La camicia sciacquata nel lavandino e l’appello alle preghiere: gli ultimi post dei cardinali prima di entrare in Conclave
Prima di disconnettersi dal mondo entrando nella Cappella Sistina, i porporati salutano i follower. Chomali: “Una responsabilità che mi travolge”, Vesco: “Che avventura davvero!" e gli altri

Roma, 7 maggio 2025 – Alle ore 15 in punto scatta la schermatura delle linee telefoniche. Vuol dire che il Vaticano si blinda per l’elezione del Pontefice, il Anche i cardinali fanno fatica a lasciare il telefonino, un po' come gli studenti prima dell'esame di maturità. E così, prima del silenzio al quale saranno costretti durante il Conclave, alcuni porporati hanno salutato i follower con un ultimo post in cui raccontano come vivvono questo momento, l’emozione e la responsabilità di dover scegliere il successore di Pietro.
L'arcivescovo di Santiago del Cile, Fernando Chomali, prima ha postato su X un video dove lava in un lavandino la camicia bianca che userà per entrare in conclave e poi ha fatto un post nel quale dice: "Oggi entro nel conclave senza cellulare. Solo davanti a Dio si può votare chi sarà il Papa. Una responsabilità che mi travolge. Nella preghiera è sorto: Signore, abbi pietà. Lunga vita al Cile anima mia. Amo la Chiesa che mi ha mostrato Gesù Cristo nostro Signore, Luce, Via, Verità e Vita”.
Il cardinale di Algeri, Jean Paul Vesco, saluta invece i suoi 'amici' di Facebook e confessa la sua emozione e impazienza: “Stasera entro nel silenzio del conclave, non vedo l'ora... questa arcaica istituzione dell'XI secolo sta dimostrando un'incredibile modernità nel tempo della sovramediazione, dei social media e delle nostre dipendenze digitali. Niente più telefoni o internet, le finestre delle nostre camere sono sigillate.... Ne usciremo con la proclamazione: 'habemus papam! 'Che avventura davvero!".
Anche il cardinale conservatore Raymond Burke sceglie Facebook e in un video lancia un appello: "E' urgente la vostra preghiera per i cardinali che entrano in conclave per scegliere il successore di San Pietro". Lascia un post prima di lasciare il cellulare spento anche il più giovane del collegio: l'ucraino Mykola Bycok. Ma non pensa solo al gravoso compito che gli spetta, a soli 45 anni, ovvero l'elezione del nuovo Papa. "Mentre sarò nella Sistina pregherò
per la pace giusta in Ucraina", scrive sui social.