La casa degli orrori e l’ossessione del Covid, bambini segregati da 3 anni a Oviedo: arrestati i genitori
La famiglia viveva reclusa tra i rifiuti: due gemelli di 8 anni e il fratello di 10 indossavano pannolini, mascherine e non andavano a scuola. Quando sono usciti, i bimbi hanno contemplato l’erba come se non l’avessero mai vista

Roma, 30 aprile 2025 – Vivevano tra i rifiuti, senza poter andare a scuola né uscire di casa. Due gemelli di otto anni e il fratello di 10 sono stati tenuti segregati per oltre tre anni dai genitori in una villetta di Oviedo, in Spagna. I tre bambini non erano scolarizzati, indossavano pannolini da neonato e mascherine chirurgiche sul viso. La famiglia viveva isolata dal mondo, sigillata in casa, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie. La coppia, lui tedesco, lei tedesco-americana, è stata arrestata dalla polizia, chiamata da un vicino di casa che aveva notato qualcosa di strano.
A seguito della segnalazione, gli agenti avevano scoperto che la casa non era abitata da una sola persona, un uomo, come da registro civile, ma anche da altri, a giudicare dalla quantità di spesa che veniva recapitata davanti alla porta, e che tra i residenti figuravano dei minori che non frequentavano scuola. Stando ai vicini, nessuno era mai uscito dalla casa, affittata nel mese di ottobre 2021, in piena pandemia da Covid-19.
Quando la polizia ha bussato alla porta, il padre ha chiesto agli agenti di indossare le mascherine prima di entrare in casa per la perquisizione. Nell’abitazione è stata trovata una grande quantità di medicinali, ha riferito la polizia, che ha parlato anche di problemi di "igiene". "Siamo stati tutti colpiti dalla sindrome del Covid, dalla sindrome post-Covid e da tutto ciò che ne è seguito. Possiamo fare delle ipotesi su cosa possa aver portato una famiglia a stare rinchiusa in questo modo per molto tempo. Il fatto che indossassero maschere chirurgiche "può essere o non essere aneddotico", ha spiegato il commissario Francisco Javier Lozano García, aggiungendo che le indagini dovranno determinare "come siano arrivati qui" e cosa li abbia spinti a venire a vivere in Spagna.
L’abitazione, ribattezzata 'la casa degli orrori' era completamente chiusa, con le imposte serrate e piena di rifiuti. Quando i bambini sono usciti si sono fermati a contemplare e toccare l'erba come "se non fossero mai usciti all'esterno". I minori sono stati immediatamente affidati ai medici quindi inseriti in un centro per la protezione dell'infanzia.