Dazi di Trump: impatto devastante su Porsche e Mercedes

Un terremoto per l’industria automobilistica europea: l’imposizione dei dazi del 25% da parte dell’amministrazione Trump sta minacciando di ridisegnare completamente le strategie dei colossi del settore. Questo colpo, stimato in perdite per 3,4 miliardi di euro, non solo mina la competitività delle auto importate, ma rischia di destabilizzare i bilanci di marchi iconici come Porsche e Mercedes. Secondo Bloomberg Intelligence, l’impatto potrebbe portare a una contrazione del 25% delle esportazioni verso gli Stati Uniti entro il 2026, un dato che preoccupa profondamente l’intero comparto. Due strategie per sopravvivere Per fronteggiare la crisi, i produttori europei stanno esplorando soluzioni come l’aumento dei prezzi sul mercato statunitense o la delocalizzazione della produzione. Ferrari ha già introdotto rincari del 10% su alcuni modelli, mentre altri brand valutano di aprire stabilimenti direttamente negli USA. Tuttavia, la posizione di Porsche appare particolarmente vulnerabile, poiché la casa tedesca non dispone di impianti produttivi in America e dipende interamente dalle esportazioni. Questa fragilità si somma a un calo della domanda in Cina, complicando ulteriormente il quadro. In un contesto di guerra commerciale sempre più acceso, il caso Hyundai, che ha investito 21 miliardi in Louisiana, evidenzia come i dazi possano fungere da incentivo per attrarre capitali stranieri negli Stati Uniti. Questo esempio sottolinea la duplice natura delle misure protezionistiche: se da un lato danneggiano i produttori esteri, dall’altro possono rafforzare l’economia locale americana. Dazi di Trump, le ripercussioni globali La situazione si colloca in un momento critico per l’industria automobilistica mondiale, già alle prese con la transizione ecologica imposta dall’Unione Europea e con la crescente concorrenza asiatica. La Commissione Europea sta considerando contromisure per arginare l’effetto domino, ma il rischio di un’escalation nella guerra commerciale è concreto. Anche i fornitori di componenti, come Bosch e Continental, stanno subendo gli effetti delle tariffe, amplificando le difficoltà lungo tutta la filiera produttiva. Il futuro del settore premium europeo si gioca ora su decisioni strategiche fondamentali. Sarà cruciale osservare come i marchi di lusso, simbolo di eccellenza e innovazione, riusciranno a riposizionarsi in un mercato sempre più complesso e competitivo.

Mar 29, 2025 - 09:40
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Dazi di Trump: impatto devastante su Porsche e Mercedes

Un terremoto per l’industria automobilistica europea: l’imposizione dei dazi del 25% da parte dell’amministrazione Trump sta minacciando di ridisegnare completamente le strategie dei colossi del settore. Questo colpo, stimato in perdite per 3,4 miliardi di euro, non solo mina la competitività delle auto importate, ma rischia di destabilizzare i bilanci di marchi iconici come Porsche e Mercedes. Secondo Bloomberg Intelligence, l’impatto potrebbe portare a una contrazione del 25% delle esportazioni verso gli Stati Uniti entro il 2026, un dato che preoccupa profondamente l’intero comparto.

Due strategie per sopravvivere

Per fronteggiare la crisi, i produttori europei stanno esplorando soluzioni come l’aumento dei prezzi sul mercato statunitense o la delocalizzazione della produzione. Ferrari ha già introdotto rincari del 10% su alcuni modelli, mentre altri brand valutano di aprire stabilimenti direttamente negli USA.

Tuttavia, la posizione di Porsche appare particolarmente vulnerabile, poiché la casa tedesca non dispone di impianti produttivi in America e dipende interamente dalle esportazioni. Questa fragilità si somma a un calo della domanda in Cina, complicando ulteriormente il quadro.

In un contesto di guerra commerciale sempre più acceso, il caso Hyundai, che ha investito 21 miliardi in Louisiana, evidenzia come i dazi possano fungere da incentivo per attrarre capitali stranieri negli Stati Uniti. Questo esempio sottolinea la duplice natura delle misure protezionistiche: se da un lato danneggiano i produttori esteri, dall’altro possono rafforzare l’economia locale americana.

Dazi di Trump, le ripercussioni globali

La situazione si colloca in un momento critico per l’industria automobilistica mondiale, già alle prese con la transizione ecologica imposta dall’Unione Europea e con la crescente concorrenza asiatica. La Commissione Europea sta considerando contromisure per arginare l’effetto domino, ma il rischio di un’escalation nella guerra commerciale è concreto. Anche i fornitori di componenti, come Bosch e Continental, stanno subendo gli effetti delle tariffe, amplificando le difficoltà lungo tutta la filiera produttiva.

Il futuro del settore premium europeo si gioca ora su decisioni strategiche fondamentali. Sarà cruciale osservare come i marchi di lusso, simbolo di eccellenza e innovazione, riusciranno a riposizionarsi in un mercato sempre più complesso e competitivo.