficialmente, Automotive Cells Company ha sospeso la realizzazione delle fabbriche di Termoli e Kaiserslautern per valutare meglio la chimica su cui puntare.
Sempre a dicembre, peraltro, Stellantis ha annunciato un investimento da 4,1 miliardi di euro assieme alla società cinese Catl per una fabbrica in Spagna dedicata alle batterie al litio-ferro-fosfato: si tratta di una chimica più economica rispetto a quella al nichel-manganese-cobalto (non contiene elementi altrettanto preziosi) ma meno performante (ha una densità energetica inferiore e dunque offre meno autonomia di guida al veicolo). È probabile che le batterie al ferro saranno destinate alle automobili low-cost, mentre i modelli di fascia più alta saranno dotati di batterie agli ioni di litio “tradizionali”.
Considerato che la gigafactory di Automotive Cells Company a Billy-Berclau Douvrin produce batterie al nichel-manganese-cobalto, e che la fabbrica di Stellantis in Spagna è dedicata a una chimica più economica, la cancellazione del progetto di Termoli non è implausibile. Anche perché nell’Unione europea le immatricolazioni di veicoli elettrici – che hanno prezzi generalmente più alti dei modelli con motore termico – stanno rallentando: a dicembre il calo su base annua è stato del 10,2 per cento.